Cittadella sanitaria nell’area container
«Gli occupanti dovranno sgomberare
o interverremo con la forza»

TOLENTINO - Ordinanza del Comune, nel villaggio di via Colombo saranno trasferiti ambulatori e servizi: le persone che ancora vivono nei moduli realizzati dopo il sisma dovranno lasciarli entro le 11 del 23 maggio

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Il cronoprogramma dei lavori per la ricostruzione dell’ospedale

di Francesca Marsili

Ricostruzione del nuovo ospedale di Tolentino: ambulatori e uffici saranno delocalizzati in strutture prefabbricate nell’area del villaggio container di via Colombo, e per le 20 persone «prive di titolo per permanervi» che ancora occupano i moduli abitativi allestiti dopo il sisma del 2016 è iniziato il conto alla rovescia: entro le 11 del 23 maggio dovranno sgomberare. E’ quanto si legge in una ordinanza pubblicata sul sito del Comune di Tolentino. Il villaggio container, allestito nel 2017 per fronteggiare l’emergenza post sisma, sembra quindi essere ai titoli di coda. Al suo posto arriva la  “Cittadella sanitaria”, che ospiterà i servizi sanitari durante le fasi di abbattimento e ricostruzione dell’ospedale e – come da cronoprogramma mostrato dal direttore dell’Ast Macerata Marco Ricci nel Consiglio comunale straordinario di Tolentino della scorsa settimana – sarà realizzata entro luglio.

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L’area container

Ore contate quindi per coloro che ancora occupano i moduli abitativi «privi – si legge nel testo dell’ordinanza – di titolo per permanervi e che non hanno reperito altra soluzione abitativa» nonostante il Comune, con una delibera di Giunta del novembre 2023, disponeva la chiusura definitiva del villaggio container dichiarando «tutti i soggetti presenti occupanti abusivi».

E’ stata la stessa amministrazione Sclavi a optare per la delocalizzazione delle strutture sanitarie provvisorie nell’area di via Colombo, di proprietà del Comune, anziché posizionarle, come da progetto iniziale, nelle immediate vicinanze dell’ospedale cittadino. L’originario progetto della Regione prevedeva infatti che la temporanea delocalizzazione dei servizi e degli uffici interessasse l’area di via Nicola Ciarapica, nelle adiacenze dell’ospedale, con conseguente chiusura della stessa al traffico veicolare.

«Tale disposizione – precisa l’ordinanza – avrebbe creato problemi sia per la circolazione e il reperimento di parcheggi da parte degli utenti e dei frequentatori di una zona popolosa della città, sia per la presenza molto vicina di una scuola, sia infine per il rumore e la polvere che le lavorazioni potrebbero provocare in zona troppo prossima a strutture sanitarie». Per questo il Comune, lo scorso 17 aprile, ha chiesto e ottenuto dalla Regione la possibilità di prevedere una variante progettuale che comportasse la delocalizzazione della struttura sanitaria provvisoria nella cosiddetta “area container” che il Comune a guida Giuseppe Pezzanesi, nel 2017, scelse di realizzare in via Colombo per installare alloggi provvisori da destinare a nuclei familiari che risiedevano al momento del sisma in abitazioni con inagibilità.

«Allo stato attuale risultano ancora ospitate 20 persone prive di titolo per permanervi e che non hanno reperito altra soluzione abitativa – precisa il documento -. Considerato indispensabile che il Comune torni nel pieno possesso dell’area al fine di consentirne l’utilizzo per la realizzazione delle strutture sanitarie provvisorie, verificato che l’occupazione è da ritenersi abusiva, che uno dei tre settori in cui è divisa l’area container è già stato smantellato e che la presenza di persone nell’area potrebbe costituire pericolo nell’effettuazione dei lavori, visto che è necessario provvedere entro termini particolarmente limitati in quanto se l’area dove dovrebbe essere allestito il cantiere non fosse libera ci sarebbero ritardi nella realizzazione delle strutture, con riserve da parte della ditta affidataria dei lavori di costruzione e ricadute in termini di danni, anche di tipo economico di cui il Comune potrebbe essere chiamato a rispondere, dato atto che l’amministrazione comunale si è attivata per reperire soluzioni abitative alternative ai container, proponendo alle persone che devono lasciare l’area che non sono in grado di trovare in autonomia, altri alloggi e che tali soluzioni alternative sono state accettate da una parte degli occupanti e invece rifiutate da altra parte degli occupanti l’area; ordina alle persone che ancora la occupano di sgomberare la cosiddetta area container entro e non oltre le ore 11 di giovedì 23 maggio 2024 e di prevedere già da ora che, nel caso non venga posto in essere quanto previsto al punto precedente, il Comune di Tolentino provvederà autoritativamente allo sgombero dell’area container con utilizzo della forza pubblica». 

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