I lavori a San Marone per le rotture alla conduttura idrica
di Laura Boccanera
Rubinetti a secco per diverse ore e disagi per oltre 300 persone, tra residenti e attività commerciali. Sono numerose le segnalazioni arrivate all’associazione Viviamo Civitanova riguardo all’interruzione idrica da parte di Atac dovute a lavori imprevisti per riparare alcune perdite che si sono formate nella conduttura idrica.
Il primo stop giovedì dalle 8 alle 12, ha interessato via Manzoni, Giusti, Foscolo e Monti. Ieri è stata la volta di via D’Annunzio, Giusti, Omero, Orazio e Foscolo, rimaste senz’acqua dalle 15,45 alle 20 e infine questa mattina una nuova interruzione ha distaccato la fornitura dalle 3,30 del mattino alle 10 e ha coinvolto via D’Annunzio, Giusti, Omero, Orazio, Foscolo e Monti.
La situazione ha messo in difficoltà diverse attività economiche, tra cui il supermercato Tigre, la rosticceria Perfetti e l’affittacamere 24H, oltre a strutture ricettive e famiglie in piena stagione estiva.
«Non è stata diffusa alcuna informazione sulla disponibilità di una cisterna per la distribuzione dell’acqua, che avrebbe potuto alleviare il disagio – lamentano i residenti dell’associazione Viviamo Civitanova – secondo le segnalazioni, le cause sarebbero molteplici, da un lato le tubazioni obsolete messe a dura prova dall’aumento delle temperature, dall’altro la crescita delle nuove abitazioni che avrebbero impattato sulla pressione della rete. Pur riconoscendo l’efficienza di Atac e il duro lavoro degli operai impegnati sotto il sole – prosegue l’associazione – il problema è sempre affrontato con soluzioni tampone. Le riparazioni alle rotture sono temporanee e la sostituzione delle tubazioni, che comporta costi molto elevati, viene continuamente rimandata. Un copione che si ripete ogni estate con il ritorno delle seconde case».
Mettono una toppa e via, domani si romperà un po' più avanti...
Veramente???
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Leggendo la notizia, pur considerando che i civitanovesi possono provare con un pizzico di nostalgia gli stessi inconvenienti di ogni anno, rimanendo senz’acqua in un periodo che possiamo definire clou per il consumo, mi lascia perplesso un passaggio. Lo riporto pari pari: “– secondo le segnalazioni, le cause sarebbero molteplici, da un lato le tubazioni obsolete messe a dura prova dall’aumento delle temperature, dall’altro la crescita delle nuove abitazioni che avrebbero impattato sulla pressione della rete”. Non mi soffermo sulla crescita di nuove abitazioni per non invadere un argomento che vede coinvolte tutta una serie di situazioni, però sulle tubature marcie qualcosa me lo domando. Visto che Ciarapica, spesso si è fatto fotografare via via con singoli elementi e poi tutto il CdA di Atac con diverse fotografie, elogiandone i servizi e su questo posso anche essere d’accordo come su altri tipo questo, beh proprio no. Insomma visto che si incontrano spesso, di che parlano se un problema come quello descritto nell’articolo si ripete annualmente ed è conosciutissimo? Colpa dell’Atac o colpa del sindaco? In questo caso anche se c’era sempre lui, si può dire che la colpa era di quello che c’era prima? Ma è sempre lui, penserà qualcuno. E allora sì che si può dire. E così nella lista delle cose buone fatte da lui e facenti sicuramente parte della nota che non sta assolutamente preparando per elencarle tutte visto che ne basterebbe una minima parte per far sì che qualcuno si chieda:” ma questo qui che vuole andare ad Ancona per diventare consigliere regionale, come ragiona, al contrario come il celebre saggista della Lega? Lui sì psicologicamente attrezzato visto che è riuscito a farsi eleggere al Parlamento Europeo, altro che il consesso di Acquaroli che come lo vede mi sa che gli vengono le palpitazioni, orticaria, iperventilazione, impossibilità di connessione con la pessima realtà che lo circonda, disturbi del sonno con incubi e continui risvegli difficilmente attenuabili nemmeno con pasticconi da cavallo che poi sono semplici reazioni al tentativo di prendergli il posto di Governatore. Certo se ci fosse riuscito, sarebbe stato lui a sorriderci da ogni punto dove l’occhio arriva. Ma nessuno riesce a rendersi conto di come sia veramente complicato scegliere di tenerlo a Civitanova e trovare un minimo appiglio affinché abbia un minimo di valenza questo gesto e allo stesso tempo cercane uno per spedirlo ad Ancona e con il curriculum che ha. Ma una volta certe scelte non erano confinate alla provvidenza?