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Pasolini torna sugli Appennini:
in scena “Edipo Re dei Sibillini”

MONTECOSARO - Due serate al Teatro delle logge (sabato e domenica) per l’evento che apre il festival Marchestorie. Giorgio Felicetti firma uno spettacolo che intreccia Sofocle, montagna e la tragedia del poeta ucciso cinquant'anni fa

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Due serate-evento, sabato 13 e domenica 14 al Teatro delle logge, per la prima assoluta dello spettacolo di Giorgio Felicetti. Un viaggio teatrale tra Sofocle, Appennino e la tragedia di Pasolini. Il festival Marchestorie si apre a Montecosaro con l’ambizioso “Edipo re dei Sibillini – Pasolini nelle Marche”. Un progetto che fonde teatro, cinema, poesia e mito, riportando idealmente Pier Paolo Pasolini tra le vette dell’Appennino per girare le scene più poetiche dell’Edipo Re, come se il regista tornasse sui Sibillini per una nuova versione della tragedia sofoclea. Edipo, Tiresia, Giocasta e Creonte si muovono tra i boschi, le rocce e i dirupi delle montagne marchigiane, dove la Sibilla prende il posto dell’Oracolo di Delfi.

«Ho voluto mettere insieme un collettivo di attori, attrici e poeti di tre generazioni diverse, affidando il ruolo di Edipo ad un giovanissimo attore, un adolescente alle prime armi che ignora: proprio l’innocenza e l’ignoranza credo saranno ingredienti fondamentali per attraversare la conoscenza che la tragedia edipica richiede: scoprire il segreto del proprio destino così come si scopre la vita che cresce. E lo stesso vale per il suo alter ego, Creonte, ancor più giovane. Questo scontro tra ragazzi – la meglio gioventù pasoliniana – viene osservato dagli adulti, attori e pubblico che assistono ad un mistero, come si guarda una nuova generazione di cui non si colgono più i bisogni e i codici segreti. A far da contrappunto a questi corpi adolescenti in azione drammatica, la mia presenza in scena diventa corpo e voce di Pasolini, fino al punto che la tragedia sofoclea si fa tragedia personale di Pier Paolo, culminante nella notte del 2 novembre del 1975 con il massacro del poeta. A cinquant’anni dall’uccisione di Pier Paolo Pasolini».

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In scena, insieme a Giorgio Felicetti, anche Simona Ripari, Moira Ciccioli, Gian Paolo Valentini e gli allievi del laboratorio “Pasolini nelle Marche”: Cesare Maurizi, Ugo Felicetti, Angela Polverini. I “commenti sibillini” in forma poetica sono affidati a Elisa Des Dorides.

Lo spettacolo rappresenta il cuore del Festival Marchestorie 2025 a Montecosaro, che animerà il borgo per tutto il weekend con eventi culturali e artistici. Sabato 13 alle 18,30 ai giardini del Cassero, l’incontro poetico “Scritture di marca” con Marco Di Pasquale, Alessio Alessandrini e Mauro Barbetti, che presenteranno le loro ultime sillogi in un dialogo tra poesia e paesaggio, a cura di Umanieventi. Domenica 14 alle 17,30 – sempre ai giardini del Cassero – l’appuntamento per i più piccoli con Francesca Borroni e la sua “Poesia ludica”. A seguire, la visita guidata di Alfredo Maulo alla scoperta del piccolo gioiello architettonico del Teatro delle Logge, intitolata “Un piccolissimo teatro con una grande storia”.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito, fino a esaurimento posti. Il progetto, risultato primo classificato nel Bando Marchestorie 2025, è diretto da Giorgio Felicetti e curato da Esteuropoavest, con il sostegno della rete dei comuni di Montecosaro, Bolognola e Fiastra. Info e prenotazioni al 347 3537465.



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