Il convegno
Nasce una nuova associazione a Civitanova, si chiama Nova Polis, è guidata dall’avvocato Tiziano Luzi, ne fanno parte i consiglieri comunali Pierpaolo Turchi, Piero Croia, Nicolò Renzi, l’avvocato Gian Luigi Boschi, Vinicio Morgoni e Davide Cesarini.
Tiziano Luzi, presidente Nova Polis
La presentazione in sala del consiglio con un convegno dedicato al terzo Settore che ha visto al tavolo di confronto le tre facoltà di Giurisprudenza delle Marche: Macerata con il docente di diritto tributario Giuseppe Rivetti, insieme ai ricercatori Maurizio Petrocchi e Francesca Moroni. l’università di Camerino rappresentata con lo stesso Luzi e quella di Urbino con Giovanni Maria Nori. Era atteso anche il cardinale Edoardo Menichelli che però, impossibilitato a partecipare a causa di un impegno in Vaticano, ha inviato un messaggio, letto in aula dal presidente del consiglio comunale Fausto Troiani.
«A Nova Polis – ha detto Troiani – va riconosciuto il merito di aver unito, in nome della cultura, rappresentati del mondo politico, universitario, avvocati e vari professioni. Un’unione che rappresenta senza dubbio un valore aggiunto per la città di Civitanova ed è testimonianza della vivacità culturale della nostra città».
«Nova Polis – ha detto il presidente Luzi – ha l’ambizione di avvicinare la città alle istituzioni attraverso la cultura. Riteniamo che la cultura non possa essere un fine, altrimenti diverrebbe elitaria e divisionale, ma vada considerata quale mezzo che in ultima analisi dà la misura della libertà di ciascuno di noi. Abbiamo scelto di iniziare il nostro percorso parlando di terzo settore perché rappresenta un pilastro della nostra società, che ha dimostrato tutta la sua importanza, anche durante la pandemia».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…be’, la cultura dovrebbe essere un mezzo per perseguire un fine e il fine dovrebbe essere esclusivamente il sapere, la conoscenza (la principale libertà dell’uomo, per il bene della sua vita), che oggi ha ben poche possibilità di diventare elitaria rispetto al passato, ma che può anche diventare divisiva (lo è sempre stata e sempre lo sarà), purché non sia “depositaria”, nell’insegnamento, prevalentemente di filosofi, scrittori, storici, professori, artisti, cineasti e scienziati che si riconoscono soprattutto in una parte politica, altrimenti la “libertà di ciascuno di noi” ne sarebbe compromessa. gv
CIOE??
…mi perdoni signor Raffaelli, forse avrò la coda di paglia, ma quel “CIOE’??” è riferito al mio commento? Se mi conferma, le do subito la risposta. Aspetto. gv