di Luca Patrassi
Non trova la strada di una soluzione interna la questione del reparto maceratese di Anatomia patologica che da anni resta in emergenza e manifesta difficoltà nel dare risposte in tempi utili alle richieste di analisi, anche per patologie tumorali.
Anni fa l’esternalizzazione delle analisi era finita anche all’attenzione della procura, ora il cambio di vertice alla guida della Ast ha prodotto un cambio di metodo e di procedure. Nei giorni scorsi è apparsa all’albo pretorio la determina del direttore generale Alessandro Marini per l’affidamento alla società Biolab di Vallefoglia, di prestazioni di diagnosi cito-istopatologica per il prossimo anno con una spesa di circa 100mila euro e la possibilità di una ulteriore proroga sempre per un anno per ulteriori 100mila euro.
Affidata per i prossimi tre anni alla società Glatad di Tolentino, unica società ad aver presentato un’offerta, il servizio di gestione della comunità diurna Zero che fornisce assistenza terapeutico-riabilitativa, attività lavorative, laboratori artigianali, attività espressive, attività terapeutiche individuali e di gruppo a persone con dipendenze patologiche (droghe, alcol, farmaci, gioco d’azzardo). Il costo previsto è di 411mila euro appunto per il prossimo triennio di gestione della comunità terapeutica diurna dell’Azienda sanitaria territoriale di Macerata.
Facciamo fare soldi agli amici dei dirigenti
Ma scusate la sanità non è il fiore allocchiello della giunta regionale ???
Prima o ne dovrete rendere conto.
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Queste criticità non andrebbero risolte una volta per tutte. Però si pensa al nuovo ospedale ma per favore si affronti l’attuale che già sarebbe tanta roba o no?