Taglio del nastro per Scienza in festa
di Francesca Marsili (Foto di Fabio Falcioni)
Qua e là tra il verde spunta la Scienza. Con la esse maiuscola, che avvicina e si svela. È la scienza a cui Unicam dedica all’Abbadia di Fiastra due giorni (oggi e domani). Due giorni per l’edizione due di “Scienza in festa”, il festival della comunicazione scientifica dell’ateneo di Camerino. Il taglio del nastro questo pomeriggio, dove la scienza salta dall’altro lato della cattedra per arrivare alla comunità. «E’ come se passando davanti ad una porta spalancata dai comunicatori scientifici ci si incuriosisse. E la cosa meravigliosa è che alla fine la curiosità non è soddisfatta, ma cresce. È proprio questo il gioco della comunicazione scientifica» ha esordito il rettore di Unicam, Graziano Leoni.
Divulgatori scientifici, laboratori, conferenze per un pubblico di ogni età che sarà il protagonista di un evento unico, che unisce rigore scientifico e divulgazione creativa. “Scienza in Festa” è il fiore all’occhiello del progetto di public engagement dell’Università di Camerino denominato Viceversa, che mira a creare ponti tra università e società, portando la scienza fuori dalle aule, nei luoghi della vita quotidiana come è appunto l’Abbadia di Fiastra, per stimolare la curiosità, il pensiero critico e il dialogo.
Il rettore Graziano Leoni
«E’ la seconda edizione di un festival che è una componente di un progetto più vasto che si chiama “Viceversa” e che è portato avanti dall’università di Camerino da Claudio Pettinari, che ne è il coordinatore assieme all’area comunicazione – ha proseguito Leoni -. Un evento che si va costruendo tutto l’anno all’interno della nostra università grazie anche a un master in comunicazione scientifica. Due giorni per il coinvolgimento delle persone che si trovano qui all’Abbadia anche per motivi diversi: l’importante è incuriosire le persone. Vogliamo dare voce alla scienza in modo semplice, diretto e coinvolgente, dimostrando quanto essa sia presente, utile e spesso anche sorprendente nella nostra quotidianità. È un modo per abbattere barriere, suscitare domande, generare consapevolezza e magari, ispirare nuove vocazioni» ha concluso il rettore.
Lo stesso Pettinari, ideatore del progetto, ha sottolineato: «Viceversa è un fantastico contenitore, che ci consente di arrivare nelle famiglie, nelle case, nei luoghi come l’Abbadia di Fiastra e mostrare il valore delle ricercatrici e dei ricercatori italiani. Vuole essere la scienza per la società e la società per la scienza, questo il principio. Ma è anche una maniera per far sì che quello che noi produciamo non solo venga accolto dalle comunità, ma possa essere utilizzato dalle stesse. E’ una crescita della consapevolezza che la scienza può aiutare il nostro Paese – ha proseguito -. Per organizzare un festival come questo, gratuito, ci vogliono tante persone che si danno da fare, tanti volontari, tanti giovani che piuttosto che andare al mare sono qua per far vedere le attività che fanno nei loro laboratori. Abbiamo scelto un format agile, che consentisse a tutti di vedere tante cose diverse, che potesse interessare tutti, spero piaccia e che questa iniziativa possa contribuire a puntellare un territorio che ha seri problemi» ha concluso.
Giovanna Salvucci, presidente dell’associazione “Casa della Memoria”, che si trova all’interno dell’Abbadia nella Villa Giustiniani Bandini, ha sottolineato: «In questo luogo c’era il campo di internamento di Urbisaglia, un campo fascista per antifascisti, che è stato attivo dal 10 giugno del 1940 fino all’ottobre del 43. Quando decidemmo di fare di questo luogo un luogo della memoria l’università di Camerino aderì subito all’iniziativa. Perché è importante parlarne in questi giorni al festival della scienza? Perché in quel giardino, in questo palazzo, erano internati matematici, fisici e chimici: la dittatura, appena nasce, cerca di controllare le menti e di arginare la conoscenza. E purtroppo queste cose continuano ad accadere. Conservare la memoria abbinata alla libertà scientifica è fondamentale, e questo Unicam l’ha capito sin da subito». Al taglio del nastro anche i sindaci dei suoi territori in cui insiste l’Abbadia di Fiastra: Mauro Sclavi e Riccardo Natalini, rispettivamente primi cittadini di Tolentino e Urbisaglia. Oltre a Giorgio Pollastrelli, in rappresentanza della Provincia di Macerata.
Ricchissimo il programma di questa edizione 2025: oltre 30 eventi tra incontri, laboratori, spettacoli, presentazioni di libri e attività all’aria aperta, 18 gli stand interattivi dedicati alla geologia, la fisica, l’informatica e la salute della pelle e del pianeta.
Il second stage, nella seconda giornata, ospiterà presentazioni di libri, dialoghi e racconti ispirati alla scienza. Si parlerà di nutrizione con Giulia Biondi, biologa nutrizionista laureata Unicam ed ideatrice del metodo Bilanciamo, di boschi e biodiversità con Andrea Catorci, di storia dell’alimentazione con Marco Giovagnoli, di filosofia e spiritualità con Marco Crescenzi, vincitore del Premio Asimov 2025, di storia e memoria unite all’innovazione tecnologica con l’Associazione casa della Memoria di Urbisaglia. Saranno protagonisti anche giovani studenti di Unicam, con le loro esperienze e le loro pubblicazioni, in un clima di scambio aperto e partecipato.
Non mancheranno momenti di relax e riflessione immersi nella natura, come la “Passeggiata con gli odori del bosco” guidata dal botanico Andrea Catorci, o la “Passeggiata per le vie del parco” con Francesco Petretti o l’escursione “Escape from Marche”, condotta da Matteo Petracci, tra storia e natura, sulle tracce dei prigionieri alleati fuggiti dopo l’8 settembre 1943.
In collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Marche, poi, domenica mattina si terrà una tavola rotonda su “Informare e comunicare correttamente la sostenibilità: esperienze a confronto” alla quale interverranno il rettore Unicam Graziano Leoni, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei, il biologo e naturalista Francesco Petretti, il climatologo Massimiliano Fazzini, i docenti Unicam Claudio Pettinari e Paola Scocco ed il divulgatore scientifico Mattia Crivellini. L’incontro è accreditato per la formazione dei giornalisti con il riconoscimento di tre crediti formativi e sarà anche occasione per la consegna dei diplomi del Corso di aggiornamento e qualificazione professionale in “Comunicazione scientifica”, testimonianza dell’impegno dell’ateneo nella formazione di nuovi divulgatori.
Non mancheranno naturalmente ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti dell’Università di Camerino che animeranno i palchi con spettacoli, aperitivi scientifici e presentazioni di libri, mentre nello spazio espositivo condurranno tutti i presenti alla scoperta dell’affascinante mondo della scienza, dalla chimica alla matematica, dall’informatica alla veterinaria, dalla geologia alla scienza degli alimenti, dalle neuroscienze ai beni culturali, dal design al nostro benessere, anche con esperienze di citizen science. “Scienza in Festa” è realizzato in collaborazione con la Fondazione Giustiniani Bandini, i Comuni di Urbisaglia e Tolentino, la Fondazione Carima, l’Associazione Casa della Memoria, l’Associazione Next, con il patrocinio della Regione Marche e il supporto tecnico di Publicolor.
A destra Claudio Pettinari
Giovanna Salvucci
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Bell’iniziativa. In questo periodi in Italia le scienze costituiscono la cenerentola della cultura, ben vengano queste iniziative. Bravi