Matteo Borrelli ieri al tribunale per la convalida del fermo
Emergono nuovi e inquietanti dettagli dall’autopsia sul corpo di Ettore Alessandro Sorrentino, il 45enne trovato senza vita venerdì scorso in un garage in via Altotting a Loreto.
L’esame autoptico ha confermato che la vittima è stata colpita più volte alla testa con un corpo contundente.
E in garage c’erano due mazzette da mutatore, compatibili con le lesioni inferte al capo di Sorrentino.
L’autopsia, disposta dal pm Andrea Magi ed eseguita dai medici legali Loredana Buscemi ed Eva Montanari, ha stabilito che la causa della morte è un trauma cranio-encefalico.
L’aggressione sarebbe avvenuta da più direzioni, un dettaglio che spingerà gli inquirenti a un nuovo sopralluogo sul luogo del delitto per ricostruirne la dinamica esatta.
La morte, inoltre, sarebbe avvenuta la sera di lunedì 15 settembre, giorno della scomparsa di Sorrentino.
Nel frattempo, è stata rintracciata l’auto che il 45enne fidardense aveva noleggiato: una Renault Clio, parcheggiata regolarmente a Castelfidardo. Il veicolo è stato ispezionato in cerca di tracce biologiche.
Per l’omicidio del 45enne è stato arrestato per omicidio volontario il 37enne Matteo Borrelli, compagno della proprietaria del garage. L’uomo si trova in carcere a Montacuto di Ancona. Il fermo ieri non è stato convalidato ma il giudice ha confermato la misura in carcere.
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