di Monia Orazi
In dieci anni la Tari la tassa sui rifiuti, è cresciuta del 60% a parità di superficie e nucleo familiare. Solo tra il 2022 e il 2025 l’aumento è stato del 15%. A denunciarlo è un cittadino matelicese, che racconta la propria esperienza con amarezza.
«Le speranze che qualcosa possa davvero andare per il verso giusto, nel nostro Paese, sono sempre più flebili. Siamo ormai assillati da un’infinità di tasse, balzelli e imposte. Tra queste, una delle più fastidiose è certamente la Tari la tassa sui rifiuti – racconta – nessuno mette in discussione che i servizi pubblici debbano essere pagati, e quando funzionano è giusto riconoscerne il valore. Tuttavia, ciò che lascia perplessi è che la Tari aumenta ogni anno, anche quando non cambiano né i metri quadrati dell’abitazione né il numero degli occupanti. Una logica davvero difficile da comprendere. Un controsenso ancora più evidente se si considera che negli ultimi 10 anni, in molte zone d’Italia la raccolta differenziata è migliorata. Eppure, gli aumenti della tassa non si sono mai arrestati».
A pesare sulla bolletta c’è anche il Tefa: «All’interno della bolletta troviamo anche un’ulteriore voce: il Tefa (Tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente), un’addizionale che dovrebbe servire alle Province per attività di controllo ambientale, gestione delle discariche, vigilanza sull’inquinamento e altro ancora».
Poi il caso personale: «Con stessa casa, stessa superficie e stesso nucleo familiare, la tassa è aumentata di circa il 60% dal 2016 al 2025. Solo negli ultimi tre anni, dal 2022 al 2025, l’incremento è stato di circa il 15%. Un aumento che, francamente, ha poco di giustificabile. Molti cittadini, come me, possono verificare le proprie bollette e rendersi conto che la situazione è identica, se non peggiore. Chi interviene? Chi può e deve mettere mano a questa situazione? La risposta è una sola: la politica. Ma, purtroppo, indipendentemente da colori e schieramenti, le differenze tra promesse e realtà sono ormai sottilissime, quasi inesistenti. Serve un intervento serio, deciso e trasparente. E serve adesso. Altrimenti, il baratro continuerà ad allargarsi e a pagare saremo, come sempre, solo noi cittadini».
Cè un dato che vale più di qualunque polemica: secondo i numeri dellISPRA Catasto rifiuti, nel 2023 i cittadini di Macerata hanno sostenuto un costo pro capite per la gestione dei rifiuti più basso rispetto ad Ancona e Pesaro. A parità di servizio essenziale, la differenza non è affatto marginale: sono decine di euro risparmiati ogni anno per ciascuna famiglia.
La TaRi aumenta e aumenterà ancora perché in verità la destra ,che governa da anni la Provincia e il Cosmari, ancora non ha avuto il coraggio o le capacità di individuare una discarica. Per cui tutti i costi dello smaltimento dell'indifferenziato sono a carico dell'utente. Mi raccomando rivotateli!
Idem a monte san giusto, mettono cassonetti elettronici inutili e sale sempre e Comunque la tassa
Esatto! A noi è capitata la stessa cosa. Addirittura mio figlio vive da solo in un appartamentino di 40 mq gli è arrivato un pagamento di 163 euro!
Margherita Lancellotti All'anno o a semestre?
Vergogna, poi in campagna elettorale fanno tutti li fenomeni aiutare i cittadini, come e quanno? La vita è sempre più cara, tasse aumentate, e per finire per chiudere l'anno, le bollette saranno più care. E voi gliete ancora a vota'.
Era tutto previsti già in passato. Anni fu fatta una norma che sentiva che gradualmente il costo dei rifiuti sia passata completamente a carico degli utenti. Mentre prima di tale norma era 40/50% a carico utenza e 60/50% a carico comune
Concordo a pieni voti
Ad Esanatoglia un aumento di 30 in un anno....ma tutti gli anni però
Proprio x che è intervento la politica è da anni che ci sono gli aumenti
C'è lo chiede L'Europa?? ...e io pago....ma come..riciclate che pagherete di meno..come no..
Sandro Conestà il fatto e' che molta roba che sembra riciclabile e mettiamo nei sacchetti specifici alla fine o viene termo-valorizzata o comunque finisce in discarica, ad esempio un buon 60% della plastica o i poliaccoppiati , ma non e' colpa di nessuno ,e che non era riciclabile fin dall inizio.
I politici che dovrebbero decidere non lo fanno e nel frattempo i costi di questo immobilismo sono a carico dei cittadini...
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L’intervento della politica non è la soluzione, è il problema.
In questi giorni diversi cittadini si lamentano giustamente di un rincaro ingiustificato dalla TARI e chiedono alla politica di intervenire.
Come denunciamo ormai da tempo, questo è il frutto dell’incapacità decisionale di chi attualmente ci governa a partire dalla Regione fino a giungere alla Provincia.
La destra di governo non solo non decide ma sbaglia. Non decide e rimanda in tema di discarica provinciale, perde i finanziamenti del PRNN per l’innovazione tecnologica (vedi impianto di pannolini presso il Cosmari), punta sullo smaltimento dei rifiuti quando invece dovrebbe puntare sul recupero dei materiali, non applica le leggi esistenti che permetterebbero di abbassare considerevolmente la TARI.
Si perché da Consigliere regionale, mi feci promotore di una proposta di legge, che ora è legge regionale, sul tema della tariffazione puntuale.
La legge sostanzialmente dice che il cittadino che conferisce meno indifferenziato ha diritto ad uno sconto sulla TARI.
Questa norma, che ripeto è legge attualmente in vigore, non viene applicata. Acquaroli in questi cinque anni di governo l’ha completamente ignorata, stessa cosa dicasi per la Provincia a guida Parcaroli.
Sono state fatte delle sperimentazioni in tal senso, ma poi sono state chiuse (ad esempio a Civitanova Marche) e i dati oggettivi di tale sperimentazione non sono noti, nonostante siano stati richiesti al Cosmari a più riprese.
Perché la legge non viene applicata? Perché la destra non permette comportamenti virtuosi che permetterebbero ai cittadini di pagare di meno? Perché non si investe in tale direzione? Perché non si presentano progetti alla Regione che ogni anno mette a disposizione fondi in tal senso?
La risposta a tutte queste domande che noi di Alleanza Verdi e Sinistra ci diamo è una sola: perché la destra è incapace di gestire questo problema non avendone né la sensibilità né la competenza.
Spiace ricordarlo ma la TARI aumenterà di un ulteriore 65% nei prossimi tre anni, a causa della mala gestione della filiera Acquaroli-Parcaroli; speriamo solo che alle prossime elezioni regionali, qualcuno se lo ricordi.