Vittori: «Tante opere fatte per Cingoli,
la casa di riposo sarà la più importante.
Saltamartini? Ha fondato il gruppo»

ELEZIONI - Intervista al sindaco uscente che non nomina mai lo sfidante Alessandro Maccioni: «Non voglio alimentare ulteriori polemiche, preferisco rimanere sui fatti concreti. C'è una bella sfida che ci aspetta per il futuro, negli ultimi 15 anni non abbiamo fatto mutui e nonostante questo ci sono quasi 11 milioni che dobbiamo pagare». Sulla costante presenza al suo fianco del vice presidente della Regione: «Ho iniziato il mio percorso con lui quando avevo 23 anni. Il suo supporto è importante ma la nostra squadra si è allargata a diversi giovani»

- caricamento letture
Michele-Vittori-sindaco-Cingoli1-325x217

Michele Vittori

di Leonardo Giorgi

«Se dovessi ottenere di nuovo la fiducia dei cittadini, vedo tra 5 anni una Cingoli completamente rivitalizzata, che fa squadra con tutte le sue frazioni e che raccoglie ogni potenzialità per ospitare nuovi abitanti, nuove attività, servizi all’avanguardia e turisti».

Michele Vittori, sindaco uscente di Cingoli, riassume così la sua visione per il 2029 del Balcone delle Marche, nell’intervista a Cronache Maceratesi. Ha deciso di ricandidarsi e andare alle urne, di nuovo appoggiato dal vice governatore Filippo Saltamartini (al 15esimo anno di presenza nella Giunta cingolana, inclusi due mandati da sindaco), per «non disperdere il lavoro fatto in questi anni».

Come sta andando la campagna?
«Sta andando benissimo, abbiamo visto una bella partecipazione attiva e questa è la cosa più importante. Le persone ci dedicano il loro tempo e ascoltano i programmi che riguardano il futuro della nostra comunità».

Presentazione-lista-2024-Michele-Vittori-sindaco-Cingoli1-325x244

Vittori con Filippo Saltamartini

Con quali motivazioni arriva a questa ricandidatura?

«Voglio mettermi nuovamente a disposizione di questa città che amo, con la stessa energia, con la stessa passione che ci ha contraddistinto negli ultimi 15 anni. Sono stato 10 anni assessore e poi 5 anni sindaco, per cui ci teniamo a non disperdere il lavoro che è stato fatto e tutto ciò che abbiamo programmato. È un lavoro che porterà finalmente Cingoli alla sua rigenerazione completa, in tutto il suo splendore».

La prima parte del suo mandato è stata segnata dal Covid.

«Beh, se facciamo questo tipo di analisi, il mandato 2019-2024 è stato forse uno dei più impegnativi nella storia di Cingoli. Abbiamo dovuto affrontare problematiche legate al sisma, infatti la ricostruzione è ancora in atto, poi tutto quello che è successo con il Covid, gli effetti indiretti della guerra, con l’aumento generale dei prezzi, le alluvioni nel settembre 2022 e nel maggio 2023. Siamo riusciti a superare tutto questo e adesso vogliamo andare a recuperare quel tempo che ci è stato sottratto. Ma non sono scuse, anzi, nonostante questi eventi siamo riusciti a cogliere innumerevoli opportunità. Da subito dopo il Covid ci siamo messi al lavoro, abbiamo trovato finanziamenti all’esterno del bilancio. Sappiamo che il bilancio del Comune non ha grandi possibilità, pesa molto il residuo dei mutui delle amministrazioni del passato. Siamo riusciti, senza gravare nelle tasche delle persone, a investire 33 milioni e 160 mila euro in opere pubbliche. È un risultato molto, molto importante. Dobbiamo andare avanti su questa strada, senza perdere neanche un minuto».

Michele-Vittori-sindaco-Cingoli2-325x289In cosa sono stati investiti questi 33 milioni? «È tutto scritto nella nostra relazione di fine mandato, basata non su promesse, ma su numeri forniti dalla Ragioneria Comunale. Abbiamo la ristrutturazione del Duomo, il rifacimento completo dei selciati, la riqualificazione delle mura con la realizzazione di nuovi percorsi comunali, la ristrutturazione di molteplici aree del territorio come la zona degli ex campi da tennis e l’area di Porta Pia, la manutenzione dei cimiteri, abbiamo investito tanto sulle frazioni e stiamo per realizzare il nuovo centro anziani, che è qualcosa che non si è mai visto a Cingoli, un’area dove i nostri nonni possono stare durante il giorno e tornare poi a casa la sera, come un centro diurno. Poi stiamo finalmente per rifare completamente il mercato coperto, in condizioni fatiscenti, e soprattutto la nuova casa di riposo, che Cingoli cerca di costruire da trent’anni».

Sulla casa di riposo ci sono state molte polemiche da parte della lista con Alessandro Maccioni candidato sindaco. «Non voglio fare ulteriore polemica e preferisco rimanere sui fatti concreti. E i fatti concreti dicono che siamo stati gli unici a riuscire a progettare una nuova casa di riposo sicura, antisismica, accogliente. Gli anziani potranno stare in una struttura bellissima, in mezzo al verde, con la possibilità di stare fuori per coloro che deambulano o di andare a messa nella chiesa vicina o alla bocciofila a pochi passi».

Come mai la scelta di integrare Centro operativo comunale (Coc) nel nuovo mercato coperto? «Il luogo è stato valutato dai tecnici e va benissimo. Si sentono tante cose, ma il luogo è perfettamente adatto, anche perché di base il Coc non è altro che una serie di uffici che devono essere operativi in ogni evenienza. Con l’occasione della possibilità di rimettere a nuovo un mercato coperto che, chi lo frequenta lo sa, è in uno stato pessimo da tanti anni, abbiamo valutato che posizionare il Coc in quella struttura fosse un’ottima chance. Anche perché se l’avessimo voluto fare nel palazzo comunale, avremmo speso cifre molto, molto più alte e non saremmo mai arrivati al livello di sicurezza sismica che avrà il nuovo Coc».

Quali sono le opere che le  hanno dato più soddisfazione tra quelle fatte e quelle che sono in arrivo? «Sicuramente la casa di riposo è la più importante, ma ovviamente non ci dimentichiamo nemmeno che in questi 15 anni abbiamo progettato anche il convitto scolastico e abbiamo riqualificato il viadotto del lago Castreccioni grazie ai fondi del sisma. Cingoli avrà anche il suo nuovo polo scolastico, l’opera forse più importante della ricostruzione, che rappresenta una priorità».

Michele-Vittori-sindaco-Cingoli3-325x344Quali sono le sfide future più difficili? «Noi abbiamo un residuo mutui delle amministrazioni pre-Saltamartini pari a 10.696.000 euro, per cui quando si ricomincerà a pagare le rate sarà molto difficile amministrare, perché con una rata di un milione di euro la discrezionalità delle casse del Comune chiaramente si riduce. Cosa abbiamo fatto con le somme a disposizione? Siamo andati a reperire fondi esternamente, piuttosto di gravare ulteriormente sulle casse comunali, con i mutui. Noi negli ultimi 15 anni non abbiamo fatto muti e nonostante questo ci sono quasi 11 milioni che ancora dobbiamo pagare. Abbiamo un patrimonio aumentato 59,8% rispetto al 2019 e è un dato importante, questo è grazie alle acquisizioni e grazie alle opere che si realizzeranno».

A livello personale che sindaco era Michele Vittori 5 anni fa e che sindaco è oggi? «Nel 2019, con 10 anni di esperienza mi sentivo pronto ad assumere questo impegno, anche se chiaramente non potevo immaginare di incontrare tutte le difficoltà che poi ho incontrato. Abbiamo affrontato il percorso insieme a tutti i componenti della squadra con grande tenacia, insieme a tutti i dipendenti e funzionari comunali, insieme a tutti gli operai. Voglio ringraziare loro perché soprattutto nei periodi difficili sono stati sempre presenti, ricordiamo il lavoro che è stato fatto nell’alluvione dagli operai, dalla protezione civile e quello che ha fatto la Croce rossa con la distribuzione delle mascherine nelle prime fasi della pandemia. Quando non si trovavano abbiamo distribuito 50.000 mascherine grazie alla Croce rossa e alla Protezione civile e questi sono gesti che ti rimangono nel cuore per la vita. Per cui rispetto a 5 anni fa mi presento e affronto questa nuova sfida con la stessa energia, con la stessa passione, con lo stesso amore che ho verso la mia città, con più consapevolezza ed esperienza. Ci tengo ancora a sottolineare, però, che è stato un lavoro di squadra a cui si vuole dare continuità nei prossimi cinque anni».

Come vede Cingoli nel 2029? «Vedo e sogno una Cingoli completamente rigenerata, riqualificata in tutto il suo splendore. L’obiettivo è quello di farla splendere sempre di più con un potenziamento dei servizi, ovviamente in sinergia con la Regione Marche e la Provincia, con infrastrutture e connessioni veloci che consentiranno quindi anche alle persone di effettuare quei lavori che sono contemporanei. Con tanti servizi, casa di riposo, un nuovo asilo nido, stiamo anche immaginando uno spazio per il coworking che possa consentire anche alle giovani mamme di lavorare senza la necessità di avere un ufficio proprio e avere un’assistenza per i figli piccoli. Una città a misura di giovani e meno giovani che appunto possa essere, oltre a essere completamente rigenerata, attrattiva da tutti i punti di vista, per chi ama fare sport, per chi ama stare all’aria aperta, per chi ama la cultura. Non dimentichiamo gli investimenti fatti nella zona del lago e il recupero del Borgo di Castreccioni e dell’Eremo di san Bonfilio, su cui faremo un intervento conservativo grazie a un finanziamento che siamo riusciti a individuare. Per fare tutto questo chiaramente ci vuole un’unione di intenti, un coinvolgimento di tutte le nostre bellissime frazioni, di tutto il territorio. Un territorio bello, che fa bene all’anima e che disporrà anche di un ospedale funzionale e funzionante, grazie all’operato della Regione».

A questo proposito, in prima linea con lei c’è ancora Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità e vice governatore delle Marche. «Filippo è colui che ha fondato questo gruppo, 15 anni fa, con Luigi Ippoliti e Gilberto Giannobi, e con il quale io ho iniziato un percorso quando avevo 23 anni. Il suo supporto è importante, lo sappiamo. Ma non dimentichiamo che la nostra squadra si è allargata con tre candidati giovani, due dei quali hanno 23 e 24 anni. Questo vuol dire che siamo una squadra che attrae anche i ragazzi e che rimane coerente con i valori del 2009, pur rinnovandosi ad ogni esperienza. Anche perché noi abbiamo sempre e solo parlato basandoci sui fatti e non su promesse fatte senza sapere che cosa voglia dire veramente amministrare un Comune come Cingoli».

«Così risolleveremo Cingoli depressa da 15 anni di Saltamartini. Meno politica, più amministrazione»

Le ricette di Maccioni per Cingoli: «Saremo il Superattico delle Marche. Basta con le vendette personali»

Ecco la lista Vittori, Saltamartini c’è: «In tanti vogliono liberarsi di me Do fastidio perché gestisco la sanità»

Maccioni e la “lista dei miracoli”. Pd e Fratelli d’Italia insieme a Cingoli «Non appartengo a nessun partito»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X