Mauro Sclavi
Bivacchi e campeggi abusivi? Il Comune dice basta con un’ordinanza apposita, valida per tutto il territorio cittadino, che impone «in luogo pubblico o aperto al pubblico, il divieto di campeggio, bivacco e accampamento mediante l’utilizzo di tende, coperture e costruzioni varie, sacchi a pelo, coperte e simili, il posizionamento di oggetti, attrezzature e installazioni varie, il tutto anche con l’ausilio di veicoli che occupano lo spazio esterno alla loro sagoma».
«È fatto divieto, altresì, di occupare parchi, edifici, beni monumentali e di utilizzare gli arredi urbani in maniera impropria (ad esempio, le panchine), nonché stazionare senza motivo legittimo in aree pubbliche o aperte al pubblico, con una permanenza prolungata e non giustificata tale da determinare intralcio o pregiudizio al decoro urbano e alla sicurezza pubblica – si legge ancora nell’ordinanza – è vietato imbrattare o danneggiare con scritte, disegni e quant’altro possa recare danno al patrimonio pubblico o privato».
Violare le disposizioni vorrebbe dire mettersi nelle condizioni di poter ricevere una multa che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. «I trasgressori sono tenuti a cessare immediatamente il comportamento tenuto in violazione dei divieti contenuti nella presente ordinanza e, ove possibile, sono tenuti a rimuovere immediatamente le cause del fatto dannoso ed a ripristinare i luoghi oggetto dell’illecito a propria cura e spese – continua l’amministrazione – è disposto altresì il sequestro cautelare e la confisca dei mezzi utilizzati per commettere la violazione».
Il sindaco Mauro Sclavi ha motivato la scelta di passare a un atto di questo tipo. «Negli ultimi mesi si sono verificati a Tolentino episodi di indebita e improvvisa occupazione di aree pubbliche utilizzate come bivacco e accampamento mediante l’utilizzo di tende, coperture e costruzioni varie, sacchi a pelo, coperte e simili, il posizionamento di oggetti, attrezzature e accensioni di fuochi – afferma Sclavi – questi fatti contrastano con il decoro e la vivibilità urbana e tendono a produrre danni all’ambiente attraverso un maggiore sversamento di rifiuti ed un maggiore imbrattamento del suolo e degli edifici, e richiedono interventi straordinari di pulizia o riqualificazione urbana coi relativi costi a carico della collettività, onde evitare un pregiudizio alla salute, all’igiene, ed alla fruibilità degli spazi pubblici. Inoltre, tali accadimenti costituiscono anche un danno all’immagine della città e suscitano la percezione di incuria della città stessa, in forte contrasto con le iniziative di valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed artistico intraprese e sostenute dall’amministrazione comunale». L’ordinanza ha decorrenza immediata e sarà valida fino al 31 dicembre 2025.
Ottima soluzione. Mauro Sclavi Sindaco
Troppo poco 500 euro il doppio!!!!
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