«Trenta miliardi di investimenti
dove è stata introdotta la Zes:
può succedere anche nelle Marche»

REGIONE - Oggi è stata presentata ad Ancona la Zona economica speciale. Il coordinatore della Struttura Missione Zes Unica Giosy Romano: «L'opportunità più grande è la semplificazione, una vera rivoluzione per gli insediamenti produttivi». Il governatore Francesco Acquaroli: «velocizza la possibilità di nuovi investimenti su tutto il territorio, oltre ai bonus occupazionali e al tema del credito d'imposta, per il quale siamo già a lavoro per comprendere le possibilità migliorative della misura relativa agli aiuti di Stato»

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Giosy Romano con Francesco Acquaroli

«Dove è stata introdotta la Zes ha creato 30 miliardi di investimenti e 41mila posti di lavoro», così il coordinatore della Struttura Missione Zes Unica Giosy Romano nel corso della Zes Unica che si è svolta ad Ancona all’Università politecnica delle Marche. «L’opportunità più grande – ha aggiunto Romano – è la semplificazione. Una vera rivoluzione per gli insediamenti produttivi. Attualmente, per realizzare un opificio in area non compatibile urbanisticamente si impiegano anni per ottenere la variante al Piano Urbanistico.

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Con lo strumento dell’Autorizzazione Unica, che costituisce variante, questi tempi si accorciano sensibilmente. Il modello di semplificazione già in uso nelle regioni inserite nella Zes Unica produce risultati in tempi impensabili. Finora sono state rilasciate più di 920 autorizzazioni uniche in altre Regioni, generando investimenti per circa 30 miliardi di euro. Questi interventi hanno creato circa 41mila nuovi posti di lavoro. Ritengo che gli stessi risultati possano essere raggiunti anche nelle Marche. Preciso che non c’è alcuna esclusione di Ancona e Pesaro dal meccanismo di semplificazione: tutti i comuni sono qualificati Zes. L’esclusione riguarda solo il credito d’imposta».

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Secondo il governatore Francesco Acquaroli «la Zes è una opportunità enorme per la nostra regione e abbiamo voluto organizzare questo primo evento regionale di presentazione per condividere con tutti gli attori del territorio, i corpi intermedi, i sindacati, i territori e le imprese l’applicazione di questa misura, informare sulle opportunità che ci sono».

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Acquaroli ha spiegato che «La novità più impattante sarà la semplificazione burocratica» quindi tempi più brevi per le autorizzazioni e «velocizza la possibilità di nuovi investimenti su tutto il territorio, oltre ai bonus occupazionali e al tema del credito d’imposta, per il quale siamo già a lavoro per comprendere le possibilità migliorative della misura relativa agli aiuti di Stato». La Zona economica speciale, ha concluso Acquaroli «è stata istituita soprattutto per sostenere gli imprenditori che già operano sul territorio, i quali da tempo segnalano il peso della burocrazia. La sfida principale è garantire certezza e assicurare risposte chiare, in tempi rapidi e prevedibili».

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Secondo l’assessore alla Zes, Giacomo Bugaro è «un passaggio decisivo per rendere il territorio più competitivo e attrattivo. La sburocratizzazione e lo Sportello unico digitale consentono di rilasciare l’Autorizzazione unica in meno di 60 giorni garantendo tempi certi alle imprese e favorendo nuovi investimenti. Le agevolazioni economiche, tra cui il credito d’imposta fino al 35% e le misure di decontribuzione per imprese, giovani e donne, rendono più conveniente avviare o ampliare attività produttive sul territorio» ha aggiunto che per le aree di Ancona e Pesaro, che sono rimaste un po’ escluse «sono già in corso interlocuzioni per ampliare l’accesso ai benefici anche in vista della nuova programmazione dal 2028». Poi ha aggiunto che un altro punto «strategico saranno le Zone franche doganali Intercluse, dove le merci estere possono entrare, essere lavorate e riesportate senza dazi né Iva, applicando solo le imposte del Paese di destinazione».

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Giosy Romano

La sottosegretaria al Mef, Lucia Albano, si è detta certa «che gli straordinari risultati ottenuti nella Zes Unica introdotta dall’allora ministro Fitto verranno replicati anche nelle Marche che, con il loro dinamismo e la loro intraprendenza, sapranno utilizzare al meglio le potenzialità offerte da questo nuovo strumento».

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Giacomo Bugaro

 

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Lucia Albano

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Giosy Romano

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