Lavori in piazza Nazario Sauro
di Luca Patrassi
Determine per lavori in corso in zona Sferisterio e alle Vergini. Si parte da piazza Nazario Sauro. Nel dicembre 2023 era stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di restauro di alcuni tratti delle mura urbiche – viale Giacomo Leopardi e viale Diomede Pantaleoni – per un importo complessivo di 725mila euro, finanziato per mezzo milione dalla Regione e per i restanti 225mila euro con un mutuo erogato dalla Cassa depositi e prestiti. In fase di assestamento del quadro tecnico economico relativamente alle somme a disposizione, sono stati previsti in particolare la manutenzione di piazza Nazario Sauro con contestuale collegamento in continuità del marciapiede già realizzato in via Diomede Pantaleoni secondo il progetto redatto dal servizio Servizi tecnici del Comune, conservato agli atti d’ufficio, da realizzarsi in economia per un importo di 36mila euro. Si è proceduto mediante trattativa diretta attraverso la piattaforma Suam della Regione Marche all’affidamento dei lavori per la sistemazione dell’area in piazza Nazario Sauro compresa tra corso Cairoli e viale Maffeo Pantaleoni all’impresa laziale Di Murro Francesco srl che ha presentato un’offerta con un ribasso del 10%.
Seconda novità alle Vergini per il polo scolastico. C’è una determina che autorizza l’utilizzo di poco meno di centomila euro, prelevati dalla voce imprevisti, per destinarli all’impresa appaltatrice dei lavori. Una variante in corso d’opera per imprevisti, appunto l’emergere qualche tempo fa dei resti di una strada romana.
Lo scorso anno c’erano già state un paio di determine per assegnare due incarichi professionali per le verifiche archeologiche del caso per un importo complessivo di circa 30mila euro.
Ora, a settembre 2025, esce una determina che dice che «durante le operazioni di scavo per i sondaggi è emerso un importante reperto archeologico di strada romana che ha comportato modifiche al progetto originario nonchè piccole variazioni finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità decise dal direttore dei lavori, l’architetto Michele Schiavoni». Nulla è scritto, nella parte pubblica della determina, dei dettagli dell’importante reperto archeologico e di come sia stato inserito nell’ambito del nuovo polo scolastico.
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