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«Nega di essere la moglie dell’imputato
e minaccia un testimone per dire il falso»
Sotto accusa una 44enne

MACERATA - Per la donna oggi è stata disposta la prosecuzione del giudizio. Il processo si aprirà il 13 giugno e dovrà rispondere di intralcio alla giustizia e false dichiarazioni sulla identità. Assolta dalla contestazione di minacce. Prosciolto anche il marito Salvatore Perricciolo dall'accusa di intralcio alla giustizia

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di Alessandro Luzi

Accusata di aver minacciato un testimone in tribunale per convincerlo a dichiarare il falso davanti al giudice, sotto accusata la 44enne Ewa Zofia Poradzisz, moglie di Salvatore Perricciolo (pure lui finito sotto accusa in questa vicenda e assolto oggi).

Per la donna il giudice Domenico Potetti ha disposto la prosecuzione del giudizio durante l’udienza predibattimentale che si è svolta oggi al tribunale di Macerata. A processo dovrà rispondere di intralcio alla giustizia e false dichiarazioni sulla identità. La 44enne è stata assolta dall’accusa di minacce. Sotto accusa per intralcio alla giustizia c’era anche il marito che è stato assolto.

I fatti contestati risalgono al 3 maggio 2024. La 44enne, dice l’accusa sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, avrebbe minacciato un uomo che era stato chiamato come testimone a un processo in cui era imputato il marito.

La donna avrebbe inviato al testimone messaggi Whatsapp sia i giorni prima dell’udienza che il giorno stesso. In tribunale a Macerata lei si sarebbe avvicinata all’uomo dicendogli cose come: «Alla fine ti sei presentato».

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L’avvocato Gabriele Cofanelli

Lì gli avrebbe spiegato cosa avrebbe dovuto riferire nel corso della deposizione e gli avrebbe chiesto come stessero alcuni suoi famigliari, alludendo indirettamente al fatto che potesse accadere a loro qualcosa di brutto.

Durante la deposizione della 44enne, prosegue l’accusa, la donna avrebbe mentito al giudice dicendo di essere un’amica del testimone e non aveva riferito né la sua identità, né di essere la moglie di Perricciolo (da qui l’accusa di false dichiarazioni sulla identità).

Per la 44enne, difesa dall’avvocato Gabriele Cofanelli (che tutela anche Salvatore Perricciolo), il processo si aprirà il 13 giugno davanti al giudice Andrea Belli.



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