Il consiglio comunale di Matelica
di Luca Patrassi
Se non fosse che il Consiglio comunale simil-aperto sulla sanità si è svolto a Matelica (leggi il resoconto), dove governa una maggioranza di centrodestra o di destracentro in base ai modi di vedere, a sentire gli interventi senza conoscere luoghi e personaggi si poteva pensare a un incontro che i vertici della Regione avessero svolto a Monte San Giusto, per dire di uno dei pochissimi territori a trazioni del Pd.
Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, l’impressione è stata di un attacco di parti del centrodestra matelicese, e dei paesi del circondario, all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e, di rimbalzo, al governatore della Regione Francesco Acquaroli. Fuoco amico, insomma. L’impressione sembra suffragata dal volto espressivo del governatore Francesco Acquaroli a fine riunione, alcuni secondi in cui si è rivolto al sindaco di Matelica e deve avergli detto qualcosina in merito alla conduzione dell’incontro. L’audio non c’è, ma le facce riprese dalla diretta streaming di chi era vicino testimoniano di un evidente imbarazzo.
Cosa è successo? Si parte con il sindaco che legge un intervento condiviso da tutto il Consiglio e fino a qui tutto regolare, anche le parole dure nei confronti di chi ha sostanzialmente cancellato l’ospedale di Matelica. Poi non ti aspetteresti l’attacco diretto all’assessore Saltamartini, in due diversi interventi ricordano all’attuale assessore regionale quando da sindaco di Cingoli si presentò in Regione a scaricare un camion di neve a sostegno della sua battaglia per la difesa dell’ospedale.
Ieri a Matelica hanno ironizzato sulla vicenda dicendo che loro al massimo avrebbero potuto portare in Regione un camion di macerie, che la sanità è un diritto di tutti e non soltanto dei cittadini che hanno una copertura politica, Anche il vescovo Massara è intervenuto per sottolineare come il diritto alla salute sia per tutti e le liste di attesa parlano invece di altro. Il Consiglio ha visto una lunga serie di interventi, consiglieri regionali, comunali, sindacalisti ed infine, dopo l’analisi del direttore generale della Ast Alessandro Marini, la voce della Regione con Acquaroli e con Saltamartini. Il format del Consiglio comunale aperto sulla sanità ha sempre visto, nei vari territori, la chiusura firmata dal governatore Acquaroli.
A Matelica è andata diversamente: dopo l’intervento di Acquaroli c’è stata la controreplica del consigliere della minoranza che ha accusato i vertici della Regione di aver fatto campagna elettorale senza dire nulla su Matelica e l’intervento bis del sindaco che è tornato – leggendo un intervento già scritto – a battere il chiodo sul tema dell’insurrrezione popolare nel caso di mancato accoglimento delle richieste. A pensare male si fa peccato, ma qualcuno ha pensato che, per esempio in casa Lega dove i numeri delle scorse elezioni evidenziano come sia probabile un ridimensionamento del numero degli eletti, sia partita la campagna elettorale: tutti contro tutti, anche a costo di attaccare l’assessore regionale alla Sanità dello stesso partito.
Sempre sul Consiglio di Matelica si registra l’intervento del coordinatore maceratese del Movimento Cinque Stelle, Fabio Romagnoli: «Ieri sera, Matelica ha ospitato un evento di straordinaria importanza: il Consiglio comunale aperto sulla Sanità. Un momento di confronto e dialogo che ha visto la partecipazione di amministratori, esponenti politici regionali e locali, e soprattutto di tanti cittadini. Voglio esprimere un sentito ringraziamento al sindaco e a tutti gli intervenuti per aver organizzato e affrontato un tema così delicato e cruciale per il nostro territorio. Un ringraziamento speciale va al capogruppo Marcello Catena, che mi ha invitato a partecipare, e al vescovo di Fabriano e Matelica, Francesco Massara, che con poche ma incisive parole ha dato il tono giusto all’incontro: la sanità non ha colore politico.
Tutti noi chiediamo ai politici trasparenza e concretezza, e queste parole, che condivido pienamente, devono essere il faro che guida ogni azione in questo ambito. Gli interventi della serata, dal sindaco ai consiglieri, sono stati più o meno dettagliati, più o meno condivisibili, ma tutti utili e opportuni. Dopo aver ascoltato con attenzione, ho deciso di stracciare il discorso che avevo preparato e di intervenire in modo completamente diverso, lasciandomi ispirare dalla partecipazione e dall’energia della serata. Un evento importante, ma ciò che ha fatto davvero la differenza è stata la piena affluenza dei cittadini di Matelica. La loro partecipazione concreta è stata il vero cuore pulsante dell’incontro. Non importa di quale colore politico siano, la presenza attiva dei cittadini è fondamentale ovunque. È questo che dà forza e significato a ogni iniziativa. Stiamo portando avanti incontri sulla sanità in tutta la regione. Domani saremo a Urbino insieme a Dipende da Noi, e pochi giorni fa siamo stati a Osimo con l’associazione culturale RinasciMente, che ha dato voce a professionisti e associazioni del settore sanitario. In ogni occasione, abbiamo visto cittadini e parti politiche intervenire per ascoltare e contribuire, tutto per costruire un percorso virtuoso che tenga conto della diversità territoriale della nostra regione e, soprattutto, della salute e della dignità di tutti. Anche a Matelica, voglio proporre a tutti i cittadini, al sindaco, alla giunta e ai consiglieri di istituire un tavolo permanente sulla sanità locale, composto da professionisti, operatori del settore, associazioni e comitati. Questo tavolo sarà uno strumento indispensabile per monitorare e controllare tutti gli step attuali e futuri nell’ambito sanitario, garantendo che ogni azione sia mirata al benessere della comunità. La strada per un nuovo futuro passa da tutti noi. Non deleghiamo ad altri, partecipiamo in prima persona. Solo così possiamo costruire una sanità che sia davvero al servizio delle persone e un futuro che sia all’altezza delle aspettative di tutti. Grazie ancora a Matelica per aver dimostrato che la partecipazione è il primo passo verso il cambiamento».
Consiglio aperto sulla sanità, la politica gioca a scaricabarile
Credo che sia solo un gioco fra le parti. Alla fine fra i vari cani della maggioranza, leghisti, fratellini e forzisti, saranno tutti pronti nel proseguire a spolpare losso della sanità pubblica. Bravi ad ingrassarsi ed ingrassare gli amici del privato.
La verità se scomoda fa male ... se hai i soldi ti curi altrimenti muori!
Effettivamente abbiamo pensato molto male di Andreotti, avevamo ragione ma come al solito è caduto tutto in assoluzione!!!!!
È ormai evidente, in modo lampante, che al di là delle bandiere politiche che ciascuno può portare, è indispensabile trovare soluzioni concrete e durature. La sanità pubblica italiana, un tempo fiore allocchiello del nostro Paese, da anni è in continua sofferenza. La situazione è precaria e, purtroppo, lo dimostrano episodi quotidiani che evidenziano possibili sprechi e inefficienze. Un esempio? La prenotazione di una semplice risonanza magnetica, se provi a prenotarla tramite il numero verde, devi prenderti una giornata di ferie solo per affrontare le attese infinite, parti dalla posizione 90, e quando finalmente stai per arrivare al traguardo... cade la linea. Oppure, la solita voce registrata ti avvisa che "tutti gli operatori sono momentaneamente occupati". Una vera tragedia. Alla fine, per evitare tutto questo, ho prenotato online il 25 marzo 2025. Lappuntamento è stato fissato per il 24 maggio 2025. Sembra quasi una fortuna incredibile riuscire ad avere una data così ravvicinata più facile vincere al Lotto! La cosa più assurda? L'esame si farà in una struttura privata nel comprensorio del Maceratese, e pagherò solo il ticket di 36,20 . Il costo reale della prestazione è di 133,20 , e la differenza verrà rimborsata dalla Regione. Quindi, pur di garantire il servizio, la sanità pubblica si affida ai privati, spendendo di più per lo stesso esame. Un paradosso che fa riflettere: perché non investire direttamente sul sistema pubblico, evitando sprechi e disservizi?
A me è successo di peggio per la risonanza mi avrebbero richiamato loro. Ho aspettato un mese e mi hanno detto che mi avrebbero chiamato loro. Ho richiamato dopo un altro mese limpegnativa non era più valida perché erano trascorsi i 60 giorni
Romina Gagliardini L'operatore potrebbe aver fornito informazioni non corrette. Attualmente, la situazione è la seguente: la prescrizione di una prestazione come primo accesso, con priorità B (Breve, da erogare entro 10 giorni), D (Differita, entro 30 giorni per visite e 60 giorni per esami) e P (Programmata, entro 180 giorni), è valida per 6 mesi dalla data di emissione dell'impegnativa. È importante prenotare la prestazione entro questo termine. Una volta effettuata la prenotazione, la validità del documento si estende fino al giorno in cui la prestazione verrà erogata.
Isidoro Scognamiglio Ha fatto bene prenotarsi tramite internet. Io l'ho scoperto due anni fa. Per prenotare delle prestazioni entri e forse non trovi nulla. Si riprova il giorno dopo ed escono fuori delle date. Fino ad ora sono riuscito sempre a trovare il posto in tempi giusti.
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Bè cosa dire di più…Ora anche loro sono costretti a denunziare le grandi bugie dette da Saltamartini e Acquaroli sulla Sanità Marchigiana…e a fronte di tutto ciò non basta sempre aggrapparsi al solito stucchevole..” si ma prima ?? ”
Ora tutti i nodi si sono incastrati nei denti del vostro pettine..e qui cari signori sarà moòlto difficile districarli..
Non sono abituati al dissenso, anzi stanno cercando di silenzarlo in tutti modi.