Il Consiglio comunale a Camerino
di Monia Orazi
Via libera dal consiglio comunale all’esproprio del terreno Camerino due, dove sorgevano fino a poco fa i container con 250 posti letto per gli studenti Unicam, ora in fase di smantellamento. Su questo punto i toni sono diventati accesi con un botta e risposta tra maggioranza ed opposizione e ieri sera in consiglio comunale a Camerino, la seduta è stata sospesa dal presidente del consiglio Cesare Pierdominici per cinque minuti. La minoranza ha votato contro. Nell’area come ha ribadito lo stesso sindaco Roberto Lucarelli citando un articolo di Cronache Maceratesi, nel maggio 2022 si era verificata una frana con cedimento di parte del marciapiede.
E’ stato lo stesso sindaco ad illustrare la delibera: «Unicam ha fatto sapere alla protezione civile e al Comune che non servivano più i container per lo studentato. I container sono in fase di smantellamento – ha detto Lucarelli, – resta solo un’area. Essendo una zona di protezione civile già individuata, è stata espressa la volontà di procedere all’esproprio, in quanto è già stata attrezzata con i fondi della protezione civile. Ho proposto l’emendamento al punto 4 perché l’area sia utilizzata per “dare atto di esigenze di protezione civile, sviluppo socio-economico del territorio, esigenze della ricostruzione, area per l’ordinanza 55-2023, cioè il piano di cantierizzazione”».
La votazione
Intervento del consigliere di minoranza Sandro Sborgia che ha chiesto: «Avete verificato l’idoneità dell’area? Essendo un’area in frana, come specificato da una relazione geologica è stato richiesto un contributo? Qual è il costo dell’intervento per rendere l’area utilizzabile? Non è stato specificato inoltre di quali aree di protezione civile il Comune ha bisogno, che vanno indicate sia per ampiezza che per destinazione specifica come ammassamento, accoglienza o coordinamento.
Avete considerato l’opportunità di avere a disposizione altre aree, ad esempio l’ex zona dei container dei carabinieri, prima di procedere all’esproprio? Nella delibera non si dice nulla di tutto questo». Lucarelli ha chiesto più volte a Sborgia di specificare di che tipo di frana parlasse, definendo diverso il concetto di frana, dai danni dell’evento alluvionale del settembre 2022.
«Mi preoccupo perché Sborgia è stato sindaco, ha ribattuto Lucarelli, avete messo i ragazzi su un’area in frana. Il sindaco è il tutore della sicurezza, anche di chi ha dormito per due anni su una frana. La validazione di quell’area non è stata fatta dal Comune, ma da un ente preposto. È accaduto lo stesso con la Valentiniana, avete problemi con il concetto di temporaneo. Il capannone non è a norma per i vigili del fuoco e occorrerà spostare la Valentiniana. Questa è stata scelta tra altre 20 aree. Nel maggio 2022 è comparsa un articolo sul movimento franoso del marciapiede, le transenne forse sono state messe quando lei Sborgia era sindaco. La protezione civile regionale ha dato 90mila euro per un intervento che non è stato realizzato perché non si possono spendere soldi su un terreno non di proprietà».
Lucarelli ha aggiunto che le precedenti aree di protezione civile sono tutte occupate e che si rende necessario individuarne un’altra, inoltre grazie ad un contributo di recente ottenuto dal Comune sarà affidata a dei tecnici la revisione del piano comunale di protezione civile, completamente stravolto dal terremoto. Ha chiesto il sindaco: «Perché avete lasciato indietro solo quell’area, nonostante abbiate acquisito le altre? Spiegatecelo, perché sono stati spesi milioni. E’ un’area che può far comodo, anche alle aziende della ricostruzione, da allestire come campo container per gli operai, oppure come tendopoli in caso di emergenza ma faccio gli scongiuri».
I toni si sono fatti accesi e è stato sospeso il consiglio comunale per 5 minuti. Successivamente Sborgia ha fatto la dichiarazione di voto: «Posto che non avete risposto alle domande, non conoscete la ragione dell’esproprio, né avete indicato la destinazione di ammassamento e accoglienza dell’area di protezione civile, il Tar si è anche espresso diversi giorni fa sulla richiesta di annullare la delibera di esproprio di alcuni terreni Sae. Quell’area era indicata in modo provvisorio come area di protezione civile.
Prima di un esproprio occorre pensare se esiste il presupposto della pubblica utilità. Abbiamo stralciato quell’area da quelle da acquisire, perché aveva carattere di provvisorietà. Ne sarebbero bastati 5mila o 20mila metri quadrati da espropriare? L’occupazione dell’area non è giustificabile dal costo maggiore della rimessa in pristino. Voteremo contro perché non avete fornito nessuna giustificazione convincente per l’acquisizione dell’area e non se ne ravvisano i presupposti».
A fare la dichiarazione di voto per la maggioranza il sindaco Roberto Lucarelli: «Anche lo stabile del Comune è temporaneo, finché non interverrà una norma diversa dovrà essere smantellato. Sborgia non ha capito l’Anc delle operazioni di protezione civile dal 24 agosto 2016. La delibera proposta è solo di pubblica utilità perché si parla di protezione civile che rappresenta l’interesse pubblico più alto, non di ragione economica. L’amministrazione ha vinto ogni ordine di ricorsi in merito al terreno, l’ultimo 15 giorni fa al Consiglio di stato. Perché lei non ha portato via gli studenti dalla frana? Abbiamo inserito l’emendamento perché c’è il piano di caratterizzazione, un’ordinanza che ha carattere di specialità ed eccezionalità. Se è vero che si ha cuore la ricostruzione della città, questa è una destinazione che si rende necessaria». Scelto tramite estrazione dalla Prefettura il nuovo revisore contabile del Comune, sarà Maurizio Marucci.
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