L’uomo delle truffe con falsi profili Facebook, con 27 condanne riportate nei tribunali di tutta Italia, finisce sottoposto alla sorveglianza speciale su richiesta del questore di Fermo provincia in cui vive, tra i divieti quello di non usare i social network.
Non solo ha messo a segno raggiri a Fermo, Macerata, Ascoli, Ancona, ma anche un po’ ovunque in Italia dal Piemonte sino alla Sicilia. Un uomo abilissimo, che ad una delle vittime, una volta scoperto, ha detto che il suo mestiere era fare il truffatore.
Secondo le indagini aveva messo a regime un sistema collaudato negli anni. Prima realizzava dei falsi profili di social network, attraverso la sottrazione di dati ad altre persone (personali e fotografie), generalmente collegate alla vittima da rapporti di amicizia, sostituendosi a questi ultimi. Con tali profili contattava le sue vittime, generalmente esercenti di attività di rivendita e tabacchi, spacciandosi per le persone di cui aveva realizzato falsi profili e chiedeva delle ricariche telefoniche, ricariche on shop, ricariche Money, ricariche paysafe, ricariche Amazon, voucher, paysafecard, che le vittime credevano di effettuare in favore dei loro conoscenti.
Il soggetto, in alcune circostanze, è stato anche estremamente abile ad individuare categorie vulnerabili di persone alle quali “sostituirsi”, facendo leva sulla sensibilità delle vittime, tratte in inganno più facilmente a causa del fatto che i profili per cui si spacciava erano di persone con problemi personali o di salute.
Truffe compiute in tutta Italia: sia nelle Marche, oltre a Fermo anche a Macerata, Ancona e Ascoli e poi da sud a nord in pratica avrebbe compiuto raggiri in quasi tutte le province d’Italia: Pistoia, Alessandria, Bari, Avellino, Benevento, Napoli, Genova, Bolzano, Parma, Trieste, Modena, Catania, Arezzo, Gorizia, Sassari, Torino, Brescia, Nuoro, Latina, Cremona, Ragusa, Bergamo, Siena, La Spezia, Lecce, Savona, Cosenza, Viterbo, Alessandria, Caltanissetta, Terni, Perugia, Verona, Pavia, Roma, Grosseto, Palermo, Teramo, Pescara, Bologna, Taranto, Reggio Calabria, Salerno, Padova, Rimini, Frosinone, Ravenna, Chieti, Udine, Pistoia, Messina, Crotone, Firenze, Agrigento, Venezia, Trapani, Grosseto, L’Aquila, Lucca, Reggio Emilia, Trento, Foggia, Milano, Rieti, Campobasso, Novara, Piacenza, Forlì-Cesena, Potenza. In tutto ventisette le condanne nei vari tribunali italiani che l’uomo ha riportato.
Nei confronti dell’uomo è stata emessa la Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza per la durata di quattro anni, con obbligo di permanenza notturna dalle 20 e di non uscire la mattina prima delle 7, il divieto di creare profili e di non accedere ad alcun tipo di social network e l’obbligo di presentazione all’autorità di pubblica sicurezza una volta a settimana.
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