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«Manifesti pro Ciarapica
della sua lista Civitanova Unica?
Una scelta presa tra pochi intimi»

REGIONALI - Le affissioni pre-elettorali scatenano la diatriba politica cittadina. Manola Gironacci, candidata nel 2022 con la civica chiede chiarimenti: «Scelte imposte da pochi. Nella lista c’è chi sostiene altri candidati e partiti»

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I manifesti della civica di Ciarapica

«Civitanova unica con Ciarapica in Regione». Così recitano i manifesti apparsi recentemente che sostengono la candidatura a consigliere regionale del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica. La lista, una civica, rispetto al 2022 quando si è presentata per le amministrative, è profondamente cambiata. Basti pensare che al suo interno c’erano ad esempio Pierpaolo Turchi, oggi consigliere col gruppo Lega+civici e Manola Gironacci, ex assessore poi revocata dal primo cittadino.

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Manola Gironacci

Ed è proprio lei ad interrogarsi sulla natura della lista che, al suo interno, ha esponenti che sostengono candidati di partiti differenti. E’ il caso di Antonio Nortesani, esponente del cda di TdC, iscritto a Civitanova unica, ma sostenitore di Maika Gabellieri e Noi Moderati, o addirittura di Giovanna Capodarca che sostiene il candidato presidente Matteo Ricci.

«Credo che sia necessario un chiarimento – sostiene Gironacci – le affissioni recenti non sembrano riflettere una volontà condivisa dal gruppo che aveva costruito la lista, bensì rappresentano un’imposizione di pochi su un gruppo che, ben più ampio, merita di essere ascoltato. Analizzando i componenti della lista, notiamo anche alcune incongruenze che non possono passare inosservate. Antonio Nortesani, ad esempio, si colloca al di fuori della sfera di influenza della candidatura regionale del sindaco, essendo parte del gruppo “Noi Moderati” assieme a Maika Gabellieri . Non meno significativa è la posizione di Giovanna Capodarca Agostinelli , che sostiene un candidato presidente come Matteo Ricci, e Pierpaolo Turchi, associato alla “Lega più civici.” Questa disunione interna suscita legittimi interrogativi su come tre o quattro individui possano decidere, in nome di un’intera lista, affissioni che non sono state concordate. E pone il tema della rappresentanza, chi ha realmente preso decisioni sulle affissioni?»

(l. b.)

 

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