
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Consiglio comunale senza scossoni ieri sera dopo la tumultuosa assise di qualche settimana fa quando all’ordine del giorno c’era la variante per il centro per l’autismo. Ieri sera il consiglio di Civitanova si è riunito di nuovo per la discussione su alcuni debiti fuori bilancio, una variazione di bilancio e per la modifica del regolamento per l’assegnazione delle case popolari. I “guai” politici sono rimasti dietro le quinte e anche del rimpasto, con la nomina dell’assessore subentrante a Caldaroni, non si è parlato. La maggioranza è rimasta compatta e anzi, anche con l’opposizione ci sono stati diversi punti di convergenza.

Il consigliere Francesco Micucci, ha presentato l’interrogazione diventata mozione per l’allarme pesca
In apertura di consiglio si è parlato – con l’interrogazione urgente presentata dal consigliere del Pd Francesco Micucci –dell’allarme nel mondo della pesca per la direttiva dell’agenzia della Fao che blocca l’attività per 7 mesi nel 2026. Un’iniziativa che il Partito democratico ha avviato a tutti i livelli istituzionali con interrogazioni in Comune, in Regione e in Parlamento. Micucci, nel presentare l’interrogazione, parla di «misura vessatoria» per descrivere la scelta dello stop per la marineria.

Nel rispondere all’interrogazione il sindaco Fabrizio Ciarapica propone di trasformarla in una mozione prendendo fin da subito l’impegno a portare la discussione sui tavoli nazionali. «L’interrogazione è opportuna – ha detto il primo cittadino – per questo ho proposto di trasformare l’interrogazione in mozione per prendere posizione a difesa della pesca e non solo rispondere come interrogazione. La pesca non è solo un settore economico, ma parte dell’identità della città. Con la mozione ci impegniamo ad inviare una nota a Regione e Ministero ed Europa per segnalare come consiglio l’impatto delle misure sulla flotta civitanovese e per chiedere alle istituzioni garanzia di contributi adeguati compensativi in caso di stop». La mozione passa all’unanimità.

L’assessore al bilancio Claudio Morresi
Tra i punti anche la variazione di bilancio, tra gli interventi principali l’assessore al bilancio Claudio Morresi ha segnalato variazioni per 50mila euro per spese legali e patrocini, 50mila euro per franchigie assicurative, incremento di spesa di 80mila euro destinati ai TdC come fondo per rischi legali, 50mila euro in più per i voucher family, 15mila euro per servizi educativi per minori, 10mila per assistenza scolastica disabili, 10mila euro per progetti scolastici integrati. Per l’Irpef comunale viene registrato un incremento di entrata di 300mila euro. Altri interventi significativi riguardano 110.500 euro per manutenzioni ordinarie del patrimonio comunale, 195.000 euro per interventi di bonifica del Bacino del Chienti (ripartiti nel triennio), 18.100 euro per manutenzione degli automezzi comunali, 15mila euro per spese di postalizzazione della Polizia Locale.

Elisabetta Giorgini Dipende da noi
Per quanto riguarda le spese in conto capitale previste spese nel triennio per + 10mila euro di incarichi di progettazione, 60mila euro per manutenzione stradale, 40mila euro per manutenzione di villa Letizia, 70mila euro per manutenzione stabili comunali, 50mola euro per acquisti nuovi arredi nei nidi. Vengono aggiornati e iscritti tra gli interventi nel piano triennale anche la recinzione del palazzetto dello sport per 100mila euro, l’asfaltatura di via San Nicolò per 35mila, l’integrazione di 35mila euro di fondi comunali per il prolungamento del molo est e la modifica della fonte di finanziamento per il rifacimento della copertura della palestra di Civitanova Alta per 69mil euro che passano da mutuo ad avanzo di amministrazione.

All’ultimo punto la modifica del regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare che riequilibra, allineandoli alla legge regionale, i criteri per l’assegnazione dando punteggi maggiori rispetto al passato anche ai nuclei monofamiliari. Le modifiche prevedono una redistribuzione dei punteggi più equa e meno limitante per i giovani under 35 o per gli anziani over 65 soli. Previste anche nuove soglie e modalità di calcolo per l’Isee. Il punto è stato valutato anche dalla commissione consiliare del sociale, ma in consiglio la discussione si incaglia sulla questione “lessicale”. La legge regionale usa infatti la parola handicap per riferirsi alle categorie delle persone con disabilità. La consigliera Giorgini chiede un emendamento per modificare una terminologia che negli ultimi anni si è adeguata ad una mutata sensibilità e cultura rispetto alla legge regionale di 20 anni fa. Una modifica che ha però incontrato una qualche resistenza negli uffici che sottolineano come modificando la terminologia della legge si rischia di incappare in eventuali rischi in caso di ricorsi.

Nella replica anche l’assessora Barbara Capponi si allinea alla posizione dei tecnici: «Non mi avete mai sentito fare la giornata dell’handicap, ho sempre fatto la giornata della disabilità. Ma a volte ci si incastra nelle parole e manca la sostanza. Questa è la dicitura prevista nella casistica della legge regionale. Fa sorridere che se ne faccia una questione lessicale, che la chiamiamo disabilità o handicap è lo stesso, trovo ipocrita una disanima che non va ai contenuti, scivoliamo su questo e poi alle iniziative sulla disabilità non c’è mai nessuno». Ma anche Pollastrelli della Lega propone «una battaglia di civiltà e di lanciare un segnale» lasciando intendere che il suo gruppo voterà l’emendamento e chiede 5 minuti di sospensione per convergere su una posizione unica. L’emendamento però non passa nonostante i voti favorevoli del gruppo Lega più civici e di Nori di FdI tra le file della maggioranza.
L’unico emendamento approvato è quello proposto dalla consigliera Murri che ha proposto una precisazione legata ai procedimenti di separazione dal coniuge nei provvedimenti di assegnazione della casa coniugale.
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