Via libera al progetto di fattibilità per i lavori alle grotte di Palazzo Sangallo. I cantieri riguarderanno il risanamento del manto di copertura e il ripristino del piano terra della struttura nel cuore di Tolentino.
L’intervento rientra nel programma straordinario di Rigenerazione urbana connessa al sisma e prevede un investimento di 2,6 milioni di euro.
L’edificio, danneggiato dagli eventi sismici del 2016 e 2017 è lesionato su murature, architravi, volte e coperture, oltre a problematiche strutturali che ne compromettono la piena fruibilità. L’intervento approvato, concordato con la Soprintendenza, prevede una serie di opere mirate alla riparazione dei danni e al rafforzamento locale degli elementi più vulnerabili. Sono inoltre previsti interventi architettonici per il ripristino delle finiture, il restauro degli elementi decorativi e il miglioramento dell’accessibilità.
Particolare attenzione è stata riservata alla sala Nerpiti, che verrà demolita per restituire alla corte interna del palazzo la sua configurazione originaria. Il progetto include anche il rifacimento della pavimentazione della corte, la valorizzazione delle arcate storiche e la sostituzione degli infissi, nel rispetto dei caratteri storici dell’edificio.
Il palazzo ha origini rinascimentali e la sua edificazione viene datata al 1516, su commissione del cardinale Ascanio Parisani e progettato da Antonio da Sangallo il Giovane. La costruzione venne bruscamente interrotta per l’improvvisa scomparsa del committente, e il pregiato basamento in bugnato, costituente il piano terra e l’ammezzato, rimase coperto da un tetto a falde.
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