Il poeta Haidar Al-Ghazali
da Gaza per studiare a Unimc

MACERATA - L’Università, nell’ambito del programma Iupals – Italian Universities for Palestine, ha aperto le proprie porte a cinque studenti palestinesi tra cui il 21enne, che è stato ospite dell'evento firmato da Emergency

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Haidar Al-Ghazali a Macerata

Una serata di grande emozione alla Biblioteca della Poesia di Macerata, dove il giovane poeta palestinese Haidar Al-Ghazali, 21 anni, ha letto alcuni testi tratti dall’antologia “Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza”. L’incontro è stato organizzato da Emergency nell’ambito della 24esima edizione di “Licenze poetiche Festival” e ha registrato il tutto esaurito.

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Arrivato da pochi giorni a Macerata per studiare all’Università, il giovane poeta e ora studente di Unimc ha dato voce alle poesie sue e di altri autori gazawi contemporanei. Tra questi, Heba Abu Nada e Refaat lareer, entrambi uccisi a Gaza come pure Refaat Alaeer poeta e professore di Haidar, che insegnava ai giovani a usare la scrittura come forma di resistenza. Come evidenzia lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione del libro, «scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata».

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Lo scorso giugno Haidar aveva lanciato un accorato appello per ottenere una borsa di studio all’estero: «Fratelli e sorelle in Italia, posso ancora rivolgervi un saluto pieno di pace, perché faccio parte di un popolo che ama la pace e la desidera, nonostante il genocidio che subisce», scriveva. E ancora: «Ho creduto nella scrittura, nella sua capacità di raggiungervi, di trasmettere la voce della vittima senza artifici. È un atto di pura esistenza, capace di smentire la narrazione secondo cui questa sarebbe una terra senza popolo. Noi siamo un popolo umano che scrive il proprio dolore, con sogni e speranze per una vita migliore».

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L’Università di Macerata, nell’ambito del programma Iupals – Italian Universities for Palestine ha aperto le proprie porte a cinque studenti provenienti da Gaza tra cui il giovane poeta. A Macerata troveranno non solo un percorso di studi, ma anche accoglienza e affetto. «Un grande onore avere tra questi studenti proprio Haidar», sottolineano i volontari di Emergency. “Il loro grido è la mia voce – poesie da Gaza” è nato dalla sensibilità e da una storia di amicizia di tre giovani studenti Antonio Bocchinfuso, Leonardo Tosti e Mario Soldaini, che hanno conosciuto Haidar online e hanno contribuito a far conoscere almeno una parte delle opere scritte sotto le bombe da autori alcuni dei quali rimasti vittime di uccisioni mirate, come pure molti giornalisti e operatori sanitari. I tre studenti italiani sono venuti a Macerata per incontrare finalmente il giovane poeta e sono intervenuti alla serata, in un evento presentato dalla volontaria di Emergency Giovanna Ciarlantini. Ma più ancora delle parole, è stata la lettura delle poesie a restituire al pubblico lo spirito del popolo palestinese.



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