Gli 80 anni dell’Ance con Cabrini,
questione di leadership condivisa:
«Noi elemento di crescita del Paese»

MACERATA - L'associazione dei costruttori edili di Confindustria ha festeggiato con un evento alla Filarmonica. Il presidente Enrico Crucianelli: «Le prospettive che ci sono oggi riguardano la ricostruzione, le nostre imprese stanno contribuendo fattivamente. Dobbiamo però guardare al futuro e creare i presupposti per affrontare nuovi mercati». Il governatore Francesco Acquaroli: «Assieme alla ricostruzione, la manutenzione straordinaria e la nuova legge di governo del territorio sono le sfide che ci aspettano nei prossimi anni». Digressione “Mondiale” per il campione di Spagna ’82: «Nazionale? Momento delicato, mentalità positiva per vincere i Play off»

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L’incontro del Ance

di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)

1945-2025 ottanta anni di Ance Macerata. Un traguardo prestigioso quello tagliato dall’Associazione dei costruttori edili di Confindustria che è stato celebrato nel pomeriggio con un evento al teatro della Filarmonica dal titolo “80 anni di gioco di squadra”.

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Il governatore Francesco Acquaroli al convegno

Numerosi gli ospiti istituzionali presenti, dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, a diversi assessori comunali, il vescovo Nazzareno Marconi, il presidente di Confidustria Macerata, Marco Ragni, ed ovviamente tante aziende che sono associate ad Ance.

In apertura il presidente Enrico Crucianelli ha voluto ricordare la ricorrenza della giornata contro la violenza sulle donne salutata da un applauso a cui è seguito subito dopo l’inno italiano che ha aperto gli interventi ed i saluti istituzionali.

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Antonio Cabrini all’Ance

«È con grande soddisfazione ed emozione che tagliamo il traguardo degli 80 anni di Ance Macerata – ha esordito Crucianelli -. Riteniamo di essere stati sin dal primo Dopoguerra un elemento importante per la crescita economica e la ricostruzione fisica del Paese. Le prospettive che ci sono riguardano la ricostruzione post terremoto, le nostre imprese sono molto impegnate su questo fronte e stanno contribuendo fattivamente alla ricostruzione. Dobbiamo però anche guardare al futuro e creare dei presupposti per affrontare nuovi mercati. Perché come auspichiamo la ricostruzione non durerà in eterno, un giorno terminerà e dovremo mettere a frutto le strutture create in questi anni per creare ricchezza per noi, per i nostri figli e per il territorio. Nel futuro ci dovranno essere imprese più grandi che si debbono strutturare per affrontare le nuove sfide: in particolare quella di una rigenerazione urbana che necessariamente dovrà interessare i nostri territori. Perché il consumo di suolo non potrà essere la soluzione, la crisi demografica ci insegna che non è necessario costruire per ingrandire le città ma bensì per riqualificarle nell’esistente e creare condizioni di vita migliori per i cittadini».

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Ance che ha affrontato anche il tema della ricostruzione post sisma sul nostro territorio. «La ricostruzione avanza a buon ritmo grazie all’operato del commissario Castelli, quello che è necessario adesso è gestire la cosiddetta coda del Superbonus abbinato alla ricostruzione –ha detto ancora Crucianelli -. Il fatto che la scadenza del Superbonus è a fine 2025 potrebbe creare molti problemi alla riuscita della ricostruzione. Questo è il vero grande problema ma siamo fiduciosi che il governo riesca a comprendere come sia necessaria individuare una soluzione. La nostra richiesta è di equiparare le pratiche presentate prima del 30 marzo 2024 a quelle presentate successivamente. Una disparità di trattamento che deve essere sanata».

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Il governatore Francesco Acquaroli con Enrico Crucianelli

Il tema del gioco di squadra è stato affrontato dalle testimonianze di squadra e leadership che il moderatore della serata, Marco Ardemagni conduttore radiofonico e autore televisivo, ha intessuto con Michele Bresciani formatore e consulente di comunicazione, Alessandra Campedelli allenatrice e formatrice, Giuseppe Alessio Nuzzo regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, Gianna Fratta direttrice d’orchestra e Antonio Cabrini allenatore e testimone di leadership condivisa.

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A margine il campione del mondo di Spagna ’82, Antonio Cabrini, ha parlato dell’attualità che vive il calcio azzurro. «Un momento difficile e delicato, ci aspettiamo tutti questa qualificazione al Mondiale che da due generazioni non avviene – ha detto l’ex terzino -. Non bisogna ora fare conti o pensare all’avversario, si deve pensare solo a centrare la qualificazione. Per vincere i playoff serve entrare in campo con una mentalità positiva e la voglia di vincere: l’impegno credo non sia mancato ma bisogna che i giocatori siano consapevoli che affrontiamo due partite fondamentali e che non si può sbagliare neppure un minuto di quello che gli azzurri andranno a fare in campo in queste sfide decisive».

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Federica Brancaccio

Presente all’evento anche la presidente nazionale di Ance Federica Brancaccio che ha affrontato il tema degli 80 anni di impresa e futuro. «Questo che festeggiamo oggi è un bellissimo traguardo, peraltro in una regione purtroppo colpita da un disastro come è stato il sisma 2016. –ha detto -. Parliamo di ricostruzione ma l’Ance mosse i primi passi proprio in occasione di una ricostruzione come quella dell’immediato dopoguerra, nel 1945, e quindi tutto ciò è particolarmente simbolico perché gli ottanta anni di Ance sono gli stessi che ci separano dalla fine della seconda guerra mondiale. Le energie e le capacità di un tessuto imprenditoriale come quello di Ance Macerata ci fanno be sperare per il futuro. Per quanto riguarda la ricostruzione del cratere c’è ancora molto da fare: si è sulla buona strada ma la cosa più importante è che oltre a ricostruire case, scuole, chiese bisogna ricostruire un tessuto sociale e culturale, ridare identità e di frenare l’emorragia dello spopolamento che in tante aree del nostro Paese di verifica. A livello più generale come settore delle costruzioni noi chiediamo a chi ci governa è da sempre una stabilità di mercato. Non vogliamo fare più le montagne russe, tra picchi di lavoro e periodi di magra. Siamo preoccupati per la fine del Pnrr, non vediamo ancora una visione e stabilità di mercato. Quando cresce il settore delle costruzioni ciò ha un impatto sulla crescita dell’Italia e questo è l’obiettivo».

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Infine il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come «in 80 anni Ance ha contribuito alla crescita del nostro territorio ed allo sviluppo economico della regione, alla salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico che è stato purtroppo interrotto dal terremoto, dalle alluvioni, catastrofi naturali, momenti drammatici che ci hanno imposto la ricostruzione di molte aree delle Marche. Che dovrà essere un esempio a livello nazionale e direi anche oltre i confini nazionali. In questo Ance ha dato e dà un contributo importante di concertazione. Così come l’arrivo della Zes sarà un’opportunità per il territorio e gli enti locali, le imprese e che ci deve vedere protagonisti: assieme alla ricostruzione, alla manutenzione straordinaria ed alla nuova legge di governo del territorio sono le nuove sfide che ci aspettano nei prossimi anni».

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In chiusura sono state dieci le imprese premiate per anzianità di attività: Sardellini costruzioni, Pipponzi costruzioni, Crucianelli Rest.Edil, Impianti elettrici Fratelli Paci & c, Impresa Calzolari, Crescimbeni Carlo, Montedil srl, Grimaldi costruzioni, Progeco costruzioni generali, Francucci.

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Il prefetto Giovanni Signer

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Marco Ragni

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Francesca D’Alessandro

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Il vescovo Nazzareno Marconi

 



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