Gina Cingoli insegnante esclusa
e Mario Beruschi sergente deportato:
i protagonisti della Giornata della memoria

CIVITANOVA - Deposta una corona d'alloro al ghetto ebraico della Città Alta. Amedeo Regini dell'Anpi ha ricordato le due figure di civitanovesi centrali per i valori dell'antifascismo e per la testimonianza resa durante la loro vita. Il sindaco Fabrizio Ciarapica: «La giornata di oggi è un monito contro il male che può emergere quando permettiamo alla discriminazione e all'odio di fiorire»

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di Laura Boccanera 

«Oggi riflettiamo insieme sulla memoria dell’orrore e sulla forza della resilienza umana. La giornata di oggi è un monito contro il male che può emergere quando permettiamo alla discriminazione e all’odio di fiorire».  Con queste parole il sindaco Fabrizio Ciarapica ha aperto questa mattina la cerimonia organizzata dal Comune all’ex ghetto ebraico della Città Alta in occasione della giornata della memoria.

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Quest’anno il consiglio comunale aperto con le scuole è stato posticipato a lunedì prossimo, mentre il momento istituzionale in vicolo della Luna si è svolto regolarmente stamattina. Presenti autorità civili e militari, l’Anpi locale, l’associazione Marinai d’Italia e consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, la polizia locale con il gonfalone civico. «Oggi riflettiamo insieme sulla memoria dell’orrore e sulla forza della resilienza umana – ha detto il primo cittadino. Il 27 gennaio è un giorno di significato universale, un monito. È nostro dovere onorare la memoria delle vittime, affinché il passato non venga dimenticato e gli errori non vengano ripetuti. Che il ricordo di coloro che hanno sofferto e perso la vita durante l’olocausto ci guidi nel nostro impegno quotidiano per un mondo più giusto e compassionevole. Grazie a tutti voi per essere qui a testimoniare l’impegno per la memoria e per un futuro di pace». Una celebrazione molto sentita e partecipata, a cui si è unita l’Anpi locale, rappresentata dal presidente Francesco Peroni che è intervenuto ricordando l’orrore delle leggi razziali e la figura di Settimia Spizzichino, unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma, che divenne una tra le preminenti testimoni e memorie storiche della Shoah italiana. Amedeo Regini ha voluto poi ricordare le figure e le azioni di Gina Cingoli e Mario Beruschi: Gina Cingoli, nata a Civitanova, abitò a Palazzo Sforza, prima di trasferirsi dalle Marche a Torino. Insegnante di scuola media, nel 1938 (con l’approvazione delle leggi razziali), la professoressa venne esclusa dall’insegnamento.  Non cessò mai, dai giorni della Liberazione, di testimoniare i valori dell’antifascismo e della libertà di tutti i popoli. Mario Beruschi, scomparso nel 2002 è stato un sergente maggiore incursore del battaglione di fanteria e deportato nel campo di sterminio. Raccontò poi l’inferno di Auschwitz nelle scuole. La mattinata si è chiusa con la deposizione di una corona d’alloro presso la targa dell’ex ghetto ebraico e le note del silenzio.

 

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