Lo stabilimento Il Faro a Porto Recanati
Cento anni fa Porto Recanati era poco più che un grappolo di case affacciate sull’Adriatico, con i panni stesi al sole e le barche tirate in secco sulla sabbia. Erano le prime luci di un turismo balneare, ma il concetto stesso di «stabilimento» era qualcosa ancora lontano da venire. Eppure, in quel contesto semplice due pionieri Filomena Giri e Vincenzo Scalabroni piantarono il primo ombrellone sul futuro. Su quella stessa spiaggia, sabato scorso, si è festeggiata la quarta generazione e il primo secolo di vita dello chalet Il Faro.
Lo staff attuale
Un traguardo raro, che racconta non solo la storia di una famiglia, gli Scalabroni, ma anche l’evoluzione stessa della cittadina, passato da borgo di pescatori a rinomata meta turistica della riviera marchigiana.
La festa, che ha visto la partecipazione di clienti, amici e anche autorità ha celebrato il centenario ripercorrendo la storia dal lontano 1925 ad oggi. Dai suoi fondatori Filomena Giri e Vincenzo Scalabroni passando per la gestione degli anni ’50 e ’60 con i fratelli Scalabroni, Vincenzo, Ida, Valentino e sua moglie Rosa Alessandrini, segnando l’inizio della vocazione turistica di Porto Recanati, presto ribattezzata “Il salotto sul mare”.
Il sindaco Andrea Michelini alla cerimonia
Dopo una breve parentesi sotto un’altra gestione, nel 1993 Beatrice Mignanelli e Mauro Scalabroni, con coraggio e grandi sacrifici, decisero di ricomprare Il Faro. Dal 2021 è subentrata la quarta generazione con Diego Scalabroni, affiancato dai genitori e dalla sorella Eleonora arrivando ad avere 25 dipendenti. Per celebrare la longevità sono stati assegnati anche 12 “ombrelloni d’oro” riconoscimento di fedeltà ai turisti che tornano da 50 anni nella “stessa spiaggia stesso mare”.
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