«Sulla sanità Parcaroli fa lo struzzo,
subisce le azioni del consigliere ribelle
e non riesce a contrastarle»

MACERATA - J'accuse dell'ex dirigente comunale Gianluca Puliti al sindaco, finito più volte al centro delle critiche di Giordano Ripa. Attacco anche alla vicesindaca Francesca D'Alessandro, accusata di aver rimandato la decisione attesa anche dagli altri Comuni sul coordinatore dell'Ambito sociale

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Gianluca Puliti

«L’argomento “sanità maceratese” comincia a essere un problema serio per il sindaco di Macerata e per la sua Giunta». L’ex dirigente del Comune di Macerata Gianluca Puliti interviene mentre è in atto uno scontro tra il primo cittadino Sandro Parcaroli e il consigliere Giordano Ripa, che ha lasciato la maggioranza (prima Lega, poi FdI) proprio in polemica col sindaco sulla questione sanità. L’ultimo attacco del consigliere riguarda la situazione della guardia medica (leggi l’articolo).

«E’ notorio che quello della sanità è un terreno che a Parcaroli risulta ostico e problematico- continua Puliti –  di cui maneggia con difficoltà il lessico e i tecnicismi amministrativi e sul quale, in tutti questi mesi, non sembra aver maturato una autonoma posizione. Lui prova a difendersi dicendo che il sindaco non ha competenze dirette in materia di sanità, ma è una posizione assai debole e lo fa assomigliare sempre di più allo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia».

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Il sindaco Sandro Parcaroli in Consiglio

L’ex dirigente va diretto: «Se poi il suo principale contraddittore è Giordano Ripa (già delegato del sindaco per la sanità e ora nel gruppo misto in posizione assai critica verso il primo cittadino) ecco che i brutti sogni diventano incubi. Ripa conosce perfettamente la sanità maceratese e ha vissuto in prima persona la genesi delle tante posizioni attendiste assunte dall’Amministrazione Parcaroli. A Ripa sono ben noti i personaggi e gli interpreti della commedia che va in scena sulla sanità e soprattutto egli è al corrente di tanti retroscena e non ha timore di svelarli nel dettaglio, facendo nomi e cognomi. Il sindaco subisce le azioni promosse dal consigliere ribelle e non riesce a contrastarle efficacemente. Emblematica è la vicenda della mozione presentata da Ripa per la convocazione di un consiglio comunale aperto sulla sanità, discussa nella scorsa seduta dell’assise cittadina. Parcaroli ha provato a neutralizzare l’iniziativa presentandosi con una sua richiesta di convocazione del consiglio aperto, ma è andato in ansia quando è stato chiamato a spiegare la contraddizione di un voto contrario su un provvedimento che, nei fatti, lui aveva già condiviso e fatto proprio. L’opposizione, per una volta compatta e agguerrita, lo ha incalzato a lungo mentre la maggioranza è rimasta stranamente silente e alla fine Ripa ha avuto buon gioco ad intestarsi il consiglio comunale aperto sulla sanità».

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Il consigliere Giordano Ripa

Puliti passa poi ad un’altra questione irrisolta: «In materia di escamotage mal confezionati merita una menzione anche la vice sindaca Francesca D’Alessandro. Sono trascorsi più di tre mesi da quando la consigliera comunale Sabrina De Padova (altra pervicace dissidente) ha interrogato l’amministrazione sui motivi del ritardo nell’avvio della procedura di copertura del posto di dirigente Coordinatore dell’Ambito Sociale n. 15. Come si ricorderà il posto si è reso vacante a fine marzo ed è stato coperto, in via provvisoria, da un dirigente comunale che, però, non ha i requisiti professionali richiesti per quella posizione. Lo scorso 15 aprile, in Consiglio comunale, la vice sindaca D’Alessandro, nel tentativo di disinnescare la consigliera De Padova, aveva rassicurato tutti affermando che (parole testuali) “la procedura è già stata avviata”, “lo schema di bando è ultimato”, “nessun ritardo, nessuna inadempienza”, e che la Giunta, proprio quella mattina, aveva approvato il piano occupazionale che dava il via libera alla copertura del posto di dirigente coordinatore d’ambito. Con queste premesse era lecito attendersi una tempestiva pubblicazione del bando».

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Francesca D’Alessandro, vicesindaca di Macerata

L’ex dirigente sottolinea che ad oggi non si è mosso nulla: «Forse perché la vice sindaca aveva trascurato di dire che il su citato piano occupazionale fissa la data di assunzione del coordinatore d’ambito al prossimo 1° ottobre, omissione questa che non sembra un inno alla trasparenza. Al netto delle ambigue e impegnative dichiarazioni della vice sindaca, è legittimo chiedersi se la melina a cui assistiamo sia da rubricare come semplice sciatteria o furbesco calcolo di convenienza. A pensare male, l’inerzia può essere funzionale solo alle necessità del Comune di Macerata, che magari non ha ancora un nome di fiducia da proporre per il posto di coordinatore. Ma siamo sicuri che tutto ciò corrisponda anche agli interessi degli altri otto comuni che fanno parte dell’Ats 15, o non rischia invece di sfavorirli e penalizzarli, dal momento che si naviga a vista in una precaria situazione di indeterminatezza, nonostante la impellente necessità di gestire al meglio tanti progetti e un bilancio di svariati milioni di euro?»

 

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