di Marco Pagliariccio
Non ci saranno corse solitarie, né (si spera) con liste di dubbia provenienza a questo giro a Urbisaglia e Cessapalombo. In vista delle prossime elezioni comunali, infatti, si preparano a scendere in campo due candidati, uno per paese, pronti a dare filo da torcere per davvero ai rispettivi sindaci uscenti.
Paolo Francesco Giubileo, sindaco di Urbisaglia: correrà per il tris
A Urbisaglia, dopo due tornate di fila nelle quali l’unica sfida era quella di raggiungere il 50% +1 dell’affluenza per rendere valida l’elezione, stavolta il sindaco uscente Paolo Francesco Giubileo, che ha confermato che sarà nuovamente della partita, avrà sulla sua strada un avversario in carne ed ossa: si tratta di Riccardo Natalini, che ha annunciato via social la sua discesa in campo con un progetto tutto nuovo. «Vengo da una storia semplice, ho avuto tanto, sono un ragazzo fortunato e sento di dover restituire qualcosa – dice Natalini – se vogliamo essere onesti con noi stessi, dobbiamo riconoscere che il tempo che stiamo vivendo mette i brividi. Sfide nuove, inquietanti e appassionanti. Viviamo un periodo senza precedenti e sentiamo nella quotidianità contraddizioni stridenti che dovrebbero richiamare la politica al proprio ruolo e alla propria dignità. Siamo pieni di infrastrutture tecnologiche che ci consentono di dialogare in tempo reale in tutto il mondo proprio nel tempo in cui si fa più fatica a salutare il vicino di casa. E la vita delle piazze, dei quartieri, della socialità tradizionale sembra essere andata in crisi. Paradossalmente il cittadino globale è più isolato di prima e il grande lavoro dell’associazionismo e del volontariato solidale non sembra poter colmare un vuoto profondo nelle storie di tante donne e uomini rassegnati ad essere consumatori prima che cittadini, spettatori prima che protagonisti. Ho deciso dunque insieme ad alcuni amici di costruire una casa nuova per fare politica in modo diverso. Una casa giovane, innovativa, inclusiva, dove si lanciano idee per la nostra Urbisaglia. C’è uno spazio enorme per una politica diversa. Per una politica viva, fatta di passioni, di partecipazione. Questo spazio attende solo il nostro impegno. C’è una strada da percorrere. Noi ci siamo. Offriamo il nostro entusiasmo a chi ci darà una mano. Offriamo il nostro rispetto a chi ci criticherà. Ma offriamo soprattutto idee e sogni per l’Urbisaglia di domani. A noi e a voi spetta scegliere se vivere il domani da protagonisti o da spettatori. Farò di tutto per stimolare e spronare la gente a stare in campo in prima fila. Sarà bellissimo provare a rendere i prossimi anni speciali insieme e sono orgoglioso di poter dire che questa è la nostra scommessa verso le nuove generazioni».
Stefano Ciocchetti tenterà la corsa a Cessapalombo
Cessapalombo, invece, nel 2019 salì alla ribalta delle cronache perché a sfidare Giuseppina Feliciotti si presentò la lista de L’Altra Italia, movimento sovranista di origine pugliese che schierò come candidato primo cittadino tale Pierpaolo De Santis, il quale, nonostante i 27 voti raggranellati, poté entrare in consiglio insieme ad altri due compagni di lista. In attesa che la sindaca sciolga la riserva su una sua eventuale ricandidatura, a questo giro c’è un nome ben più radicato sul territorio pronto a buttarsi nella mischia: è quello di Stefano Ciocchetti, fotografo di beni culturali e guida ambientale, conosciutissimo per l’attività con la sua creatura “L’occhio nascosto dei Sibillini”. Originario di Belforte, si è stabilito da otto anni a Cessapalombo e ormai la sente come casa propria.
«Scelsi questo luogo perché amavo stare a contatto con la natura, ma quello che non pensavo era di trovare una comunità così unita e attiva che mi ha fatto sentire parte di essa, diventando la mia seconda famiglia – afferma Ciocchetti – da 20 anni a Cessapalombo governa sempre la stessa lista, per cui vogliamo fornire un’alternativa in un momento storico particolare, nel quale combattiamo con lo spopolamento delle aree interne oltre che con i problemi che vediamo in tutta Italia. Dopo un lavoro durato mesi fatto di incontri e ascolto con i cittadini, si è andata a comporre una bellissima squadra, di orientamento politico trasversale, composta da molti giovani ma anche persone con esperienze amministrative alle spalle come Gianvittorio Antenucci, che hanno a cuore il futuro di questo paese e che sono guidati dalla passione che solo chi abita e vive questi luoghi può mettere in campo. Il nostro vuole essere un progetto di rottura rispetto alle precedenti amministrazioni, cercando di aiutare chi vive il paese e cercando di attrarre nuove persone. E io sono la dimostrazione vivente che si può fare. Chiaro bisogna investire sui servizi principali a partire dall’assistenza medica, all’istruzione, alla connettività. Ho anche molto a cuore il turismo che in questo piccolo angolo dei Monti Sibillini può essere realizzato attraverso la vocazione naturale di questi luoghi fatti di piccoli gioielli nascosti ed è per questo che bisogna puntare su un turismo lento e di prossimità evitando i grandi afflussi delle zone più note dei Sibillini».
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