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Malore in piscina, Zamponi:
«Lieto fine non casuale.
Dietro il salvataggio l’app Dae e il 118»

MONTECASSIANO - Il direttore del servizio dell’emergenza territoriale dopo il tempestivo intervento dell'infermiera Paola Paolucci: «Importante la formazione di ogni cittadino. Può fare la differenza»

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Il direttore del servizio dell’emergenza 118 Ermanno Zamponi

Arresto cardiaco a bordo piscina, 50enne «salvato grazie ad una tecnologia informatica, al coordinamento svolto dalla centrale operativa del 118 di Macerata e alla risposta tempestiva di un’infermiera, formata all’utilizzo del defibrillatore semi-automatico e registrata all’app Dae Marche. Un lieto fine non ascrivibile al caso ma ad una sinergia messa in atto tra diverse figure nell’ambito del primo soccorso in grado di gestire un’emergenza». Così il direttore del servizio dell’emergenza territoriale 118 dell’Ast di Macerata, Ermanno Zamponi, che torna sull’intervento tempestivo dell’infermiera del 118 Paola Paolucci per salvare un 50enne colto da un malore mentre era vicino alla piscina del centro sportivo Lume a Montecassiano.   

All’operatrice sanitaria, dopo la notifica dell’app Dae Marche di un arresto cardiaco nelle vicinanze ha accettato la missione diventando la First Responder, è un’istruttrice Blsd, P-Blsd (Pediatrico) e Acls (Rianimazione avanzata) che svolge corsi di formazione collaborando direttamente con la responsabile del centro formativo Elena Ricotta e con Zamponi che spiega: «L’applicazione Dae Marche disponibile gratuitamente è stata voluta dal dottor Andrea Fazi dell’Agenzia regionale Marche, operativa dal maggio di quest’anno permette la registrazione dei defibrillatori semiautomatici nella Regione, che attraverso il monitoraggio e la contemporanea registrazione nei Sw di centrale operativa 118, registra i first responder sia formati all’uso del Dae che laici non formati». Nelle situazioni di emergenza quindi «le centrali operative 118 possono attivare i first responder disponibili presenti in un’area di circa 3 chilometri dal sito evento, contemporaneamente attivando i mezzi di soccorso dedicati, la centrale può vedere chi ha confermato la disponibilità e all’occorrenza può contattarli per impartire Ipa (Istruzioni Pre-Arrivo) nello specifico Massaggio cardiaco esterno o disponibilità a reperire un Dae se non presente».

Ovviamente per ogni cittadino è importante anche la formazione all’utilizzo di questa applicazione: «Una legge del 2021 prevede che l’utilizzo del Dae possa essere previsto anche da parte di personale laico non specificatamente formato ed autorizzato, appellandosi allo stato di necessità, ma aver fatto un corso di rianimazione cardio polmonare di base con uso del Dae della durata di 5 ore può fare la differenza, infatti, non tutti gli arresti cardiaci sono trattabili con la scarica elettrica, in questi casi è fondamentale eseguire un massaggio cardiaco di “qualità” indispensabile a garantire la sopravvivenza fino all’arrivo dei soccorsi sanitari». Zamponi si sofferma poi sull’importanza della tecnologia che comunque deve fare rima con un’adeguata preparazione dell’operatore: «Il vero problema della diffusione dei DAE, presenti già numerosi fin dal 2001 è che senza la giusta motivazione tutto era stato lasciato alla buona disponibilità del cittadino, oggi l’applicazione ha dato una grande spinta così come l’obbligatorietà presso i centri sportivi».

A proposito di formazione «nel 2024 gli istruttori sono stati 22, di cui 10 anche delegati per l’autorizzazione regionale all’uso del Dae – prosegue il direttore -. Il personale formato dal centro di formazione è stato di circa 1300 tra operatori dipendenti Ast Macerata, più 700 esterni, compresi corsi veri e propri e Retraining. Nel 2017 come centrale operativa 118 di Macerata partecipammo anche alla sperimentazione nazionale formando insegnanti che tuttora fanno parte del nostro centro di formazione, ai quali forniamo materiali didattici e manichini con trainer, sarebbe opportuno che il progetto potesse decollare perché rappresenta un’ottima opportunità di diffusione capillare della cultura della rianimazione per i laici».

«A nome di tutta la direzione generale dell’Ast di Macerata esprimo la più sincera riconoscenza e l’encomio per il soccorso salva vita prestato dall’infermiera Paola Paolucci del 118 al cinquantenne di Montecassiano. Un gesto che dimostra la generosità nel servizio e la qualità della formazione dei nostri professionisti» ha detto il direttore Generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.

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