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Progetto “Made in carcere”:
a Luciana Delle Donne
il premio “La Fornarina 2025”

SAN GINESIO - La cerimonia dopodomani quando verrà premiata l'imprenditrice che ha fondato Banca 121. Grazie alla creazione dei marchi Made in carcere e 2nd Chance ha avviato un caso di studio nel mercato dell’imprenditoria sociale

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Luciana Delle Donne (foto Instagram)

L’appuntamento è per il prossimo 20 settembre alle 10 negli spazi dell’auditorium Sant’Agostino di San Ginesio, la motivazione è la consegna del riconoscimento La Fornarina 2025 a Luciana Delle Donne per lo straordinario progetto “Made in carcere” dedicato alle donne detenute.

«Tre parole chiave: Dignità, reinserimento, futuro» osserva il presidente del Centro internazionale di studi gentiliani Luigi Lacchè. Il riconoscimento alla virtù femminile nel sociale è stato assegnato quest’anno a Luciana Delle Donne, top manager bancaria, Ceo di Officina creativa e creatrice dei marchi “Made in Carcere ” e “2nd Chance”. L’iniziativa porta la firma del centro internazionale studi gentiliani, della confraternita del Sacro Cuore Di Gesù I Sacconi di San Ginesio. Luciana Delle Donne ha creato Banca 121, la prima banca on-line multicanale in Italia. Dopo 22 anni nel mondo della finanza ha modificato anche la sua vita ed ha avviato un modello innovativo nel mondo del no profit.

I due differenti mondi hanno però una costante e cioè, la ricerca e l’innovazione: tecnologica nella prima e sociale nella seconda. Luciana è ora il Ceo di Officina Creativa, una società non-profit coinvolta nel reinserimento delle persone svantaggiate, detenuti in particolare. Con la sua capacità ha dato vita a nuovi modelli di sviluppo xostenibile e grazie alla creazione dei marchi Made in Carcere e 2nd Chance ha avviato un caso di studio nel mercato dell’imprenditoria sociale e sdoganato la parola carcere.

Non si tratta solo di offerta di manufatti realizzati in carcere, ma di una bella storia da raccontare, con una nuova filosofia ed un nuovo stile di vita da trasferire sia in carcere che fuori dal carcere.Delle Donne offre alle donne detenute, un’altra possibilità e fornisce una seconda vita ad oggetti, tessuti, materiali, generando così la possibilità di costruire consapevolezza e dignità, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica del cambiamento in atto: il suo sogno è passare dal Pil al Bil, dal prodotto interno lordo a benessere interno lordo.

(l. pat.)



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