«Musei, con la nuova gestione
volevamo una visione professionale
del patrimonio culturale»

TOLENTINO - Presentato l'affidamento alla cooperativa L'orologio: «Siamo partiti da una precisa volontà politica: avere una progettualità pluriennale capace di assicurare stabilità, programmazione, competenza»

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«Siamo partiti da una precisa volontà politica, condivisa da tutta la Giunta e da tutta la maggioranza: avere una progettualità pluriennale capace di assicurare stabilità, programmazione, competenza e una visione professionale del patrimonio culturale, selezionata in maniera trasparente ed imparziale». E’ il commento dell’assessore al turismo Diego Alosi, che nella conferenza stampa di questa mattina ha spiegato l’iter e le motivazioni che hanno portato all’affidamento ad una coop toscana per la gestione dei musei civici, della Sala lettura e del punto Iat di Tolentino. 

«L’affidamento in concessione alla cooperativa L’orologio, è avvenuto a seguito di una procedura di gara pubblica di portata nazionale che, vista la durata di un quadriennio, e la dimensione economica complessiva dell’intervento pari a circa 500mila uro, era l’unico strumento legalmente e normativamente applicabile per il procedimento amministrativo necessario – prosegue Aloisi – la coop opera da oltre trent’anni nel settore dei beni culturali attraverso la business unit Sistema Museo. Si tratta di una delle principali strutture professionali italiane attive nella valorizzazione del patrimonio culturale, con oltre cento sedi operative in musei, beni monumentali, archivi, biblioteche, teatri e punti informativi. E’ presente e radicata da anni anche nelle Marche. Una realtà che già da tempo contribuisce alla qualificazione culturale della regione e che quindi rappresenta un ottimo strumento per collegare il patrimonio museale di Tolentino con spazi espositivi particolarmente qualificati ed importanti».

Presente anche l’assessore alla cultura Fabio Tiberi, che sottolinea: «Tolentino ha bisogno di guardare oltre i propri confini e non di rinchiudersi in modo autarchico ed autoreferenziale: Il Museo internazionale dell’Umorismo ed il Castello della Rancia sono asset strategici della città che vanno pienamente promossi e valorizzati, così come va sostenuta adeguatamente la comunicazione turistico-culturale in un’ottica di sistema di cui sono parti integranti la Basilica di San Nicola ed il Teatro Vaccaj. Il progetto presentato dalla Cooperativa per Tolentino – prosegue Tiberi –  prevede una gestione moderna e funzionale degli spazi museali, con una rivisitazione degli orari, un maggiore utilizzo del Castello della Rancia per il turismo scolastico e una programmazione culturale che punta a rendere i musei luoghi vivi, accessibili capaci di dialogare con il pubblico e con tutto “l’ecosistema” culturale del territorio».

Per quanto attiene al personale, il Comune spiega che la cooperativa ha dato seguito a un avviso pubblico per la selezione degli operatori, da affiancare a quelli già contrattualizzati dalle precedenti gestioni per i quali era prevista nel bando una specifica clausola di salvaguardia, svolgendo colloqui diretti che hanno portato all’individuazione di personale estremamente qualificato, prevalentemente di Tolentino, per avviare e consolidare un processo di valorizzazione delle esperienze e delle competenze locali assicurando nel contempo continuità nella conoscenza dei luoghi.

L’amministrazione ritiene inoltre doveroso spegnere le polemiche che in questi giorni cercano di contrastare questo percorso virtuoso con slogan ad effetto: «Sostenere che sono stati svenduti i musei ad una cooperativa toscana che comanderà a distanza dimostra infatti, di non avere la minima idea di come funzionino le gare pubbliche, la gestione dei beni culturali e di non conoscere le caratteristiche del bando di gara. Forse qualcuno preferisce una politica fatta di scelte discrezionali e rapporti personali o cerca di confondere i cittadini parlando di concorsi pubblici per figure di direzione scientifica che il Comune di Tolentino non ha mai avuto e nessun comune della provincia ha in organico, fatta eccezione per il capoluogo».

Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi: «Abbiamo scelto la strada più trasparente, più seria e più rispettosa dei cittadini: un bando pubblico, un progetto valutato da una commissione indipendente e un gestore altamente qualificato che dialoga costantemente con l’amministrazione comunale. È così che si tutela il patrimonio culturale di Tolentino e si costruisce una città più aperta, più attrattiva e più moderna».

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