Il materiale sequestrato
di Alessandra Pierini (foto di Fabio Falcioni)
Aveva nel salone di casa dei borsoni contenenti 58 chili di droga tra hashish e marijuana destinati alla movida lungo la costa ma anche a Macerata. E’ stato arrestato ieri pomeriggio a Porto Recanati per detenzione e spaccio Vittorio Maria Raimondo, 35enne, disoccupato, incensurato, con una casa nella città costiera e originario di Pollenza. Lo stupefacente, per un valore complessivo ancora da quantificare ma nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, è stato sequestrato dalla polizia che ha così messo a segno uno dei sequestri più abbondanti degli ultimi anni.
Il questore Luigi Silipo con il commissario capo Anna Moffa e gli agenti della Squadra mobile
Brillante operazione della Squadra mobile della questura di Macerata, diretta dal commissario capo Anna Moffa, al termine di un mese di indagini. Ieri pomeriggio l’uomo, attenzionato già da tempo, è stato fermato mentre era a bordo della sua auto a Porto Recanati. Ha quindi tentato di sviare i poliziotti indicando un luogo diverso da quello dove effettivamente viveva. Poi la perquisizione nella sua abitazione di Porto Recanati. Qui gli agenti hanno trovato, in salotto, 53 chili circa di hashish e circa 4 chili di marijuana divisi in panetti e pronti per lo smistamento e la consegna.
L’uomo aveva anche 6.300 euro in contanti divisi in banconote di vario taglio, strumentazione e materiale utilizzati per il confezionamento della droga, un coltello di 29 centimetri intriso di sostanza stupefacente, una pistola scacciacani priva del tappo rosso, 48 proiettili a salve calibro 9 e 7 proiettili privi di innesco calibro 38. E’ stato sequestrato anche il telefonino del 35enne che era in contatto con i suoi clienti attraverso messaggi da cellulare. L’uomo è stato portato in questura a Macerata e, dopo gli accertamenti, trasferito al carcere di Montacuto ad Ancona. «Era monitorato già da tempo – ha spiegato la dirigente Moffa – e abbiamo raccolto elementi utili per procedere con le indagini».
L’uomo è difeso dall’avvocato Mauro Chiarotti e dovrà presentarsi giovedì davanti al gip Claudio Bonifazi per l’interrogatorio di garanzia. «E’ un carattere debole, remissivo e influenzabile – spiega il legale – Ha delle problematiche già segnalate all’atto dell’arresto, abbiamo anche depositato un certificato medico. Si era fidato di alcune persone e aveva investito una somma di denaro per un lavoro, ma poi gli non era mai ritornata indietro. Per questo aveva accettato di tenere la droga, sperando che così quelle stesse persone gli avrebbero ridato quei soldi».
Il commissario capo Anna Moffa
Il questore Luigi Silipo, che sarà trasferito da Macerata a Viterbo a fine mese, ha ringraziato i colleghi e le colleghe della Mobile per il loro impegno. «Il loro lavoro è fatto di sacrifici quotidiani che spesso sono invisibili ma poi portano questi importanti risultati. In questo ultimo periodo la loro priorità è stata la lotta allo spaccio di stupefacenti e l’operazione di ieri è tra le più importanti degli ultimi anni in provincia. L’entusiasmo che ha portato Anna Moffa è notevole: lo abbiamo visto qualche mese fa con l’emergenza furti e lo vediamo ora in questo servizio frutto di una indagine seria e meticolosa e di una presenza costante. La polizia dimostra ogni giorno sulla strada l’impegno e la dedizione a questa provincia».
Il questore Luigi Silipo
Il questore ha anche annunciato l’imminente arrivo di 15 agenti in più: «Saranno destinati a puntellare posti scoperti ma soprattutto alle volanti e alla squadra mobile oltre che al Commissariato di Civitanova».
(ultimo aggiornamento alle 16,30)
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Remissivo?
…Ma come l’anello debole non era l’Hotel House?