“Chi è l’uomo della Sindone?”. E’ il titolo della mostra che è ospitata da oggi fino al 23 marzo nella chiesa di Sant’Agostino a Corridonia. La mostra, organizzata dalla confraternita “Santissimo Sacramento”, dalla confraternita “Morte e Preghiera” e dalla parrocchia dei Santi Pietro, Paolo e Donato, con il patrocinio e il sostegno del Comune, offrirà ai visitatori l’opportunità di approfondire la conoscenza della Sindone, uno dei reperti più misteriosi e studiati della storia attraverso un percorso espositivo curato in ogni dettaglio.
Esposti in 24 pannelli ci saranno infatti i più importanti aggiornamenti scientifici sul tema in oggetto, che spazieranno dalla biologia all’archeologia. Esposta anche una statua a grandezza naturale del Cristo sepolto ed una bacheca con alcuni strumenti della passione (chiodi, corona di spine e due flagelli). Visibili anche un Crocifisso del Cristo morto in croce, una copia del telo sindonico e i positivi fotografici delle famose immagini in negativo.
La cerimonia di inaugurazione si terrà sabato alle 17.15 presso il Teatro L. Lanzi di Corridonia con una conferenza del prof Rafael Pascual LC, professore ordinario della Facoltà di Filosofia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e coordinatore del progetto Othonia sugli studi sindonici. L’incontro, offrirà un’introduzione autorevole e approfondita ai temi della mostra.
«Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di sostenere questa mostra – afferma Massimo Cesca, assessore alla Cultura del Comune di Corridonia – in quanto riflettere e meditare sulla Sacra Sindone non solo rappresenta un’occasione di grande rilevanza culturale, ma anche una grande occasione per vivere in maniera più consapevole il Giubileo della Speranza proclamato da Papa Francesco. Anche metodologicamente crediamo molto in un’azione amministrativa basata sulla piena attuazione del principio di sussidiarietà, in cui l’amministrazione si affianca alle realtà private nella promozione di eventi cittadini».
Da oggi al 23 marzo sarà possibile visitare gratuitamente la mostra con i seguenti orari: 8,30-12,30 / 16-20. Per informazioni è possibile contattare i numeri 3456673612 – 3407623512.
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Di sicuro è l’impronta del corpo morto del Maestro Gesù, detto il Cristo, che si smaterializzò al terzo giorno, ricomponendosi nelle sue forme corporali, probabilmente con qualche cambiamento d’immagine (dato che non lo riconoscevano fisicamente, ma solo successivamente in ciò che diceva e nelle piaghe).
Si può non credere in tutto ciò. Esistono individui Grandi Iniziati di qualsiasi religione e scienze occulte, soprattutto Santi cristiani, che passano attraverso i muri, o si ricollocano a grandi distante, come copia esatta del loro corpo lontano, e in pochi secondi.
Ormai ci sono pochi che non sanno, o non vogliono sapere, che possono capire questi sorprendenti eventi, di cui ne stanno parlando da tempo i social…. Addirittura non si crede più alla traslazione della Santa Casa ad opera di “angeli”, o di “potenze metafisiche”, preferendo pensare (come, ad esempio, lo pensa ancora un noto Cardinale, che ho conosciuto) che siano stati dei feudatari crociati di nome Angeli ad avere smontato la Santa Casa da Nazareth per portare i mattoni fino a Loreto via mare, dove è attualmente… Ossia, secondo la Storia, smontandola e rimontandola prima Trasatto in Croazia, poi ad Ancona, nella zona chiamata successivamente “Posatora”, poi ancora a Porto Recanati, nel terreno di una certa Loreta, poi, a causa dei briganti che taglieggiavano i pellegrini, in cima ad collina, successivamente chiamata “Loreto”, dove i due fratelli proprietari del luogo facevano cagnara per la spartizione delle offerte dei pellegrini, e infine, sempre a Loreto, a duecento metri dalla precedente ricostruzione…
E’ giusta e utile una mostra del genere, ad uso e consumo della Conoscenza dei “credenti”. Inutile per i materialisti, che non “cercano”… Poiché per comprendere certi “fenomeni”, più che la Fede, serve oggi la Conoscenza di certe Scienze Esoteriche, dette pure Scienze Occulte, magari assistendo alla sperimentazioni, oppure, se si raggiungono certe abilità, sperimentandole personalmente.
Mi piace ricordare che dopo i tre giorni e mezzo di “morte apparente” avviene qualcosa che impedisce il ritorno alla vita. I quattro giorni di Lazzaro nella tomba probabilmente erano i tre giorni e mezzo della “regola”. Comunque, pure il Maestro Gesù detto il Cristo non sarebbe potuto ritornare in vita dopo, ad esempio, un mese dalla morte. I Miracoli non avvengono mai in contrasto con le leggi della Natura.