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«Va a parlare con una 17enne,
picchiato dal padre sulle piste da sci»

SARNANO – Sotto accusa per lesioni personali e minacce un 49enne che avrebbe colpito un 65enne con una racchetta mentre questo stava sciando. L'uomo più anziano si era messo a parlare con la figlia dell'imputato e l'aveva abbracciata e baciata sulle guance. Il processo si aprirà al tribunale di Macerata, l'imputato respinge le contestazioni

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Sassotetto

di Gianluca Ginella

Sciatore picchiato sulle piste da sci dal padre di una ragazza minorenne a cui si era avvicinato per parlarle e l’aveva abbracciata. Il processo si aprirà al tribunale di Macerata davanti al giudice Domenico Potetti, ieri la prima udienza è stata rinviata per lo sciopero degli avvocati della Camera penale.

Il pm Francesca D’Arienzo ieri ha presentato la lista dei testimoni. Prossima udienza ad ottobre. Imputato un uomo di 49 anni che deve rispondere di lesioni personali e minacce.

Secondo l’accusa avrebbe aggredito un 65enne sulle piste La Maddalena-Sassotetto a Sarnano. I fatti risalgono al 18 febbraio del 2023, il 65enne mentre stava sciando sarebbe stato colpito dall’imputato ad una gamba con una racchetta. L’uomo era caduto a terra e l’altro a quel punto l’avrebbe bloccato dicendo frasi come «sei un porco, non sai chi sono io».

Il motivo di questa presunta aggressione (che l’imputato nega ci sia stata) sarebbe legato a qualcosa che era avvenuto poco prima. Il 60enne avrebbe detto ad una ragazza, all’epoca 17enne, vestita di bianco e di nero una cosa come «seppure sei vestita come una nota squadra di calcio sono convinto che non sei juventina». La ragazza aveva detto che era tifosa di un’altra squadra. A quel punto l’uomo, essendo tifoso della stessa squadra, l’Inter, l’avrebbe abbracciata e le avrebbe dato due baci sulla guancia, uno a destra e l’altro a sinistra (lui sostiene con il consenso della ragazza). La giovane era la figlia dell’imputato e l’uomo, continua l’accusa, venuto a conoscenza di quanto accaduto sarebbe andato a cercarlo per poi colpirlo con una racchetta facendolo cadere. Poi, dice l’accusa, l’avrebbe bloccato per non farlo rialzare e colpito con la racchetta su di un braccio, su una gamba, ad una spalla e ad una mano. L’uomo aveva riportato una prognosi di oltre 40 giorni. Il 65enne è parte civile, assistito dall’avvocato Enrico Di Bonaventura.

 



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