Il medico di base va in pensione,
in centinaia all’alba
fanno la fila al poliambulatorio

PORTO RECANATI - Non sono mancate le proteste dei cittadini, il Comune ha inviato la Protezione Civile a svolgere servizio d'ordine e assistenza. Il sindaco Michelini: «Non possiamo in nessun modo interferire nelle politiche organizzative dei servizi svolti dalla Ast»

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Il dottor Francesco Puglia

di Francesca Marsili

Il medico di base Carlo Siniscalchi va in pensione e ieri mattina, nel poliambulatorio di Porto Recanati, erano centinaia le persone in fila fin dalle prime luci dell’alba per potersi iscrivere nella lista dei mutuati dell’unico al momento disponibile, Francesco Puglia.

Le proteste dei cittadini non sono mancate, tant’è che il Comune – per gestire il malcontento – ha inviato la Protezione Civile a svolgere servizio d’ordine e assistenza alla cittadinanza.

Il cambio del medico di base può essere effettuato anche attraverso il sito dell’Ast, ma che come segnalato da diversi cittadini era impossibile da raggiungere a causa del sovraccarico di richieste, con la conseguenza che il poliambulatorio dell’Ast in piazza Borgo è stato preso d’assalto.

Il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini sottolinea «che la procedura organizzativa, nel suo svolgimento, esula totalmente dalle responsabilità dell’amministrazione comunale essendo pienamente sotto l’egida della nostra Ast di competenza.

Nella mattinata di ieri diversi cittadini ci hanno segnalato la problematica connessa alla disagevole situazione che si è venuta a creare nello sportello Asur in seguito alla copiose richieste scaturite dalla disponibilità di posti di un medico di medicina generale in servizio nella nostra città, ma ribadiamo che l’Amministrazione Comunale non può in nessun modo interferire nelle politiche organizzative dei servizi svolti dalla Ast che, come noto e doveroso, mantiene una sua autonomia d’azione e di predisposizione dei servizi alla cittadinanza. Ci siamo gia’ passati nel 2022 – conclude Michelini -, la questione, proprio perché il pensionamento di Siniscalchi era noto, andava pianificata meglio».

Anche l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini interviene sulla questione dopo che un cittadino di Porto Recanati ha portato alla sua attenzione quanto stava accadendo.

«Io non mi occupo di organizzare una macchina di decine di migliaia di dipendenti del servizio sanitario. Il compito organizzativo è dei dirigenti – afferma ricalcando le parole di Michelini -. Condivido che è mancato un po’ di buon senso e che l’organico del personale andava rafforzato. L’indirizzo più volte esplicitato ai dirigenti è stato quello di rafforzare, in questi casi, il personale per evitare file lunghissime. D’altra parte la scelta del proprio medico di famiglia è una scelta che deve essere effettuata in condizioni di parità di scelta».

Saltamartini prosegue: «Ho chiamato il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci per intervenire al riguardo. Ho chiesto che il dirigente responsabile del settore si recasse subito a Porto Recanati e assumesse la responsabilità di un’organizzazione efficiente».

Nella serata di ieri tutti i 1500 mutati del dottor Siniscalchi sono stati allocati.



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