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Ginecologia, 6 candidati per la direzione:
sono quasi tutti dipendenti dell’Ast.
Luoghi di lavoro: multe per 118mila euro

CIVITANOVA - Procedura concorsuale avviata per la sostituzione dell'attuale dirigente Di Prospero che va in pensione a fine anno. Sul fronte della prevenzione l'azienda ha deliberato l'impiego delle somme che prevede di incassare nell'anno in corso

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L’ospedale di Civitanova

di Luca Patrassi 

Sei le candidature ammesse per l’incarico quinquennale di direttore di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Civitanova. Entro il termine dello scorso sette agosto, sono state protocollate sette domande alla direzione della Ast di Macerata. Appunto sei le candidature ammesse, una esclusa. L’attuale dirigente dell’unità operativa complessa di Ginecologia, il dottor Filiberto Di Prospero, andrà in pensione alla fine dell’anno e il direttore generale delll’Ast Macerata Alessandro Marini ha appunto pubblicato un avviso pubblico per la sostituzione.

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Il direttore dell’Unità operativa complessa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Civitanova Filiberto Di Prospero

Quattro degli ammessi sono alle dipendenze dell’Ast di Macerata, uno lavora ora in Umbria mentre un altro è in servizio al Salesi .Sempre sul fronte della dirigenza medica, a fronte delle recenti uscite di scena dai reparti, l’Ast ha fatto ricorso a una recente graduatoria e disposto l’assunzione di tre specializzandi in Medicina Interna. Dagli ospedali al controllo degli ambienti di lavoro. L’Ast prevede di incassare, nel corso del 2025, circa 118mila euro dalle sanzioni per le infrazioni in ambito di lavoro. Le somme indicate vanno ad aumentare il budget economico finanziario assegnato al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Psal) guidato dalla dottoressa Lucia Isolani.

Nel dettaglio le somme saranno utilizzate, tra l’altro, per l’acquisto di venti dispositivi robotici passivi (esoscheletri), per un costo di 74mila euro, da destinare a un progetto condiviso con la direzione regionale Inail, finalizzato all’inserimento e al reinserimento lavorativo di soggetti affetti da disturbi muscoloscheletrici.

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