Aveva trasferito 50mila euro in otto mesi sui conti di due amici per poter continuare a giocare d’azzardo online anche dopo che il suo conto gli era stato chiuso. A finire nei guai sono proprio i due uomini, che sono stati denunciati dalla Guardia di finanza di Macerata.
Le Fiamme gialle hanno messo nel mirino i flussi di un cittadino maceratese, che mediante l’utilizzo di propri conti correnti e carte di debito aveva trasferito tali somme in favore di due suoi amici, alimentando sia le carte di pagamento che l’account del conto di gioco in uso ai medesimi. I due gli hanno dato le loro credenziali di accesso per poter così continuare a praticare il gioco online e scommettere aggirando il blocco del suo conto. I due amici hanno pertanto omesso di fornire a istituti di credito e concessionari di gioco le informazioni necessarie affinché gli stessi potessero adempiere correttamente agli obblighi di adeguata verifica della clientela, contravvenendo in questo modo alla normativa in materia di riordino del settore dei giochi a distanza nonché alla normativa antiriciclaggio. Al termine dell’operazione, i due “amici” sono stati denunciati alla Procura della repubblica di MacerataL, poiché responsabili delle condotte citate, punibili con la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 10mila a 30mila euro.
«Saranno svolti ulteriori approfondimenti al fine di rilevare eventuali irregolarità anche sul piano fiscale – fa sapere la Guardia di finanza di Macerata – il controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, degli strumenti di moneta elettronica e delle valute virtuali, che vede costantemente impegnati i reparti della Guardia di finanza, è indispensabile per individuare possibili operazioni di finanziamento di reti terroristiche, intercettare i capitali illeciti e contrastare forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza. Inoltre, nella fattispecie, i reparti del corpo hanno contestualmente esercitato attività di prevenzione e repressione nel settore dei giochi legali e delle scommesse pubbliche, al fine di scongiurare la pratica delle scommesse clandestine e dei concessionari di gioco non autorizzati».
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