La presentazione del progetto
Lunedì, martedì e mercoledì prossimi piazza Cesare Battisti, a partire dalle 18:30, ospiterà i tre appuntamenti di “In Opera”, il progetto promosso dal Comune di Macerata – assessorato alle Politiche Sociali in collaborazione con l’associazione Arena Sferisterio e le realtà del terzo settore del territorio maceratese.
L’iniziativa, arrivata alla sua seconda edizione, è volta alla promozione dell’inclusione attraverso l’opera lirica. «Con “In Opera”, l’arte diventa strumento di promozione e di benessere per tutti e abbiamo così voluto estendere anche alle persone più fragili la possibilità di fruire della bellezza della musica e dell’arte; un risultato raggiunto grazie alla preziosissima collaborazione di tutte le associazioni del territorio e di chi lo ha sostenuto economicamente – ha detto la vicesindaca e assessora alle politiche sociali e pari opportunità Francesca D’Alessandro – un progetto che ha il profumo della civiltà perché se si attenzionano le persone fragili, i diritti di tutti sono garantiti. Abbiamo deciso di avere come teatro una delle piazze principali di Macerata per mettere al centro della città, metaforicamente, la persona fragile ma tutta la cittadinanza in generale. Saranno coinvolte persone con disabilità cognitive, con malattia psichiatrica e coloro che svolgono percorsi di recupero da dipendenze. Spesso, purtroppo, si stigmatizzano queste condizioni e siamo spaventati davanti alla malattia mentre noi, come amministrazione comunale, siamo fortemente convinti che l’opera lirica, la cultura e l’arte in generale possono diventare strumenti di benessere per tutti».
«L’adesione dell’associazione Arena Sferisterio al progetto In Opera è stata totale e convinta – ha aggiunto Paolo Gavazzeni, direttore artistico del Macerata Opera Festival – vogliamo sradicare il pensare che esistono delle “categorie” di persone e sono convinto che l’opera lirica possa migliorare la qualità della vita ed emozionare chi vive situazioni di fragilità grazie alla sensibilità degli artisti e di chi si occupa quotidianamente e con professionalità del terzo settore. La vera inclusione ci sarà quando non si parlerà più di inclusione, a quel punto avremo raggiunto la vera inclusione».
A sottolineare l’importanza del progetto anche il direttore del Dipartimento di salute mentale Stefano Nassini e il direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Ast Macerata. «I pazienti psichiatrici e chi vive la dipendenza, nei percorsi sanitari di accompagnamento e riabilitazione, vengono spesso avvicinati a situazioni che li portano fuori dall’ospedale e dal reparto per potersi, come in questo caso, emozionare attraverso l’arte. “In Opera” è un progetto di qualità che ci permette di portare avanti questi percorsi riabilitativi che tanto possono offrire ai nostri pazienti» hanno detto Nassini e Giuli.
Tra le novità di questa edizione ci sarà «la figura del performer, un interprete che adatta il linguaggio Lis, attraverso quello corporeo, alla musica e alle forme artistiche che, di volta in volta, si andranno a interpretare durante le tre rappresentazioni in piazza Cesare Battisti», ha spiegato Gino Pracchia, interprete Lis e segretario regionale Ens Marche.
Tra i principali sostenitori del progetto c’è Fisiomed. «Abbiamo aderito in maniera convinta a “In Opera” perché ci occupiamo ogni giorno di benessere della persona, di prevenzione e di salute – ha aggiunto l’ad Enrico Falistocco – tra i nostri obiettivi c’è anche quello di sostenere iniziative che giovano e danno beneficio al territorio e ai nostri cittadini».
Nelle tre giornate di spettacoli sarà affidata al registra Michele Pirani la narrazione dell’opera lirica «per poterla rendere più accessibile e comprensibile al nostro pubblico che, sono sicuro, si emozionerà e vivrà, tramite l’arte e la musica, momenti di magia». Il ciclo di concerti è a cura di Cesarina Compagnoni, che sarà sempre impegnata come pianista accompagnatrice, mentre la narrazione sarà affidata a Michele Pirani. Nelle stesse date gli ospiti della casa di riposo Villa Cozza, dei centri Alzheimer dell’Afam e del centro diurno La sorgente potranno assistere a concerti loro dedicati presso Villa Cozza alle 17. Lunedì appuntamento dedicato a “La Bohème” di Giacomo Puccini con il soprano Marica Lina Bisogno impegnata in tre brani celebri quali “Si, mi chiamano Mimì”; “Donde lieta uscì” “Sono andati? Fingevo di dormire” e ancora nell’aria da camera “Sole e amore”. Martedì le pagine musicali saranno tratte da “Norma” di Vincenzo Bellini e interpretate dal soprano Giulia Bruni: “Casta Diva”, “Sgombra è la sacra selva”, “Qual cor tradisti, qual cor perdesti”, “Deh! Non volerli vittime” cui si aggiunge “Vaga luna, che inargenti” sempre di Bellini. Mercoledì ci sarà il concerto dedicato a “Turandot” di Puccini con i soprani Edy Bigotto e Gloriela Villalobos Torres impegnati in “Signore, ascolta!”, “In questa reggia”, “Tu che di gel sei cinta” e nella pagina cameristica pucciniana “Terra e mare”. Tutte le interpreti sono allieve del conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo, tranne Edy Bigotto che è un’artista del Coro lirico V. Bellini.
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Bellissima iniziativa.