
Edoardo Menghi
Mentre domani (26 novembre), gli occhi del mondo si volgeranno verso l’antica Olimpia per l’accensione della torcia di Milano Cortina 2026, la provincia di Macerata prepara il suo personale conto alla rovescia.
A rappresentare il territorio nella storica staffetta ci sarà Edoardo Menghi, studente del quinto anno del liceo scientifico a indirizzo Sportivo di Camerino. Tutto avrà inizio domani nel sito archeologico greco, culla dei Giochi. Davanti al Tempio di Hera, una sacerdotessa invocherà il dio Apollo e, utilizzando uno specchio parabolico per catturare i raggi del sole, accenderà la fiamma: simbolo eterno di pace e continuità.
Dopo l’esecuzione degli inni nazionali – affidata anche alle voci della Scuola Italiana di Atene – e la consegna alla sacerdotessa Estia, il fuoco sacro inizierà il suo viaggio verso l’Italia, dove arriverà il prossimo 4 dicembre. L’orgoglio locale e la partenza per Edoardo Menghi, nato a Macerata, arbitro della sezione Aia Figc di Macerata e grande appassionato di storia olimpica, l’appuntamento con la storia ha già una data segnata sul calendario.
La sua avventura inizierà ufficialmente il 4 gennaio, giorno in cui partirà da Ancona per raggiungere la tappa della staffetta assegnatagli e portare il suo contributo nel percorso che condurrà la fiamma fino al “San Siro Olympic Stadium” per l’apertura del 6 febbraio. L’emozione per questo traguardo non fa dimenticare al giovane tedoforo le radici del suo percorso formativo. Edoardo Menghi ha voluto dedicare un pensiero speciale alla sua scuola: «Voglio ringraziare sentitamente il dirigente scolastico Francesco Rosati per il supporto costante – ha detto -. Un ringraziamento esteso a tutto il corpo insegnante, punto di riferimento essenziale nel suo percorso di crescita, sia sportiva che umana e al e al Cus Camerino: in particolare al presidente Berardinelli, per il costante e prezioso contributo a favore di tutto il movimento sportivo. Essere uno dei 10.001 tedofori non è solo un onore personale, ma il coronamento di un percorso scolastico e sportivo d’eccellenza». Il giovane porterà con sé, in quel tratto di strada con la torcia in mano, non solo i valori olimpici, ma anche l’orgoglio del suo liceo e di tutta la comunità maceratese.
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Qua serve, o Pavoni, un adeguato epinìcio della tedoforesi maceratese.