La Lube batte Verona a Bologna e vince l’ottava Coppa Italia della sua storia
di Mauro Giustozzi
La giovane Lube si regala il primo trofeo della nuova era voluta dal patron Fabio Giulianelli. La Coppa Italia dei tie break non poteva non finire al quinto anche in finale. In una sfida spettacolare, equilibrata, giocata davanti al pubblico delle grandi occasioni.
La festa dopo la consegna della Coppa Italia
Civitanova parte meglio, si porta avanti 2-0, arriva ad un passo dal successo ma Verona, con gli innesti dalla panchina di Sani e Vitelli, lo spostamento di Keita di nuovo ad opposto, rinasce improvvisamente e rimonta i marchigiani trascinando la sfida al quinto. Sfruttando anche un calo dei ragazzi di Medei che però ritornano prepotentemente nel tie break condotto sempre avanti, dove il trio Nikolov-Loeppky e Bottolo fa la differenza trascinando la Lube al successo.
Bottolo, grande protagonista del successo
A Bologna completa il capolavoro sconfiggendo Verona dopo aver eliminato in semifinale Trento. Una crescita costante della squadra di Medei che ha saputo soffrire appoggiandosi su un Bottolo straripante a cui si è affiancato l’ottimo Loeppky ed un Nikolov il cui ingresso è stato decisivo. In evidenza anche i centrali Gargiulo e Chinenyeze. Lube determinata, vogliosa e affamata di tornare a mettere in bacheca un trofeo, il primo del nuovo corso.
Con Balaso premiato come mvp mentre Keita è risultato il top scorer della finale cala il sipario su una giornata da incorniciare per la Lube che incrementa la sua bacheca. Battuta e ricezione, ma anche muro-difesa hanno fatto la differenza per i civitanovesi che soprattutto di squadra ha saputo vincere questa gara che sembrava sfuggita di mano e che invece ha riproposto nel tie break una squadra di acciaio.
Merito anche e soprattutto di un allenatore umile quanto bravo come Giampaolo Medei che è voluto tornare nella sua Lube per riprendere un discorso interrotto qualche anno fa, accettando il progetto di una ricostruzione di un club partendo dai giovani senza più i big ed i campioni del passato.
Dopo tre anni di assenza ed una finale che manca dal 2021 quando sconfisse Perugia: i cucinieri vanno a caccia dell’ottavo successo tricolore di Coppa Italia contro la Rana in una sfida inedita ed impronosticabile alla vigilia visto che le grandi favorite erano Perugia e Trento eliminate in semifinale. Per i veneti addirittura si tratta della prima finale assoluta di Coppa Italia. Perfetto equilibrio in questa stagione nelle sfide tra i due club, un successo a testa, per una partita che si preannuncia molto equilibrata. Alla Unipol Arena Civitanova è seguita da moltissimi tifosi: oltre a quelli rimasti nella notte in Emilia stamattina ne sono giunti centinaia provenienti dalle Marche.
Coach Stoytchev conferma il sestetto sceso in campo contro Perugia, con Abaev al palleggio e Jensen nel ruolo di opposto. In banda spazio alla coppia Keita-Mozic, con Zingel e Cortesia al centro e D’Amico come libero. Risponde la Lube con al palleggio con Boninfante e Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo schiacciatori, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero.
Primo set da montagne russe con continui sorpassi tra le due squadre. Parte meglio Civitanova (5-1) che poi subisce la rimonta a muro degli scaligeri che sfruttano anche gli errori avversari e con l’accoppiata Mozic-Jensen sprintano sul 18-15. Lube che non molla, Gargiulo si fa valere sia al servizio che sotto rete, Medei si gioca anche la carta Nikolov che contribuisce alla risalita marchigiana che preannuncia un finale punto a punto dove la Rana con Mozic va a conquistarsi la prima palla set annullata però dal redivivo Lagumdzija. Allora ci pensano la B&B (Bottolo-Boninfante) a non dare scampo a Verona costretta ad inchinarsi dopo aver avuto per prima l’occasione sprecata. Lube sempre più dentro la partita mentre i veneti accusano il colpo.
Infatti in avvio del secondo set i biancorossi annullano l’effimero vantaggio iniziale degli avversari e con il muro di Boninfante e l’errore di Keita sprintano verso un parziale in assoluto controllo. Il muro di Chinenyeze ma soprattutto gli errori a ripetizione dei ragazzi di Stoytchev aprono un’autostrada ai marchigiani che ne approfittano per allungare sul 17-14: inutili gli innesti di Vitelli, Chevalier e Sani per cambiare il destino di un set in controllo totale dei cucinieri che lo vanno a chiudere con uno dei migliori in campo, Gargiulo.
Rana con le spalle al muro: o cambia passo oppure l’aspetta il pullman per rientrare a casa. Galvanizzata invece una Lube che impone il suo ritmo gara agli avversari. Stoytchev si gioca la carta Vitelli e Sani e questo cambia il modulo, lasciando libero Keita come opposto. Rana che parte con altro piglio, approfitta anche di un calo dei marchigiani che incassano un pesante 18-22. Quando il parziale sembra chiuso ecco che lo riapre improvvisamente il servizio di Nikolov che con 3 ace consecutivi riporta la Lube sul 22-23: Verona conquista però due palle set, la prima annullata da Chinenyeze la seconda chiusa da Keita che fa restare in vita la Rana.
Lube che resta in campo con Nikolov opposto in questo quarto parziale. Ma la Rana ora spinge a tutto e Civitanova accusa un calo evidente che la vede sprofondare sotto 7-13. Medei ruota la sua panchina per cercare soluzioni per cambiare l’inerzia di una sfida ora nella metà campo dei veneti. Ma Verona viaggia con un ottimo cambio palla, pur concedendo qualche errore di troppo al servizio che tiene in vita i marchigiani in un parziale di grande sofferenza per Boninfante & compagni. Che Bottolo e Loeppky provano a riaprire nel finale, ma che l’ace di Spirito chiude prima che arrivino gli ultimi punti che valgono il tie break che deciderà la Coppa Italia.
Parte male Verona che concede due errori ad una Lube che se ne va sulle ali di Nikolov e Loeppky che firmano il break di metà parziale (8-5). I biancorossi sentono di avere la partita in pugno e la coppa sempre più vicina: vanno a conquistare 5 palle match e chiudono alla seconda con Bottolo che mette il sigillo alla sua partita ed a quella di una Lube che può esultare coi suoi tifosi.
Il tabellino:
CIVITANOVA – VERONA 3-2 (26-24, 25-15, 23-25, 21-25, 15-10)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Bottolo 19, Gargiulo 9, Lagumdzija 8, Loeppky 17, Chinenyeze 8, Boninfante 2; Balaso (L), Khanzadeh , Nikolov 16, Orduna, Dirlic 1, Podrascanin. NE.: Bisotto (L), Tenorio. All. Medei.
RANA VERONA: Abaev 4, Jensen 4, Cortesia 4, Keita 30, Mozic 13, Zingel 4; D’Amico (L), Spirito 1, Sani 5, Vitelli 3, Chevalier. NE.: Baschera (L), Bonisoli, Zanotti. All. Stoytchev.
ARBITRI: Simbari e Goitre.
NOTE: spettatori 9125, incasso di 187.058 euro. Durata set: 28’, 23’, 26’, 29, 17’, totale 123’. Civitanova: battute sbagliate 20, vincenti 9, muri 11, errori 33. Verona: bs. 21, v. 4, m. 11, e. 30.
(foto Zani/Lega Volley)
È quando non ti aspetti la vittoria che la prezzi di più. Veramente bravissimi. Unaltra coccarda appesa al palazzetto
Bravi!
Grande Lube....alla vigilia pochi lo davano....i gufi sono serviti
GRANDE PRESTAZIONE FORZA LUBE E CIVITANOVESE
Bravi ragazzi.... davvero una bella Vittoria
ora prendere anche la Civitanovese calcio x unaccoppiata vincente
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Complimenti per questo ennesimo trofeo, di buon auspicio anche per il campionato.
Bene bisogna puntare sui giovani che hanno fame di ( vittorie ) questa è una politica intelligente di dirigere una squadra sia essa di volley calcio o di quello che volete voi.