Janet Kinrade Dethick e Giovanni Cartechini nel loro incontro di due anni fa
Un modo per conoscere i luoghi nei quali furono internati i loro nonni, bisnonni, zii. La ricercatrice inglese Janet Kinrade Dethick, che da tempo sta scavando nella storia dei soldati inglesi prigionieri durante la Seconda Guerra Mondiale nel campo di prigionia di Sforzacosta, torna in Italia e stavolta lo farà insieme ad alcuni parenti di quei militari che spesso nel nostro territorio persero la vita.
A fare da Cicerone alla delegazione britannica sarà al solito Giovanni Cartechini, che da tempo intrattiene un rapporto costante con Dethick nella sua ricerca. Domani pomeriggio, l’ex consigliere di circoscrizione accompagnerà il gruppo a una breve visita del campo, poi insieme si sposteranno tutti alla sala dell’associazione Macerata Soccorso, alla stazione di Sforzacosta, per un incontro pubblico durante il quale si ricostruirà questa storia troppo spesso dimenticata. Appuntamento per le 18.
La testimonianza di quanto fa schifo la guerra! E noi compriamo armi invece di investire in sanità, istruzione e cultura ed arte.
Una targa piccola piccola per indicare un luogo importante ..
Come molte altre cose nelle Marche. Purtroppo.
Peccato che è tenuto in uno stato vergognoso, di incuria, cè solamente una piccola targa sul muro a ricordare
All'inizio della mia presidenza 1990 dell'anpi Tolentino chiesi alle istituzioni di creare in quel luogo il museo della resistenza, quel luogo ha tanto da raccontare dalla deportazione in Germania . Lì c'era un lanificio prima della seconda Guerra mondiale. Mio nonno era il fuochista delle caldaie, peccato
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