Lega isolata sul termovalorizzatore
Disertata una riunione di maggioranza.
Sciapichetti: «Subìto il diktat della Regione»

MACERATA - Gli altri partiti non hanno gradito l'azione dei salviniani. Intanto il segretario provinciale dem attacca: «Clamorosa inversione a U, con motivazioni che lasciano senza parole. Ribadiamo la nostra contrarietà, continueremo a dare battaglia»

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Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Pd

di Luca Patrassi

Il contrordine della Lega sull’ordine del giorno presentato, e ritirato, per dire no al termovalorizzatore (leggi l’articolo) suscita l’interesse delle opposizioni dopo aver irritato anche le altre forze della maggioranza di centrodestra. Presentato, in autonomia, l’ordine del giorno la Lega ha chiesto la condivisione delle altre forze di maggioranza che hanno risposto picche, non solo hanno manifestato la contrarietà rispetto al metodo usato per la presentazione dell’atto ma hanno anche mandato deserta una riunione di maggioranza che era stata chiesta dai salviniani. Dopo il Consiglio comunale, aperto e chiuso, sulla sanità ora arriva anche la questione rifiuti ad agitare la Lega del capoluogo.

Ne approfitta il Pd che firma un intervento con il suo segretario provinciale Angelo Sciapichetti: «La Lega di lotta e di governo di Macerata è andata a sbattere contro i suoi stessi rappresentanti in Regione che nel giro di 24 ore gli hanno imposto di ritirare l’ordine del giorno sul termovalorizzatore. Di fronte a questo diktat venuto dall’alto, cosa hanno fatto i nostri coraggiosi leghisti? Hanno detto obbedisco e sono rientrati nei ranghi in buon ordine giustificando il loro ritiro con motivazioni ridicole. Del resto come disse Don Abbondio al cardinal Borromeo “il coraggio se uno non ce l’ha mica se lo può dare”. Quanto sta succedendo all’interno della Lega e della tanto sbandierata “filiera istituzionale” lascia davvero senza parole. Lasciano stupefatti le motivazioni con le quali la Lega maceratese è costretta a fare una clamorosa inversione a U, e a rimangiarsi tutto aggiungendo al danno pure la beffa essendosi vista costretta perfino a ringraziare la Regione (forse per lo schiaffo e la figuraccia rimediata) ma la cosa incredibile è che i rappresentanti del Carroccio maceratese, non paghi di quanto avvenuto, sprezzanti del pericolo, trovano perfino il modo di attaccare sul tema i gruppi di opposizione: se non fosse una cosa seria, potremmo dire di aver assistito ad una nuova puntata di “oggi le comiche”».

La posizione del Pd esposta dal segretario Sciapichetti: « Il Pd non può che ribadire tutta la sua contrarietà alla realizzazione del termovalorizzatore nelle Marche che, sia chiaro, non è un no ideologico ma un no dettato dal fatto che una scelta di questo genere, non si giustifica per una regione di appena un milione e mezzo di abitanti che rappresenta si è no un quartiere di una grande città e con una raccolta differenziata che si aggira intorno al 75%. Ricordo agli amici della Lega che a differenza loro, il sottoscritto e la giunta regionale delle Marche di fronte al decreto “sblocca Italia” del Presidente del Consiglio e allora segretario del Pd Matteo Renzi che prevedeva un inceneritore in ogni regione fece addirittura ricorso al Tar per scongiurarne il rischio anche in virtù del fatto che il vecchio piano dei rifiuti della Marche non prevedeva la possibilità di realizzare un termovalorizzatore nella nostra regione; il tempo per la battaglia a differenza di quanto sostiene la Lega è proprio ora perché il nuovo piano regionale dei rifiuti che la giunta Acquaroli vorrebbe adottare (meglio tardi che mai) non rinneghi una scelta oculata e motivata adottata a suo tempo. Il Pd, insieme alle associazioni ambientaliste, ai cittadini, agli amministratori e ai suoi rappresentanti in Consiglio regionale, su questo tema darà battaglia e non abbasserà certo la guardia».

 

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