Matelica, scintille dopo il Consiglio.
Fuoco amico nel centrodestra:
attacco all’assessore Saltamartini

MATELICA - L’esponente della Lega chiamato in causa in due diversi interventi. La questione è che la sanità è un diritto di tutti e non soltanto dei cittadini che hanno una copertura politica. Di rimbalzo coinvolto anche il governatore Acquaroli, presente all’incontro che non avrebbe preso bene la gestione della serata. In casa Lega sembra affiorare l'avvio di una campagna elettorale senza esclusione di colpi. Presente il coordinatore maceratese del M5S, Fabio Romagnoli: «E’ stata la piena affluenza dei cittadini il vero cuore pulsante dell’incontro»

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Il consiglio comunale di Matelica

di Luca Patrassi

Se non fosse che il Consiglio comunale simil-aperto sulla sanità si è svolto a Matelica (leggi il resoconto), dove governa una maggioranza di centrodestra o di destracentro in base ai modi di vedere, a sentire gli interventi senza conoscere luoghi e personaggi si poteva pensare a un incontro che i vertici della Regione avessero svolto a Monte San Giusto, per dire di uno dei pochissimi territori a trazioni del Pd.

Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, l’impressione è stata di un attacco di parti del centrodestra matelicese, e dei paesi del circondario, all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e, di rimbalzo, al governatore della Regione Francesco Acquaroli. Fuoco amico, insomma. L’impressione sembra suffragata dal volto espressivo del governatore Francesco Acquaroli a fine riunione, alcuni secondi in cui si è rivolto al sindaco di Matelica e deve avergli detto qualcosina in merito alla conduzione dell’incontro. L’audio non c’è, ma le facce riprese dalla diretta streaming di chi era vicino testimoniano di un evidente imbarazzo.

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Cosa è successo? Si parte con il sindaco che legge un intervento condiviso da tutto il Consiglio e fino a qui tutto regolare, anche le parole dure nei confronti di chi ha sostanzialmente cancellato l’ospedale di Matelica. Poi non ti aspetteresti l’attacco diretto all’assessore Saltamartini, in due diversi interventi ricordano all’attuale assessore regionale quando da sindaco di Cingoli si presentò in Regione a scaricare un camion di neve a sostegno della sua battaglia per la difesa dell’ospedale.

Ieri a Matelica hanno ironizzato sulla vicenda dicendo che loro al massimo avrebbero potuto portare in Regione un camion di macerie, che la sanità è un diritto di tutti e non soltanto dei cittadini che hanno una copertura politica, Anche il vescovo Massara è intervenuto per sottolineare come il diritto alla salute sia per tutti e le liste di attesa parlano invece di altro. Il Consiglio ha visto una lunga serie di interventi, consiglieri regionali, comunali, sindacalisti ed infine, dopo l’analisi del direttore generale della Ast Alessandro Marini, la voce della Regione con Acquaroli e con Saltamartini. Il format del Consiglio comunale aperto sulla sanità ha sempre visto, nei vari territori, la chiusura firmata dal governatore Acquaroli.

A Matelica è andata diversamente: dopo l’intervento di Acquaroli c’è stata la controreplica del consigliere della minoranza che ha accusato i vertici della Regione di aver fatto campagna elettorale senza dire nulla su Matelica e l’intervento bis del sindaco che è tornato – leggendo un intervento già scritto – a battere il chiodo sul tema dell’insurrrezione popolare nel caso di mancato accoglimento delle richieste. A pensare male si fa peccato, ma qualcuno ha pensato che, per esempio in casa Lega dove i numeri delle scorse elezioni evidenziano come sia probabile un ridimensionamento del numero degli eletti, sia partita la campagna elettorale: tutti contro tutti, anche a costo di attaccare l’assessore regionale alla Sanità dello stesso partito.

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Sempre sul Consiglio di Matelica si registra l’intervento del coordinatore maceratese del Movimento Cinque Stelle, Fabio Romagnoli: «Ieri sera, Matelica ha ospitato un evento di straordinaria importanza: il Consiglio comunale aperto sulla Sanità. Un momento di confronto e dialogo che ha visto la partecipazione di amministratori, esponenti politici regionali e locali, e soprattutto di tanti cittadini. Voglio esprimere un sentito ringraziamento al sindaco e a tutti gli intervenuti per aver organizzato e affrontato un tema così delicato e cruciale per il nostro territorio. Un ringraziamento speciale va al capogruppo Marcello Catena, che mi ha invitato a partecipare, e al vescovo di Fabriano e Matelica, Francesco Massara, che con poche ma incisive parole ha dato il tono giusto all’incontro: la sanità non ha colore politico.

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Tutti noi chiediamo ai politici trasparenza e concretezza, e queste parole, che condivido pienamente, devono essere il faro che guida ogni azione in questo ambito. Gli interventi della serata, dal sindaco ai consiglieri, sono stati più o meno dettagliati, più o meno condivisibili, ma tutti utili e opportuni. Dopo aver ascoltato con attenzione, ho deciso di stracciare il discorso che avevo preparato e di intervenire in modo completamente diverso, lasciandomi ispirare dalla partecipazione e dall’energia della serata. Un evento importante, ma ciò che ha fatto davvero la differenza è stata la piena affluenza dei cittadini di Matelica. La loro partecipazione concreta è stata il vero cuore pulsante dell’incontro. Non importa di quale colore politico siano, la presenza attiva dei cittadini è fondamentale ovunque. È questo che dà forza e significato a ogni iniziativa. Stiamo portando avanti incontri sulla sanità in tutta la regione. Domani saremo a Urbino insieme a Dipende da Noi, e pochi giorni fa siamo stati a Osimo con l’associazione culturale RinasciMente, che ha dato voce a professionisti e associazioni del settore sanitario. In ogni occasione, abbiamo visto cittadini e parti politiche intervenire per ascoltare e contribuire, tutto per costruire un percorso virtuoso che tenga conto della diversità territoriale della nostra regione e, soprattutto, della salute e della dignità di tutti. Anche a Matelica, voglio proporre a tutti i cittadini, al sindaco, alla giunta e ai consiglieri di istituire un tavolo permanente sulla sanità locale, composto da professionisti, operatori del settore, associazioni e comitati. Questo tavolo sarà uno strumento indispensabile per monitorare e controllare tutti gli step attuali e futuri nell’ambito sanitario, garantendo che ogni azione sia mirata al benessere della comunità. La strada per un nuovo futuro passa da tutti noi. Non deleghiamo ad altri, partecipiamo in prima persona. Solo così possiamo costruire una sanità che sia davvero al servizio delle persone e un futuro che sia all’altezza delle aspettative di tutti. Grazie ancora a Matelica per aver dimostrato che la partecipazione è il primo passo verso il cambiamento».

Consiglio aperto sulla sanità, la politica gioca a scaricabarile



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