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Sciopero per la Palestina, un papà:
«Mio figlio rimandato a casa,
ma i bimbi sul pulmino sono entrati»

MONTECOSARO - Protesta di un genitore alla primaria Mandela. La preside: «Abbiamo garantito la custodia solo a chi è arrivato con il pulmino, era nostro dovere non abbandonarli visto che non c'erano i familiari. Avevamo avvisato dello sciopero»

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La scuola Mandela a Montecosaro

di Laura Boccanera

Sciopero di docenti e personale Ata oggi nelle scuole per esprimere solidarietà per la popolazione palestinese che vive nella Striscia di Gaza, disagi in alcunu plessi del maceratese. «A Montecosaro fatti entrare solo i bambini arrivati col pulmino». E’ la protesta di un papà di un bambino che frequenta la scuola elementare Nelson Mandela che fa parte dell’istituto comprensivo Sant’Agostino di Civitanova. L’uomo ha chiesto di mantenere l’anonimato.

«Questa mattina abbiamo accompagnato nostro figlio a scuola e siamo stati rimandati a casa, il motivo è che con lo sciopero, ci è stato detto, non avevano docenti in grado di tenere tutti i bambini in classe – dice il papà -, non mi sembra un comportamento corretto. Gran parte dei bambini sono stati rimandati a casa, non tutti però, quelli che sono arrivati con il pulmino sono stati accolti, anche della classe di mio figlio. O fai entrare tutti o non fai entrare nessuno».

A spiegare quanto accaduto è la preside Gloria Gradassi: «avevamo avvisato nel registro elettronico dello sciopero chiedendo ai genitori di verificare personalmente che questa mattina il personale fosse presente all’interno della scuola prima di allontanarsi. Il personale ha aderito in modo ampio allo sciopero, ma comunque alcuni bambini sono arrivati con il pulmino, quindi senza genitori ad accompagnarli che potessero riprenderli in custodia. La scuola a quel punto si è fatta carico della custodia dei bambini, non potevamo abbandonarli a se stessi, sono minori e ne abbiamo la responsabilità dal momento che non c’erano i genitori. La scuola ha adempiuto al suo dovere di vigilanza in una situazione di emergenza. Così li abbiamo accolti a scuola, ma le attività didattiche comunque non si sono svolte. Chi è arrivato coi genitori ha potuto verificare dell’assenza del personale docente ed è tornato a casa».



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