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L’Edipo Re dei Sibillini
torna nella sua culla

BOLOGNOLA - Dopo il grande successo di Montecosaro, la storia che intreccia Sofocle e Pasolini firmata da Giorgio Felicetti arriva domenica tra gli Appennini

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Un momento dello spettacolo

Grande successo per il debutto in teatro a Montecosaro dell’”Edipo Re dei Sibillini”: le due serate di anteprima non sono bastate a contenere tutto il pubblico che si è presentato al teatro delle Logge, molti gli spettatori rimasti senza posto.

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E domenica prossima, complice il bel tempo, si prevede affluenza anche per la versione “da montagna” del nuovo spettacolo. Torna infatti lassù Edipo, dopo esser stato bambino abbandonato tra i monti Sibillini, in quella Tebe immaginata nella cavea di Bolognola, in pieno centro storico del Comune più alto delle Marche, e tra i cantieri della ricostruzione la tragedia di Edipo, l’uomo moderno che si guarda intorno e non sa vedere, risuona amplificata in tutta la forza della tragedia: tra quelle pietre Edipo uccide il padre e farà l’amore con sua madre Giocasta.

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L’allestimento preparato per Bolognola è quello di una troupe cinematografica diretta dal regista Pier Paolo Pasolini che sceglie di “girare” le sequenze dell’”Edipo Re” tra i monti dell’Appennino. Pasolini affronta la tragedia di Sofocle nella sua versione freudiana e la parabola del re di Tebe è parabola del poeta nel sentimento d’amore per la vera madre Susanna e nella condanna a vagare e a poetare. Lo spettacolo fa immaginare Pasolini che in uno dei suoi tanti sopralluoghi per il suo nuovo film decide di ambientare tra i Sibillini le parti più poetiche della tragedia edipica. Il luogo della tragedia è quassù la Grecia antica ripensata sui gradoni di una cavea e tra la montagna dei Sibillini, fatta di mostruose o ingannevoli sfingi, rocce alture e dirupi. Sarà la nostra Sibilla fare le veci dell’oracolo di Delfi. E Tiresia il cieco veggente, giunge a noi direttamente dalla cultura arcaica e mitica dei pastori poeti, per predire e cantare il destino di Edipo, che cieco alla fine, sarà costretto a vagare per il nostro Appennino”.

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In scena con Giorgio Felicetti, un cast di attori preparatissimi: Simona Ripari, Moira Ciccioli, Gian Paolo Valentini e gli allievi del laboratorio “Pasolini nelle Marche”: Cesare Maurizi, Ugo Felicetti, Angela Polverini. I commenti sibillini dal vivo a cura della poeta Elisa Des Dorides. Proprio la commistione ed il confronto tra generazioni diverse risulta la carta vincente di questa originalissima versione: Edipo è un giovanissimo attore, un adolescente che ignora: proprio l’innocenza e l’ignoranza si rivelano ingredienti fondamentali per attraversare la conoscenza che la tragedia edipica richiede: scoprire il segreto del proprio destino così come si scopre la vita che cresce. E lo stesso vale per il suo alter ego, Creonte, ancor più giovane. Questo scontro tra ragazzi, la meglio gioventù pasoliniana, viene osservato dagli adulti, attori e pubblico che assistono ad un mistero, come si guarda una nuova generazione di cui non si colgono più i bisogni e i codici segreti. A far da contrappunto a questi corpi adolescenti in azione drammatica, la presenza in scena del regista Giorgio Felicetti diventa corpo e voce di Pasolini, fino al punto che la tragedia sofoclea si fa tragedia personale di Pier Paolo, culminante nella notte del 2 novembre del 1975 con il massacro del poeta. A quasi cinquant’anni dall’uccisione di Pier Paolo Pasolini.

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Lo spettacolo è l’evento principale della seconda tappa di Marchestorie 2025: a Bolognola, a cominciare dal mattino fino al tramonto di domenica, si snoderà il festival tra appuntamenti tra poesia, fotografia, paesaggio e teatro. Dalle 11 la fotografa Francesca Pioli allestirà la mostra fotografica “Elene, una pastora alla ricerca di Edipo dei Sibillini”. La storia di Elene, giovane pastora che decide di venire a vivere tra i Sibillini, narrata dalle immagini della fotografa marchigiana. Alle 15 in piazza Leopardi, incontro tra dieci poeti marchigiani per la prima volta tutti insieme per “Scritture di marca”; incursioni poetiche nel mito e raccolte di poesia: dieci poeti marchigiani si incontrano per la prima volta tra i Monti Sibillini, per confrontarsi e raccogliere poesia, con al centro il mito. Saranno Simone Romagnoli, Alessandra Bloise Diana, Lorenzo Fava, Alessio Ruffoni, Francesca Innocenzi, Marta Chiacchiera, Costantino Turchi, Stefania Torri. Con la partecipazione di Roberto Ficosecco, modera Elisa Des Dorides. Alle 17 nella cavea appena riaperta per l’occasione, il clou della giornata, quando andrà in scena “Edipo Re dei Sibillini”, evento gratuito fino ad esaurimento posti. Il progetto primo classificato nel Bando Marchestorie 2025 è diretto da Giorgio Felicetti e curato da Esteuropoavest, sostenuto dalla rete di Comuni di Bolognola, Montecosaro e Fiastra. Tutti gli eventi sono gratuiti, senza prenotazione. Info: Comune di Bolognola, 0737 520225.

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