Nuovo Cda del Cosmari, Sciapichetti attacca:
«Nessun programma, nessun curriculum
Unico requisito la fedeltà ad Acquaroli»

MACERATA - Il segretario provinciale del Pd va all'attacco anche sul fronte del biodigestore evidenziando come i costi finora siano triplicati senza avere un centesimo di fondi del Pnrr, diversamente dalle altre province

- caricamento letture
Sciapichetti_PD_FF-4-325x217

Angelo Sciapichetti, segretario provinciale del Pd

Il rinnovo del Cda del Cosmari è al centro delle polemiche, per la maggior parte firmate dal centrosinistra. A contestare l’azione svolta dagli amministratori del centrodestra è il segretario provinciale dei Democrat Angelo Sciapichetti che non ha gradito le scelte fatte sul fronte delle risorse umane e della metodica. «Il recente rinnovo del Cda del Cosmari – osserva appunto Sciapichetti – impone una riflessione e al tempo stesso una valutazione politica che va oltre i numeri e i giusti equilibri sempre cercati dalla costituzione dell’impianto ai giorni nostri all’interno del CdA. Per la prima volta la destra ha voluto forzare la mano e la votazione finale non è stata unanime come sempre in passato ma ha visto 12 comuni contrari e 7 astenuti. Questa è la vera novità, e Ciarapica guarda il dito e non la luna quando dice che c’è stato il 70% dei favorevoli». La serie di contestazioni: «Per la prima volta volta si è chiesto un voto senza aver presentato neanche uno straccio di linea programmatica, si è parlato infatti solo di nomi e a scatola vuota è stata chiesta la fiducia per guidare l’azienda nei prossimi tre anni. Per la prima volta non si è sentito neanche il dovere di presentare un minimo di curriculum vitae dei nuovi amministratori. Da parte della destra che ha la maggioranza in provincia di Macerata è mancata la consapevolezza della situazionein cui versa una delle più grandi aziende pubbliche della provincia con 50 milioni di fatturato, che dà lavoro a quasi 600 persone occupandosi di un servizio essenziale per tutti i cittadini».

L’attacco sul fronte della programmazione: «Ad oggi non sappiamo quale idea ha il nuovo Consiglio di amministrzione degli investimenti, come vogliono affrontare la situazione finanziaria, quella del personale, della tariffa puntuale, della raccolta differenziata ferma al palo, del green point. Senza un programma e una visione si va a sbattere. Manca un piano regionale dei rifiuti che dia riferimenti e certezze mentre sul versante dell’impiantistica si corre dietro alle emergenze non avendo il coraggio di scegliere e la mancata programmazione di una discarica di appoggio ci ha portato a conferire i rifiuti in provincia di Pesaro a prezzi folli e i costi si stanno già riversando, e continueranno a farlo nei prossimi anni, sulle tasche dei cittadini con l’aumento delle bollette della Tari».

Il caso limite secondo il leader del Pd Sciapichetti: «Emblematica è la vicenda del biodigestore per il trattamento della frazione organica che a costi esorbitanti doveva essere finanziato almeno in parte con i fondi Pnrr ma, a differenza di quanto avvenuto in altre province, Macerata non è stata in grado di intercettare neanche un centesimo. Nel frattempo i costi dell’impianto sono quasi triplicati, dove il nuovo Cda pensa di trovare i nuovi finanziatori? O di fronte allo stato di necessità, questo potrebbe essere il grimaldello per fare entrare il privato all’interno del Cosmari, cancellando di fatto un’esperienza pubblica virtuosa che in passato veniva presa ad esempio anche a livello nazionale?».

Sul tema discariche Sciapichetti osserva: «Fare la terza vasca a Cingoli, e poi successivamente realizzare un nuovo impianto quando verrà scelto il nuovo sito, che tipo di impegno finanziario comporterà per l’Ente? Non sarebbe più ragionevole da parte della Regione fare un provvedimento ponte di abbancamento nella capiente discarica di Fermo in attesa del nuovo piano dei rifiuti che dovrebbe ridisegnare la dislocazione degli impianti ragionando in termini di Marche sud tra le province di Macerata,Fermo ed Ascoli come la passata amministrazione regionale aveva iniziato a fare? Quando la Regione vorrà mettere mano alla nuova programmazione visto che dopo quattro anni non c’è ancora un piano regionale dei rifiuti?. Se la situazione impiantistica è a tinte fosche,quella finanziaria non ci può lasciare tranquilli considerando la forte esposizione bancaria del Cosmari».

La riflessione finale: «Di fronte a queste drammatiche criticità con senso di responsabilità il Pd con i propri amministratori, insieme a tanti amministratori civici, aveva proposto alla destra una soluzione condivisa ed equilibrata a prescindere dalle logiche di maggioranza e con la scelta di figure altamente qualificate e autorevoli. Ci saremmo aspettati un minimo di buon senso, si è preferito battere un’altra strada, quella dell’appartenenza partitica e la fedeltà ad Acquaroli e alla famosa “filiera istituzionale”. Forse non hanno capito che stanno ballando su un Titanic che, Dio non voglia, rischia di affondare facendo pagare il conto ai cittadini con aumenti in bolletta che nei prossimi anni, per le famiglie più fragili e non solo quelle, diverranno insostenibili».

(l. pat.)

Cosmari, finisce l’epoca di Giampaoli. Il presidente è Gattafoni indicato da Fdi

Presidenza Cosmari, salta Patassini: c’è intesa sul nome di Paolo Gattafoni

Vertici Cosmari, i sindaci rinviano le scelte. Resta in pole il leghista-civico Patassini. Pd: «Momento difficile, serve profilo adeguato»

Cosmari, prime mosse per la presidenza. Ci prova Patassini col sostegno dei Civici. Tra le ipotesi Pettinari e Micucci Cecchi

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X