
Lo sponsor Enerfin comparso nelle ultime partite sulle magli della Civitanovese
di Andrea Cesca
I tifosi sono sul piede di guerra con la società, anche l’amministrazione comunale è finita nel mirino degli ultras. Il presidente Mauro Profili chiede maggiore tutela da parte delle forze di Polizia, la squadra ultima in classifica rischia di andare incontro alla seconda retrocessione consecutiva.
La Civitanovese sembra essersi infilata in un vicolo cieco, all’orizzonte (forse) potrebbe esserci un barlume di luce. Nelle ultime uscite la squadra rossoblù ha indossato maglie con la stampa sul petto dello sponsor Enerfin, una spa all’avanguardia nella trasformazione energetica delle aziende italiane. Il presidente è Francesco Borrelli, erede della omonima famiglia di costruttori napoletani trapiantato a Roma e sposato con la giornalista Lisa Marzoli.
Il presidente Profili ha deciso di passare il testimone? Nelle prossime settimane se ne saprà di più, ma l’impressione è che qualcosa si stia muovendo. La protesta dei tifosi non si placa. Oltre a disertare le partite casalinghe al Polisportivo domenica prossima prima della partita in casa con l’Urbino gli ultras rossoblù si sono dati appuntamento al monumento ai Caduti per contestare nuovamente Mauro Profili.

Profilo sotto la curva lo scorso 20 ottobre per togliere uno striscione e il corpo a corpo con i tifosi
«Da troppo tempo la nostra squadra è ostaggio di una gestione indegna – si legge nel volantino diramato dagli ultras – Un presidente allo sbando, un’amministrazione che tace, un assessore allo sport che fa il semplice tifoso invece di difendere Civitanova e la Civitanovese. Dopo l’ennesimo episodio imbarazzante in cui ha cercato di passare come vittima mentre si permetteva di insultare gente che fino a ieri riempiva lo stadio in ogni categoria il presidente ha avuto il coraggio di dire che solo pochi individui sono contro di lui. La risposta è arrivata chiara: oggi tutta Civitanova è con noi. I rappresentanti di tanti dei gruppi organizzati storici del nostro tifo sono uniti e compatti con un solo obiettivo: liberare la Civitanovese. E come se non bastasse ci è stata vietata la trasferta di Osimo, piazza non nemica, su richiesta diretta del presidente al Prefetto, un atto vergognoso negare ai tuoi stessi tifosi di seguire la loro squadra. Per questo serve l’aiuto di tutta la città. Questa società non appartiene a un uomo, ma a un popolo, a chi l’ha seguita, amata e difesa da sempre».
L’appuntamento con i tre punti al Polisportivo ritarda da 340 giorni, quasi un anno; l’ultima volta è stato il 1 dicembre dello scorso anno con il Sora. La Civitanovese dopo nove giornate occupa l’ultima posizione di classifica con 5 punti insieme al Chiesanuova, la zona salvezza è lontana sette lunghezze.
Nonostante l’avvicendamento dell’allenatore la squadra affidata a Daniele Marinelli è l’unica compagine del campionato di Eccellenza ancora a secco di vittorie. Battere l’Urbino «è l’unica soluzione per non abbattersi» ha dichiarato il direttore generale Paolo Pochetti.

Daniele Maria Angelini
L’eventuale cambio di proprietà, se dovesse andare in porto, potrebbe riavvicinare alla Civitanovese Daniele Maria Angelini che ha rassegnato le dimissioni da presidente della Recanatese dopo una lite piuttosto accesa in quel di Pomezia con Angelo Camilletti e Jose Cianni. Il presidente dell’Ancona Massimiliano Polci domenica scorsa lo ha invitato a vedere la partita allo stadio Del Conero con il Giulianova, anche il Trodica ha strizzato l’occhiolino ad Angelini.
Nel frattempo la Ssd Montefano Calcio ha presentato il conto a Mauro Profili per i danni arrecati al manto erboso in sintetico dell’Immacolata lo scorso 12 ottobre provocato dal lancio dei fumogeni da parte dei tifosi: 2mila e 800 euro + iva.
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