
Il Parco della pace di Tolentino
Un libro fotografico e una bacheca informativa dedicati al Parco della Pace di Tolentino: è il gesto promosso e realizzato dal comitato Salviamoilgreen per ribadire quanto la natura è un bene fondamentale, da preservare.

La bacheca
Il progetto ha visto la collocazione della bacheca, allestita in collaborazione con l’Ufficio manutenzioni del Comune, all’ingresso dell’area verde, mentre il libro concepito da Marco Seghetti e che raccoglie immagini realizzate nell’arco di diversi anni nell’area compresa tra viale Berlinguer e il ponte ferroviario, è stato regalato al sindaco Mauro Sclavi, al responsabile del servizio manutenzioni del Comune e, in un significativo gesto educativo, ai bambini degli istituti scolastici confinanti con il parco. Il comitato ha inoltre deciso di destinare i fondi rimanenti in beneficenza: la somma sarà devoluta al Sermit in segno di solidarietà verso chi manca dell’indispensabile e come riconoscimento a don Rino Ramaccioni, che è stato vicino al comitato nella difesa del verde pubblico contro possibili speculazioni.

Il libro
Il comitato Salviamoilgreen era stato costituito circa 10 anni fa con lo scopo di salvaguardare lo spazio verde ed evitare qualsiasi speculazione che potesse compromettere l’attuale conformazione della zona con danno delle scuole vicine. Il Parco della Pace rappresenta un presidio verde importante perché il limitato intervento umano rende possibile lo sviluppo di un ecosistema dove vegetali e animali possono interagire, un ambiente nel quale la fauna trova protezione e nutrimento, cosa non possibile in altri contesti a verde pubblico dove l’ambiente è pesantemente modificato. Oltre ad essere necessario alla comunità cittadina e agli istituti scolastici vicini che beneficiano del miglioramento della qualità di vita: l’area verde mitiga l’impatto urbano e svolge una funzione di connessione tra zone allo stato semi naturale.

«L’iniziativa – spiega Marco Seghetti, portavoce del comitato – non rappresenta solo la celebrazione del parco urbano che fu realizzato nel novembre 2003, ma anche di un momento importante a completamento di un periodo che ha visto il comitato protagonista della vita cittadina e che ha cambiato il corso degli eventi, cosa che capita di rado. Il comitato ha dimostrato che l’impegno e la volontà dei singoli possono effettivamente modificare lo stato delle cose, offrendo un insegnamento a chi crede che le decisioni siano immutabili. È importante preservare le condizioni semi naturali del parco -conclude Seghetti – per il mantenimento e lo sviluppo della biodiversità. La ricchezza dell’ecosistema non sarebbe possibile in un ambiente pesantemente modificato da interventi umani».I promotori del comitato esprimono un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno firmato, contribuito, partecipato e sostenuto la causa, rendendo possibile un risultato significativo.

Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati