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Cosmari, il nuovo presidente del Cda:
«Discarica? Parlerò al sindaco di Cingoli
per concederci di allargarla»

TOLENTINO - Paolo Gattafoni ritiene che la questione abbia la priorità: «Credo sia giusto andare subito verso l’ampliamento della terza vasca». Sul Consiglio di amministrazione ridotto: «L’elezione avvenuta per la prima volta non all’unanimità non aiuta. Lascio la porta aperta sperando in un ripensamento da parte dei sindaci che hanno deciso di non nominare propri rappresentanti»

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Cosmari, il nuovo cda. Da sinistra: Alfredo Mancinelli, Paolo Gattafoni, Sandra Gentili e Brigitte Pellei

di Francesca Marsili (Foto di Fabio Falcioni)

«Andrò a parlare con il sindaco di Cingoli per convincerlo a concederci subito la possibilità di ampliare la discarica. Bisogna fare presto, questo ci permetterebbe di avere un po’ di respiro nella strada che stiamo percorrendo. E’ la prima cosa che farò, il resto lo affronteremo a testa alta: sono una persona trasparente, non ho nulla da temere o da nascondere». Così il neo presidente del Cosmari, Paolo Gattafoni, questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Consiglio di amministrazione. Dopo sei anni torna al consorzio di smaltimento rifiuti come presidente dopo l’esperienza del 2014-2018 come membro del Cda. «Per me è un gradito ritorno – dice -, al Cosmari, una realtà illuminata, avevo lasciato il cuore».

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Paolo Gattafoni

Il nuovo Cda del Cosmari è stato nominato nel corso dell’ultima assemblea dei Comuni soci e resterà in carica per i prossimi tre anni. L’organo è composto da soli tre componenti in quanto i sindaci riferibili agli schieramenti politici del centrosinistra e delle liste civiche hanno deciso di non nominare i loro rappresentanti. E’ qualcosa di inedito e un fatto significativo.

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«Certo – riprende Gattafoni – che l’elezione del nuovo Cda avvenuta per la prima volta non all’unanimità non aiuta, auspico ci sia un’opposizione costruttiva. La politica stavolta ha optato per un consiglio d’amministrazione da tre componenti anziché da cinque come sempre avvenuto e ne prendiamo atto, lascio comunque la porta aperta sperando in un ripensamento da parte dei sindaci che hanno deciso di non nominare propri rappresentanti in seno al nuovo cda. Sarebbe opportuno perché siamo in prossimità della scadenza del contratto di servizio Ata e quindi la politica nel 2029 dovrà decidere se proseguire sull’in-house oppure mettere tutto a gara».

Assieme al neo presidente gli altri due componenti: Sandra Gentili e Alfredo Mancinelli, e il direttore generale Brigitte Pellei. Gattafoni anticipa che la linea che perseguirà sarà lungo il solco già tracciato con l’approvazione da parte dell’Assemblea dei soci del bilancio triennale preventivo, che di fatto è una sorta di piano industriale che prevede investimenti e strategie fino al 2026 «e che avendo avuto la condivisione politica non può certamente essere disatteso – aggiunge -. Abbiamo già iniziato a lavorare per individuare le criticità e per apportare quelle che saranno ritenute le soluzioni migliori per potenziare ulteriormente i servizi di alta qualità e per dare risposte ai cittadini, soprattutto in materia di costi».

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Brigitte Pellei

Due i punti nodali che fanno parte del piano delle opere già preventivato: l’ampliamento della discarica di Cingoli «fondamentale» e l’ammodernamento del parco mezzi. Per quanto riguarda la prima: «Abbiamo già impegnato dei denari per fare la progettazione. Cingoli dice sostanzialmente che fino a quando non verrà individuata una discarica comprensoriale non verrà dato l’ok all’ampliamento. Quasi sicuramente si va verso un sì, anche se posticipato. Al sindaco vorrei dire che è necessario ripensi questo tipo di decisione e sganci il binomio – precisa rivolgendo un appello a Michele Vittori -. Credo sia giusto andare già subito verso l’ampliamento della terza vasca perchè il Piano regionale suggerisce l’ampliamento delle discariche esistenti. Siamo quindi nella direzione giusta e stiamo perdendo tempo».

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Alfredo Mancinelli

A supporto di questa necessità su cui c’è il massimo impegno Gattafoni ha indicato i numeri degli extra costi per portate i rifiuti a Tavullia: «smaltire fuori area costa 142 euro a tonnellata contro gli 80 per la discarica di Cingoli. Poi ci sono i trasporti per cui è stato previsto in milione di euro in più».

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«A breve verrà discusso il nuovo Piano regionale dei rifiuti e sembra che per gli impianti di discarica sia ritenuto prioritario e strategico considerare l’ampliamento degli impianti esistenti prima di individuare un nuovo sito di discarica, la cui individuazione non è compito del Gestore. Resta inteso – dice Gattafoni – che dovranno essere favoriti i rapporti con tutti i Comuni soci, con l’Ata, con la Provincia e con la Regione anche in attesa del nuovo Piano regionale dei rifiuti a cui vorremmo dare il nostro costruttivo contributo. Altresì è fondamentale mantenere rapporti positivi anche con la Fondazione Giustiani Bandini e con tutti i residenti vicini alla sede dei nostri impianti con l’obiettivo comune di continuare a lavorare per preservare l’ambiente che ci circonda e mitigare ulteriormente l’impatto delle lavorazioni. Fondamentale lo stretto rapporto e la condivisione di intenti con la Direttrice generale e con tutti i dipendenti».

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Sandra Gentili

Il neo presidente ha citato anche alcuni dati relativi alla raccolta dall’inizio del 2024. «Siamo su performance molto importanti: una media ponderata del 73,91% con quasi 69 milioni di chili di differenziata e di oltre 24 milioni di chili di non differenziata, con un rapporto di 1 a 3. Ci sono comuni che arrivano all’85% e realtà dove ci avviciniamo malapena al 30%. L’azione è quella di armonizzare, ma anche di avere performance elevate per mantenere la tipologia di raccolta porta a porta misto a quello di prossimità per poi arrivare alla tariffazione puntuale. Il Cosmari ha una tariffa-costo che è la settimana in Italia, e siamo secondi nel centro – sud dopo Fermo, questo – conclude – perchè Fermo ha la discarica e noi non l’abbiamo più».



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