“Facciamo rumore” per la pace:
il flash mob di Emergency
contro il riarmo europeo

MACERATA - In piazza per difendere l’articolo 11 della Costituzione. A un anno dal lancio della campagna "R1pud1a" l’associazione rilancia: «Il linguaggio della guerra dilaga, ma la storia insegna che se si costruiscono armi, prima o poi si usano»

- caricamento letture

ripudiamacerata

Un’Italia che «ripudia la guerra» secondo Costituzione, ma che nel 2025 destinerà 32 miliardi di euro alla spesa militare, con un aumento del 60% in dieci anni. È su questo paradosso che sabato e domenica si sono concentrate le iniziative di Emergency in tutta Italia – comprese Macerata e Civitanova – con il flash mob “Facciamo rumore”, a un anno dal lancio della campagna “R1pud1a”.

ripudiaantichi-forni

Obiettivo: riaffermare il valore dell’articolo 11 della Costituzione, in un momento storico segnato da 56 conflitti attivi nel mondo e dall’approvazione del piano europeo “Rearm Europe” da 800 miliardi di euro. «Dopo i conflitti mondiali, le atomiche e milioni di morti – sottolinea Emergency – l’Italia è stata fondata sul principio che nessuna guerra potrà mai essere la soluzione. Il nostro Paese si è impegnato a risolvere i conflitti con altri mezzi: con la diplomazia, non con la forza. Eppure oggi non assistiamo più a significative azioni di pace. Il linguaggio della guerra dilaga come fosse una verità inoppugnabile e la storia insegna che se si costruiscono armi prima o poi si usano».

ripudiaite

L’associazione denuncia che, mentre il governo italiano punta a raggiungere l’obiettivo del 5% del Pil in spese militari nei prossimi dieci anni – con una previsione di 1.000 miliardi di euro complessivi – i fondi pubblici vengono sottratti a settori essenziali come sanità, scuola e servizi sociali. «Basti pensare che la spesa di un solo caccia F-35 equivale al costo di 3.244 posti letto di terapia intensiva» sottolinea Emergency.

ripudia-e1762763714921-650x358

In netto contrasto con questa visione, l’organizzazione continua ad operare nei contesti più drammatici del mondo, fornendo assistenza sanitaria gratuita e di qualità. In Sudan, dove è in corso una crisi umanitaria devastante con 12 milioni di profughi, «nonostante le molte difficoltà e lo spaventoso aumento dei costi operativi per le distorsioni dell’economia di guerra, non abbiamo mai lasciato il Paese» In Ucraina, nell’area di Donetsk, Emergency è presente con cliniche territoriali che offrono assistenza ai civili rimasti vicino al fronte. A Gaza, invece, la situazione è al collasso: «Stiamo tagliando le poche garze rimaste per ricavarne altre sempre più piccole. Molti dei nostri pazienti hanno bisogno di medicazioni quotidiane, ma la portata degli aiuti è insufficiente e le scorte di materiali stanno finendo».

È possibile aderire alla campagna contattando il gruppo volontari di Macerata all’indirizzo macerata@volontari.emergency.it o visitando il sito ufficiale www.ripudia.it.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X