Sferisterio, ora tocca a “La Boheme”

MACERATA - Il secondo weekend del festival nel segno di un altro capolavoro pucciniano: sabato sera il debutto in arena. Domani, invece, con la replica di "Norma" prosegue la tradizione dell'incontro con tutti i sindaci della provincia

- caricamento letture
MOF24_BohemeProve1607_Sferisterio_PhSimoncini_35-650x433

L’allestimento de “La Boheme” nelle prove di ieri

Dopo gli applauditi debutti di “Turandot” e “Norma”, nel secondo weekend sarà la volta del secondo titolo pucciniano: “La bohème”, in scena da sabato (ore 21, repliche 2, 7 e 11 agosto). Il capolavoro del compositore toscano sarà presentato allo Sferisterio nella celebre produzione del regista Leo Muscato, vincitrice del Premio Abbiati 2012 dell’Associazione nazionale critici musicali, già in scena a Macerata nel 2012 e nel 2015. L’opera è stata presentata la scorsa settimana al Lauro Rossi (leggi l’articolo)

MOF24_BohemeProve1407_Sferisterio_PhSimoncini_3-650x433

Sul podio un apprezzato interprete di Puccini come Valerio Galli e un cast di rilievo con una stella internazionale come Mariangela Sicilia (Mimì), Valerio Borgioni (Rodolfo), Mario Cassi (Marcello) e Daniela Cappiello (Musetta); quindi Vincenzo Nizzardo (Schaunard ), Riccardo Fassi (Colline), Francesco Pittari (Benoît), Giacomo Medici (Alcindoro), Alessandro Pucci (Parpignol), Davide Filipponi (Un sergente dei doganieri), Gianni Paci (Un doganiere), Andrea Ferranti (Un venditore). Un’opera, “La Bohème”, che già Puccini immaginava giovane, quasi un ritratto della sua gioventù, carica di tensioni emotive e sociali, e che Muscato ha ambientato nella Parigi tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, caratterizzata da un fermento altrettanto intenso rispetto a quello evocato dal compositore. Uno spettacolo che nelle prove d’assieme aperte di ieri ha già raccolto il favore del pubblico.

MOF24_BohemeProve1407_Sferisterio_PhSimoncini_37-650x433

L’omaggio al centenario di Puccini prosegue domenica nella chiesa di Santa Croce a Macerata (ore 19) dove Paolo Bottini eseguirà “Le Sonate per organo” del giovane Puccini: un concerto realizzato in collaborazione con l’Accademia organistica elpidiense, giunta quest’anno al cinquantesimo anno di attività. Entrano nel vivo nel fine settimana anche le attività di “InclusivOpera”, il pluriennale progetto del Macerata Opera Festival coordinato da Elena Di Giovanni (docente dell’Università di Macerata), nato per rendere accessibili le opere del festival anche al pubblico cieco, ipovedente, sordo e ipoudente. In particolare domani, in occasione della replica di “Norma”, allo Sferisterio è previsto alle 18 un percorso inclusivo nel backstage, guidato da giovani soci Uici e poi alle 21 il servizio di audiodescrizione per lo spettacolo; domenica stessa cosa per la replica di “Turandot”. In occasione delle tre serate d’opera, poi. nel foyer dello Sferisterio su piazza Nazario Sauro, ci sarà a partire dalle 19.30 una postazione di Radio Rum, la radio dell’Università di Macerata, che racconterà lo spettacolo e raccoglierà commenti e testimonianze.

MOF24_BohemeProve1407_Sferisterio_PhSimoncini_39-650x433

Il weekend operistico si apre domani con la replica di “Norma” alla quale assisteranno anche i sindaci della Provincia di Macerata, rinnovando un’occasione di coesione territoriale nata a seguito del terremoto. Con questo titolo così celebre per il belcanto italiano si festeggia il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del Cigno di Catania – che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro – si celebra la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento è firmato dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti.

MOF24_BohemeProve1407_Sferisterio_PhSimoncini_47-650x433

Domenica alle 21 allo Sferisterio torna, probabilmente con un nuovo sold out, “Turandot”: l’estremo capolavoro di Giacomo Puccini sarà eseguito incompiuto, così come fu lasciato dal compositore, cioè sino alla morte di Liù (così anche lo eseguì alla prima assoluta postuma al Teatro alla Scala il direttore d’orchestra Arturo Toscanini). Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, è affidata al regista e scenografo spagnolo Paco Azorín che firma la nuova produzione dopo il successo di “Otello” del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel “Macbeth” del 2019.

MOF24_BohemeProve1407_Sferisterio_PhSimoncini_8-650x433

Sarà inoltre un weekend con numerose occasioni conviviali legate a sostenitori, sponsor e amici del festival: il top sponsor Mapei, gli Alumni Bocconi e la presenza in anteprima italiana a piazza Mazzini dei Suv 100% elettrici Voyah Free. La seconda settimana del ciclo di “Aperitivi culturali” si apre invece domani alle 12 con “Figli di un dio minore”, consueto aperitivo giuridico con il patrocinio della Camera penale, del Comitato pari opportunità e dell’Ordine degli avvocati di Macerata (che accredita l’evento ai fini della formazione forense). Due le protagoniste d’eccezione: Maria Masi, (già presidente del Consiglio nazionale forense) e Giulia Boccassi (Giunta dell’Unione delle Camere penali italiane) prenderanno spunto dalla trama di “Norma” per parlare di infanticidio ma anche degli orfani di femminicidio, argomenti purtroppo di grandissima attualità per comprendere se e come la normativa civile e penale pone dei rimedi a tale situazione.

mof-prove-la-boheme

Sabato alle 12 ecco “Puccini: stile conversativo” in occasione del debutto de “La bohème”, con il direttore d’orchestra Valerio Galli e il musicologo e critico musicale Giovanni Gavazzeni che presenterà anche il nuovo volume “La minuziosa verità. Scritti su Giacomo Puccini” del celebre direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni (suo nonno) di cui ha curato l’edizione edita da Pendragon.

MOF24_BohemeProve1407_Sferisterio_PhSimoncini_57-325x217

Domenica, sempre a mezzogiorno, il magistrato e scrittore Eduardo Savarese insieme alla giornalista e scrittrice Simonetta Sciandivasci (responsabile della pagina culturale del quotidiano La Stampa) affronteranno quello che è stato definito il “quarto enigma” dell’opera, il finale incompiuto, e cioè “Il disgelo (im)possibile di Turandot”.

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X