C’è una parola che ricorre spesso nella voce di Luca Pelacani, titolare della T.E.C. (Tecnologie Elettriche CombT.nate) di Caldarola, quando parla della sua azienda: noi. Un noi che è famiglia, colleghi e collaboratori. Quel noi che non ha mai smesso di ripetere neanche l’altro giorno, a Palazzo Raffaello, sede Regione, durante la cerimonia di consegna dell’encomio dell’assemblea legislativa delle Marche.
Un riconoscimento che il presidente del consiglio Dino Latini ha voluto conferire a imprenditori, associazioni e società marchigiane che «non cercano riflettori ma li meritano, e ogni giorno affrontano sfide per continuare a portare alto il nome della nostra terra, una terra laboriosa creativa e solidale».
«Se me lo aspettavamo? Onestamente no, non pensavo saremmo arrivati a tanto – racconta Pelacani – ma la determinazione non è mai mancata. Anche quando ho lasciato il corpo dei vigili del fuoco per aprire questa attività, avevo già in mente che avrebbe significato mettersi a disposizione del territorio, in un altro modo».
Dal 2002 ad oggi, la T.E.C. è diventata una realtà solida, riconosciuta in tutta l’area del cratere del sisma per la sua competenza negli impianti elettrici ed elettronici. Ma soprattutto è diventata una squadra, nel senso più profondo del termine. «Non premiano me come persona fisica, ma la T.E.C. come azienda. Sono i collaboratori il cuore pulsante di questa impresa», ribadisce con convinzione.
Con una filosofia aziendale innovativa, che ha abbandonato la gerarchia verticale – “datore di lavoro da una parte, dipendenti dall’altra” – per costruire una struttura orizzontale, dove i capicantieri con più esperienza fanno da guida ai più giovani, la T.E.C. oggi sa essere ancora di più vicino al cliente. Un obiettivo che persegue e rafforza ogni anno, anche grazie a corsi di formazione.
«Essere più vicini al cliente finale, ma anche all’impresa che ci chiama per i nostri servizi. Essere presenti, questo fa la differenza. E questa presenza è possibile solo grazie alla fiducia che ci leghiamo addosso, ogni giorno».
E durante l’intervista, quando gli si chiede cosa significhi, dopo vent’anni, essere lì, premiati, con la propria famiglia accanto, la voce si incrina alla commozione.
«È commovente, sì. Perché vedo i miei colleghi e collaboratori che stanno condividendo con me questo percorso. Non sono rimasti solo a lavorare per un progetto, ma hanno deciso di crescere al mio fianco. Questa cosa… mi tocca. È un’emozione grande».
(n. p.)
(foto di Giusy Marinelli)
(promoredazionale)
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Complimenti!! Luca Pelacani
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complimenti a tutta la squadra!!