Dal silenzio del terremoto
ai cantieri della ricostruzione:
41 milioni sul piatto per Camerino

IL PUNTO del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli a 9 anni dal sisma del 26 ottobre: «Nel 2025 il completamento delle progettazioni delle opere pubbliche. Il 2026 previsto l'affidamento e l'apertura dei lavori»

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camerino2-1-650x488E’ di 41 milioni l’investimento per gli interventi in corso e conclusi a Camerino. Tra questi ci sono piazza Cavour, Unicam e Scuola Betti. E’ il bilancio della ricostruzione post sisma del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. A 9 anni dal terremoto che ha scosso le Marche, Castelli fa il punto della situazione a Camerino e sull’Alto Nera: le zone che hanno subito i danni maggiori.

Nel centro storico sono attesi 169 progetti di ricostruzione privata, di cui 109 sono già stati presentati, pari al 64,5 per cento del totale. Tra questi, 76 interventi sono già decretati: 26 lavori sono conclusi, 36 sono attualmente in corso, e 14 stanno per partire. Altri 26 progetti sono in fase di istruttoria.

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Crolli a Camerino dopo le scosse dell’ottobre 2016

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, gli interventi in corso e conclusi ammontano a oltre 41 milioni di euro. Il Comune, in stretta collaborazione con l’Usr Marche e con la struttura commissariale, ha attivato decine di progetti che toccano ogni ambito della vita pubblica: dal recupero degli edifici simbolo del centro storico alle infrastrutture delle frazioni, fino agli interventi per la mobilità e gli spazi verdi. Un contributo significativo arriva anche dal Pnc Next Appennino, che ha sostenuto la rigenerazione di aree verdi, percorsi ciclopedonali e piccoli interventi di connessione urbana, per oltre un milione di euro complessivo.

Il 2025 si concluderà con il completamento delle progettazioni delle opere pubbliche, mentre il 2026, invece, sarà l’anno dell’affidamento e dell’apertura effettiva dei lavori.

camerino4-465x650PIAZZA CAVOUR – Uno dei segnali della ricostruzione è la restituzione alla città del Palazzo Arcivescovile che ospita il Museo Diocesano, nella centrale piazza Cavour, un intervento complesso finanziato con 20 milioni di euro. L’aggregato edilizio comprende dunque il Museo Diocesano che torna a ospitare le sue opere e quelle delle chiese ancora inagibili; la canonica, la sacrestia della cattedrale ma anche gli esercizi commerciali e gli uffici presenti ai piani terra e ammezzato: qui ha riaperto un’attività bancaria, segno di un primo ritorno dei servizi proprio nel centro storico. Sempre sulla piazza avanza anche il cantiere della Cattedrale, un investimento da quasi 7 milioni e 400 mila euro dove i lavori strutturali sono conclusi al 50% e le opere di restauro al 20%, con una prospettiva di riapertura entro pochi anni.

UNICAM – Il programma specifico per l’Ateneo camerte, cuore pulsante della città ducale prevede fondi di finanziamenti dalla struttura commissariale Sisma 2016 che superano i 45 milioni di euro. Dopo la consegna del Polo Studenti ex Magistrali (1 milione e 200 mila euro), sono in corso i lavori sul collegio Fazzini (quasi 8 milioni di euro), l’edificio Granelli (4 milioni e 300 mila euro) nel quale hanno sede la scuola di specializzazione e lo studentato universitario, l’ex Convento di San Domenico (9 milioni e mezzo), che comprende l’edificio sede del Museo Civico e del Museo universitario di Scienze naturali. Proseguono i lavori anche su Palazzo Ribechi (2 milioni e 100). In fase di appalto Palazzo Battibocca sede di alcuni uffici amministrativi di Unicam (5 milioni e 200 mila euro) per il quale è stato approvato il progetto esecutivo e deve essere avviata la ara lavori; e il prestigioso Palazzo Varano (14 milioni e 800 mila euro). In particolare per Palazzo Varano entro alcune settimane saranno aggiudicati i lavori.

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Alcuni crolli avvenuti a Camerino

SCUOLA BETTI – Tra gli importanti tasselli di Camerino la ripresa lo scorso settembre dell’attività scolastica nel nuovo istituto comprensivo Ugo Betti: un edificio da 15 milioni di euro, su quasi 9mila metri quadrati, che può accogliere più di 500 bambini, all’interno del quale prenderà il via Il progetto educativo promosso dalla Fondazione Andrea Bocelli, incentrato sulla progettazione degli spazi educativi e loro allestimenti in seguito al coinvolgimento degli insegnanti e sull’introduzione di metodologie didattiche innovative ed esperienziali.

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Foto di Giuseppe De Rosa

RICOSTRUZIONE SULL’ALTO NERA La ricostruzione privata sta registrando un avanzamento importante. Su un totale di 854 pratiche presentate nei tre comuni, ne sono state concesse 576, per un importo complessivo richiesto di oltre 923 milioni di euro e 564 milioni già approvati. Le erogazioni hanno superato 275 milioni di euro, mentre i cantieri in corso sono 328 e 184 quelli già chiusi. Qui è attesa nei prossimi mesi una decisiva accelerazione, contando su un’imminente risoluzione rispetto al vincolo delle zone cosiddette R4 per cui è attesa l’approvazione del progetto del Consorzio di bonifica a fine mese che consentirà finalmente la partenza di centinaia di progetti di ricostruzione attualmente fermi.

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Il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli

A Visso, in particolare, con la realizzazione del tunnel di via Galliano possono ora partire i cantieri nel centro storico: per la prestigiosa sede del Comune Palazzo Priori è stato dato avvio alla progettazione esecutiva, per Palazzo Varano si sta perfezionando il progetto di fattibilità tecnico- economica, così come per Palazzo San Giacomo.
Sono in corso in queste settimane i lavori per la nuova linea della cabinovia di Ussita Frontignano-Cornaccione, che ha iniziato a prendere forma. Il nuovo impianto ‘sostituisce’ le vecchie seggiovie Selvapiana e Cornaccione, a servizio del settore del Canalone e la biposto Ginepro a servizio del settore Saliere. L’impegno complessivo di spesa è di circa 17 milioni di euro.

Anche a Castelsantangelo sul Nera si sta lavorando in alta quota: sono in corso i lavori per il nuovo accesso agli impianti e la realizzazione del nuovo rifugio Nido delle Aquile per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro. Il nuovo edificio manterrà la funzione di ristorazione, ma sarà arricchito da importanti interventi di miglioramento impiantistico, igienico-sanitario e di accessibilità, così da rispondere al meglio alle esigenze di escursionisti e visitatori.

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«La ricostruzione è una corsa a ostacoli – ha esordito Castelli -, ma oggi possiamo dire che è in atto un vero cambio di passo, anche nei borghi e nelle città dove la situazione era più complessa. Stiamo chiudendo la fase delle progettazioni anche nei centri più devastati. È finalmente iniziata anche qui la stagione delle ruspe, dei cantieri che si aprono, dei lavori che diventano realtà. Dopo anni di pianificazione, finalmente si passa dalle norme ai cantieri, con risultati tangibili che si vedono nelle nostre città e nei borghi». E aggiunge: «Camerino ne è l’esempio più evidente: il centro storico, per anni simbolo del dolore e del silenzio, oggi è animato dal rumore delle maestranze e dalle gru. I lavori iniziati sono il frutto di una pianificazione seria e condivisa, di una collaborazione costante tra Struttura commissariale, Usr, Regione, e amministrazione comunale. Qui la ricostruzione sta trovando il suo ritmo e dimostra che, con un lavoro ordinato e di squadra, anche le situazioni più complesse possono ripartire».

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: «A nove anni dal sisma del 2016 ricordiamo una ferita che ha segnato profondamente la nostra comunità, ma anche la straordinaria capacità dei marchigiani. Oggi la ricostruzione è entrata nella sua fase più concreta: cantieri aperti e borghi che ritrovano i loro connotati. Quando attraversai Camerino cinque anni fa, la situazione era profondamente diversa: oggi vediamo una città che si sta riappropriando dei propri spazi, simbolo della rinascita dell’intero Appennino. La sfida ora è far sì che la ricostruzione diventi anche rigenerazione, mettendo al centro le aree interne e investendo sulle infrastrutture che possono restituire connessioni, servizi e sviluppo. Il segno tangibile di questo impegno è la Pedemontana, opera strategica che unisce i territori e rappresenta la spina dorsale di una nuova mobilità per le Marche interne».

Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli: «A nove anni dal sisma non possiamo che ricordare come, dal 26 ottobre 2016, la nostra vita sia profondamente cambiata. È stata una catastrofe che ci ha sconvolto e che oggi viviamo con grande rispetto e dolore, perché non siamo più quelli di allora. Tuttavia, con soddisfazione possiamo dire che l’azione della ricostruzione è finalmente partita e che i risultati oggi si vedono in modo concreto. Camerino è passata dall’essere la più grande e silenziosa zona rossa del cratere a un importante fulcro di cantieri.
Il 2025 è l’anno della ricostruzione pubblica, intesa come completamento delle progettazioni relative agli edifici più significativi. Entro la fine dell’anno contiamo di concludere tutte le progettazioni previste dall’ordinanza speciale per la nostra città, mentre il 2026 sarà l’anno dei cantieri, quando la città tornerà concretamente a prendere forma».

TUTTO IL CRATERE – Nel centro Italia, al 25 settembre le richieste di contributo per la ricostruzione privata presentate alla struttura sono quasi 35mila, con una richiesta totale per la riparazione dei danni alle costruzioni private che raggiunge quasi 17 miliardi di euro. Oltre 23mila, pari al 67% delle presentate, sono le richieste a cui è stato concesso il contributo, per un ammontare totale pari a 11,5 miliardi di euro. Mediamente, quasi il 68% del contributo richiesto è stato concesso e quasi il 59% del contributo concesso è stato erogato. Più precisamente, la Cassa depositi e prestiti ha erogato un totale di 6,831 miliardi di euro per la ricostruzione privata. A partire dal primo gennaio 2023 sono stati erogati oltre 4 miliardi di euro (4.362.660.491 di euro), pari al 64% dell’intero importo erogato a partire dal 2017. Forte l’incremento delle erogazioni Cdp a settembre 2025, che con un ammontare totale di 152 milioni di euro registrano un +12,5% rispetto al mese precedente. Il 72%, pari a circa 4,835 miliardi di euro, dell’intero importo erogato da Cdp afferisce a 179 comuni marchigiani; il 12% (quasi 787 milioni di euro) all’Umbria; il 9% (626 milioni di euro) ai comuni laziali, di cui solo Amatrice assorbe il 50% dell’intero importo erogato nel Lazio; e il 7% ai comuni abruzzesi. L’importo erogato è mediamente pari al 59% di quello concesso, con una capacità di spesa maggiore nelle Marche (60%). I cantieri chiusi sono più di 13mila e quelli in corso oltre 9mila.

 

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