Sullo sfondo l’escavatore che dà sul panorama lato mare e l’area dove si svolgono attività a cavallo adiacente al cantiere
Arrivati escavatori e betoniere nella collina di contrada Castelletta per l’installazione della nuova antenna di telefonia. Il comitato però non si arrende e valuta il ricorso al Tar per chiedere una sospensiva.
Il cantiere in contrada Castelletta
Sono partiti da qualche giorno i lavori per il basamento che ospiterà l’antenna alta 35 metri in contrada Castelletta, sulla collina di Fontespina. La notizia ha immediatamente riacceso la preoccupazione del comitato che in questi mesi ha continuato ad opporsi al rilascio dell’autorizzazione da parte del Comune, ricordando la presenza del piano antenne che non individua quell’area tra quelle indicate per gli impianti di telefonia.
«Ci spieghino allora a che serve il piano antenne, costato 15mila euro, se tanto non è vincolante» – si rammaricano i residenti della zona che fanno parte del comitato – «in quella zona era esclusa qualsiasi installazione. E’ una collina paesaggisticamente rilevante, dove si svolgono attività di turismo lento. Spiace poi constatare come mentre in campagna elettorale per i residenti di via Caracciolo l’antenna è stata spostata all’Eurospin, non ci sia stata altrettanta solerzia per questo impianto che comunque in linea d’aria è vicinissimo a via Caracciolo». La mobilitazione popolare ha già portato alla raccolta di oltre 300 firme per bloccare il progetto. Attualmente, il Comitato è impegnato anche nella raccolta di fondi per sostenere una possibile battaglia legale davanti al Tar dove gli avvocati stanno valutando la possibilità di chiedere una sospensiva ai lavori.
L’antenna sorgerà su un terreno privato di proprietà della diocesi. «Per via Caracciolo l’assessore si interessò personalmente convincendo l’azienda di telefonia a cambiare zona. Qui nonostante numerosi esponenti della giunta abitino a pochi metri dall’impianto invece non c’è stato lo stesso interessamento, però ce ne ricorderemo a fine settembre al momento del voto».
(l. b.)
Che si abbandoni i telefonini cosi verranno eliminate le antenne (non serviranno più)
Tutte queste antenne pericolose è uno schifo.
Se il terreno è di un privato che ha venduto o affittato cè poco da dire e fare
Fabio Allegranza Non è proprio così. Prioritariamente dovrebbero essere valutati i siti contenuti nel piano antenne ed un Comune serio, di fronte ad una richiesta di nuova istallazione su una proprietà privata, dovrebbe quanto meno provare a proporre all'ente gestore l'alternativa in uno dei siti del Piano. Invece a Civitanova, l'assessorato all'urbanistica sembra l'avvocato difensore delle aziende di telefonia...
Letizia Murri qui dove abito io spuntano sui tetti dei condomini da oggi a domani vantaggi economici x il condominiopur di chiedere il rispetto delle emissioni i Verdi sono al palo .. Le emissioni elettromagnetiche che ci sono in natura e NON ormai ci sono e subiamo sperando che chi ha impianti nel cuore non diano disturbi SERI Il terreno è privato finisce lì .puoi chiedere come istituzione di non mettere altri ripetitori vicini
Ora avrete Internet più veloce
Civitanova ha una copertura di antenne pari ad una città come Roma!!!SERVE?
M quando la smettete con la filippica delle antenne? Poi andate dentro le antenne situate al campanile della CHIESA CRISTO RE per guardare cosa?
C'è molto da fare, svegliatevi!
· Esisteva un piano antenne in cui un assessore aveva rassicurato la cittadinanza per gli impegni dedicati. Ragionate su quelle dichirazioni. E quello che e' successo dopo.
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Provate con un “Noi siamo noi e tu non sei un c….!” (Variazione sul tema). Naturalmente bisogna individuare chi e perché qualcuno con assurdi sogni di gloria, non soddisfatto degli angusti confini locali, spadroneggia da anni . Vedo nominato nell’articolo il Caso Caracciolo. Ricordo che partiti i lavori, i meno pazienti abitanti della zona bloccarono i lavori. Comunque un altro articolo che come molti precedenti denuncia le solite forme di arroganza particolarmente difficili da capire.